Il “Pinocchio sugli Sci” resta all’Abetone
"Chi è pigro non può avere sostegno": così Sara Nocentini, assessore regionale al turismo, commenta alcuni articoli usciti sulla stampa locale che fanno un primo bilancio del movimento turistico nella zona settentrionale della costa toscana durante le festività di Natale e San Silvestro. “Il turismo – aggiunge l'assessore - non può più basare la propria sopravvivenza sulle rendite di posizione. Differenziare l'offerta, saper promuovere eventi e iniziative che rendano sempre più attrattiva una destinazione e investire sulla destagionalizzazione sono scelte che vanno incoraggiate e sostenute. La Regione Toscana ritiene fondamentale che la politica sul turismo si orienti sempre più a rafforzare sistemi di accoglienza moderni ed efficaci, che necessitano di enti locali e imprese dinamici e innovativi. Studieremo il sistema di incentivi per premiare chi destagionalizza, chi fa rete e chi investe in buona occupazione, cioè in un servizio di qualità che caratterizzi le destinazioni turistiche di eccellenza". L'impegno della Regione è dunque diretto alla promozione delle destinazioni attraverso strategie condivise con i territori, ma, visto il momento di crisi e sacrifici, il sostegno sarà destinato solo a quelle realtà capaci di reinventarsi e di impegnarsi per migliorare la propria offerta turistica.
Redazione Floraviva
Per l'assessore al turismo e alla cultura della Toscana, Sara Nocentini, la Borsa del turismo on line si conferma un laboratorio e un luogo di confronto interessante grazie all'importante presenza di istituzioni, ma sopratutto di tante start up. Sono stati 8.000 i partecipanti, mille in più dell'anno scorso, e sono cresciuti gli stand, passati da 43 a 53. Sette le regioni italiane, oltre alla Toscana, presenti; duecentotrenta relatori da tutto il mondo hanno animato i 124 incontri e dibattiti; 350 giornalisti e blogger accreditati. Oltre 6.000 sono stati gli utenti unici che hanno seguito in diretta lo streaming dei principali eventi in programma. Interessanti anche le ricerche e le conferme: chi viene in Italia cerca cultura, bellezza e gastronomia. Ma l'attuale sfida per il turismo si gioca anche su un ossimoro, che è poi una ricchezza: saper conciliare centro e periferia, hotel e musei diffusi con una comunicazione che sappia valorizzare i piccoli, facendo squadra per avere numeri da grandi. Come fare? "Promuovendo ad esempio un'associazione temporanea di impresa di incoming - spiega l'assessore Sara Nocentini –: un'Ati (Sharing Tuscany, con capofila il Convention Bureau di Firenze) che ha riunito strutture ricettive, anche piccole, e agenzie di viaggio, 50 mila posti letti in tutto. Lo abbiamo fatto in vista dell'Expo2015 che ci sarà a Milano e questo banco di prova, con un orizzonte di tre anni, potrebbe diventare un modello per il futuro". Se ne è parlato nell'intervista aperta del direttore di Bto, Giancarlo Camiani, e del fondatore di PhoCUSWright, Philip Wolf, al ministro della cultura, Dario Franceschini, e all'assessore alla cultura e al turismo della Toscana, Sara Nocentini. Dal confronto è venuto fuori che anche il pubblico dovrà ripensare la propria funzione e il suo modo di agire: "Il pubblico ci deve essere. Ma il suo intervento deve essere agile e non pesante, parte di un dialogo dinamico con il privato e i territori. E sopratutto – prosegue l'assessore – competitività e sostenibilità devono stare sempre insieme. L'attrattività della Toscana si fonda infatti anche sulla qualità della vita e non possiamo permettere che un turismo di massa peggiori la vita degli altri cittadini, erodendo peraltro questo appeal". Franceschini ribadisce infine: "Il turismo online e' in crescita nel mondo. La Toscana è in ritardo e deve investire. L'abbiamo fatto dal primo giorno: abbiamo creato un laboratorio digitale al ministero, c'è un piano per la digitalizzazione del sistema turistico e adesso lavoreremo per attuarlo".
Quasi la metà degli italiani (49 per cento) partecipa a sagre e feste di paese che si concentrano con l’inizio dell’autunno con appuntamenti che vanno dall’uva ai funghi, dalle castagne alle mele fino ai tartufi. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Ixe’ che evidenzia la riscoperta degli italiani per le sagre come alternativa low cost rispetto ai viaggi frenati dalla crisi e dalla paura delle guerre come evidenziato da Federalberghi. Il ritorno delle sagre è infatti all’insegna del risparmio con un visitatore su cinque che non spende nemmeno un euro mentre per gli altri la spesa rimane sempre sotto i 30 euro, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Si tratta di una nuova tendenza che - sostiene la Coldiretti - è il frutto dell’esigenza di contenere le spese, ma anche di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali. Dal pesce al cinghiale, dalla frutta alla verdura, ma anche le tante specialità autunnali del territorio come il vino, i funghi ed i tartufi sono protagoniste degli appuntamenti dell’autunno che vedono la partecipazione entusiasta di tanti cittadini. La gita enogastronomica è spinta anche da una annata straordinaria. per le tavole d’autunno. con una produzione ottima per quantità e qualità sia per i funghi che per il tartufo con le prime quotazioni che sono abbordabili per tutti come non avveniva da tempo. Un fenomeno che va però accompagnato - continua la Coldiretti - da una maggiore qualificazione dell’offerta che accanto a proposte di alta qualità mostra spesso anche tante improvvisazioni. Tra i consigli da seguire nella scelta - secondo la Coldiretti - ci sono infatti l’opportunità di verificare la congruità del “cibo festeggiato” con la realtà produttiva del territorio anche con un occhio alla stagionalità, le garanzie offerte dalla partecipazione delle Istituzioni, dai Comuni alle Parrocchie fino alle organizzazioni di rappresentanza, il coinvolgimento nell’iniziativa di operatori economici locali, dai ristoratori agli agricoltori. La necessaria qualificazione dell’offerta delle sagre in Italia puo’ essere sostenuta, infatti, da una più forte presenza delle realtà economiche espressione del territorio come ad esempio la vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari delle aziende agricole locali, che garantiscono identità e qualità al giusto prezzo. Una opportunità - conclude la Coldiretti - resa possibile anche dal moltiplicarsi dei mercati, delle botteghe, dei frantoi, malghe, cantine e spacci aziendali degli agricoltori di “Campagna Amica”, che possono contare su quasi diecimila punti vendita in tutta Italia dove e possibile acquistare i prodotti agricoli e alimentari del territorio a chilometri zero.
Disponibili da lunedì 29 settembre i biglietti per
Roberto Bolle and Friends
from American Ballet Theatre
LUNEDI’ 24 NOVEMBRE AL MANDELA FORUM DI FIRENZE
Era l’estate del 2009 e Roberto Bolle regalò al pubblico fiorentino due splendide serate estive. Cinque anni dopo l’Étoile torna nel capoluogo toscano con uno nuovo spettacolo in cui ha coinvolto alcune star della celeberrima Compagnia “American Ballet Theatre”, ABT, di cui è Principal.
L’imperdibile appuntamento con il Gala “Roberto Bolle and Friends from American Ballet Theatre” è fissato per lunedì 24 novembre, per la prima volta al Mandela Forum di Firenze.
I biglietti - da 37 a 87 € esclusi diritti di prevendita - saranno disponibili da lunedì 29 settembre attraverso i circuiti Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it, Box Office www.boxol.it (tel 055 210804) e Ticket One www.ticketone.it (tel. 892 101).
La produzione è di Artedanza srl. Per informazioni consultare il sito www.robertobolle.com
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Trattamenti bio, spa a km zero e cosmetici di derivazione vegetale: la bellezza riscopre la tradizione e sempre più spesso si orienta verso la natura. Lo provano i numeri delle vendite in erboristeria, pari al 4,3 per cento del totale consumi in Italia, ma il fenomeno è molto più ampio. La campagna, per esempio, torna a essere luogo privilegiato in cui ritrovare benessere ed equilibrio e rallentare i ritmi della quotidianità.
Stavolta a parlare sono i dati di Coldiretti, con la cifra record di 12 miliardi di euro spesi per il turismo ecologico in aree verdi 'Italia che, secondo dati Istat, può contare su 871 parchi e aree protette e oltre 20.500 agriturismi.
Lo stesso approccio "verde" si ritrova nella cosmetica, dove la scelta di prodotti green non è più solo una moda, ma un preciso orientamento di consumo: gettonatissimi i prodotti a base di aloe vera o erbe officinali come calendula, salvia, lavanda o tarassaco, da sempre utilizzate nei laboratori degli speziali.
I trattamenti naturali sono frequenti anche nelle spa, come in quelle Nuxe, dove è stato ideato il Soin Visage Eclat Immediat Aux Flores che include peeling, maschera e massaggio. Si basa su un'esclusiva ricetta dalle quattro F: foglie, fori, fibre e frutti. Una formula naturale che sfrutta i benefici di 18 piante e oli essenziali per rimuovere cellule morte, rivelare la luminosità dell'incarnato e far ritrovare la morbidezza della pelle. Anazoe Spa del Costa Navarino Resort, in Grecia, propone invece trattamenti ispirati ad antiche pratiche medicinali ed estetiche a base di olio d'oliva, un alleato di bellezza dalle proprietà protettive ed emollienti ricavato dagli ulivi del Peloponneso.
"E' morto un grande uomo. Questo era Alfredo Martini, ancora prima che un grande maestro di sport e di vita. Un toscano che amava molto la sua terra, del quale andare orgogliosi nel mondo. Io, che ho avuto il privilegio e la fortuna di conoscerlo, lo sapevo da molti anni e ne ho avuto conferma anche nella recente, intensa esperienza alla guida del Comitato Istituzionale dei Campionati Mondiali di ciclismo che si sono svolti proprio un anno fa in Toscana". Così l'assessore regionale Vincenzo Ceccarelli ricorda l'ex ct della nazionale Alfredo Martini.
"Oggi sono particolarmente addolorato – continua Ceccarelli - ma anche felice di averlo potuto sostenere quando mi è stato possibile. In particolare, ho un ricordo molto piacevole del libro che da presidente della Provincia di Arezzo contribuii a far nascere: uno spaccato appassionante e avvolgente in cui Martini si raccontò e raccontò soprattutto un secolo di ciclismo, attraverso i personaggi che l'hanno caratterizzato".
"L'introduzione di quel libro – conclude Ceccarelli – fu scritta dal compianto Franco Ballerini ed è questo il Martini che ricordo e che voglio ricordare con affetto: «Lui preferisce l'uomo e ci scava dentro, ci guarda nel profondo, non lascia nulla al caso. La sua intuizione, che è pura e vera, lo guida da sempre verso le buone cause, le buone persone».