Festival delle Colline si fa in due!
A Prato il futbol di Servillo, Girotto, Mangalavite. A Poggio e Caiano tutto il groove dei Funk Off
Giovedì 24 luglio 2014
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci - Prato - ore 21:00 (biglietto 8 euro)
SERVILLO - GIROTTO - MANGALAVITE
Futbol
Poggio a Caiano, concerto itinerante per le vie del paese - ore 21:30 (ingresso libero)
FUNK OFF
Le storie di calcio uscite dalla penna di Osvaldo Soriano e trasformate in musica da un trio doc. Oppure il trascinante groove di una marching band che ci proietta in una serata in stile New Orleans.
Stasera il Festival delle Colline si fa in due: all’Anfiteatro del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (ore 21 - biglietto 8 euro - nell’ambito di Prato Estate) il Trio Servillo, Girotto, Mangalavite presenta il progetto “Fútbol” ispirato ai racconti di Osvaldo Soriano: storie di vita, d'amore e di pallone.
In contemporanea, per le vie di Poggio a Caiano, scorre tutta l’energia dei Funk Off, marchin’ band capitanata da Dario Cecchini che unisce il groove della black music ad arrangiamenti di tipo jazzistico.
SERVILLO / GIROTTO / MANGALAVITE - Peppe Servillo voce. Javier Girotto sassofoni. Natalio Luis Mangalavite pianoforte. Un trio quasi naturale, nonostante provenga da culture musicali diverse, nato dalle ripetute collaborazioni che i singoli musicisti hanno alternato nel corso degli anni (Girotto e Mangalavite nel 2003 hanno inciso insieme l'album Colibrì, mentre Servillo è stato spesso ospite degli Aires Tango, il gruppo storico di Girotto), dotato di una personalità musicale fuori dal comune, di una essenzialità sonora capace di generare mille emozioni.
Scivolando su jazz, canzone d’autore e ritmi sud-americani, il trio presenta l’album “Fútbol”, ispirato ai racconti dello scrittore argentino Osvaldo Soriano, tredici racconti sul fútbol in cui si alternano storie di vita, d'amore e di pallone. Gioie, delusioni, dissapori, spirito di squadra e assolo del fantasista, vittorie e sconfitte, campioni come Maradona o Pelé. I testi, in italiano e spagnolo, sono tutti originali. Ma l’influenza di Soriano, il suo modo di scrivere storie di calcio raccontando molto di più, sono più che palpabili.
FUNK OFF - S’intitola “Power to the music” e riunisce una dozzina di brani originali (tutti a firma del vulcanico Dario Cecchini) e un’imprevista e patriottica bonus track, l’inno di Mameli, come non lo avete mai sentito... Solo l’ultimo capitolo dei Funk Off, marchin’ band italiana che unisce il groove della black music ad arrangiamenti di tipo jazzistico, il tutto condito con movimenti e coreografie di grande impatto. Oggi, dopo 15 anni di attività e oltre 600 concerti, continuano a proporre una musica coinvolgente ed originale - scritta e arrangiata da Dario Cecchini, fondatore e leader – e a collezionare importanti collaborazioni come quelle con Paolo Fresu, David Liebman, Horacio “El Negro” Hernandez, Stefano Bollani, Gegè Telesforo, Maurizio Giammarco, Fabrizio Bosso, e molti altri. Dario Cecchini, musicista con una carriera più che ventennale sia in ambito jazzistico (Lee Konitz, Natalie Cole, Kenny Wheeler, Eumir Deodato, M. Giammarco, S. Bollani) che pop (Eros Ramazzotti, Adriano Celentano, Jovanotti, Biagio Antonacci, Giorgia, Alexia) è il Deus ex machina e fondatore della band. È presente in oltre 30 cd dei quali otto realizzati come leader. Nelle sue composizioni ritmi funk, dispari, latini e rock si fondono in brani con strutture che a volte si rifanno al jazz e che a volte se ne distaccano completamente, senza preclusioni di stile e sonorità. Con i Funk Off analizza e sviluppa il concetto di “banda” fino ad estremizzarlo in tutte le sue componenti: armonica, timbrica, ritmica e visiva. Intanto è in dirittura d’arrivo il nuovo album della band, previsto in autunno.
La trentacinquesima edizione del Festival delle Colline è organizzata dal Comune di Poggio a Caiano e Regione Toscana in collaborazione con i Comuni di Prato, Carmignano, Montemurlo e Vaiano. Con il contributo di Estra S.p.A Prato, A.S.M S.p.A. Prat, Consiag S.p.A. Prato e Publiacqua. Direzione artistica di Silvia Bacci per Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.
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