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Avviato lo scorso 10 febbraio il percorso per candidare la Via Francigena italiana alla Lista del Patrimonio Unesco (World Heritage List) con l'impegno delle Regioni. La proposta è il risultato dell'incontro che si è tenuto a Firenze in tale data, presso l'assessorato regionale alla cultura.

Oltre alla vicepresidente Monica Barni, titolare della delega alla cultura, e all'assessore al turismo Stefano Ciuoffo, il consigliere regionale toscano delegato Francesco Gazzetti e il direttore di Toscana promozione turistica Alberto Peruzzini, sono intervenuti assessori e rappresentanti competenti delle Regioni coinvolte nel progetto. Per la Regione Lombardia era presente l'assessore Cristina Cappellini; per la Val d'Aosta è intervenuta l'assessore Emily Rini, mentre la regione Piemonte era rappresentata dall'assessore Antonella Parigi. In rappresentanza dell 'Emilia Romagna è intervenuto Andrea Massari, sindaco del Comune di Fidenza. Anche Lazio e Liguria hanno aderito all'iniziativa.
L'incontro, che avvia di fatto l'iter per la presentazione della candidatura, è servito anche per definire nei dettagli il protocollo comune che stabilisce finalità ed impegni dei vari soggetti coinvolti.
Tra i punti discussi, l'individuazione della Regione Toscana come coordinatore della fase preparatoria alla candidatura, il coinvolgimento dell'Associzione Europea Vie Francigene, l'impegno ad un confronto costante con i comuni, il MIbact e la Commissione Unesco.
Questa conferma dell'impegno delle regioni a favore dei luoghi, delle comunità e dei camminatori della Via Francigena vuole essere inoltre un invito e una garanzia a tutti i livelli istituzionali a lavorare insieme alla promozione, alla tutela e allo sviluppo di uno dei principali cammini d'Europa. Il prossimo appuntamento per la firma del protocollo è fissato il 4 marzo a San Miniato nell'ambito della due giorni su "la Francigena e i cammini. L'impronta sostenibile della Toscana".
 
Redazione

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