Sciatò sale nella Guida Ristoranti d’Italia al 2° posto in provincia di Pistoia
L’Italia si conferma al secondo posto nel mondo per numero di ristoranti stellati, che sono arrivati a 332, registrando un ulteriore primato: sono 47 le donne chef stellate su un totale di 110 nel mondo. Anche se la Lombardia riafferma il suo primato di regione più stellata in Italia, con 58 ristoranti tra cui due Tre stelle, sei Due stelle e cinquanta con Una stella, la Toscana è la regione con il maggior numero di novità. L’eccellenza toscana resta l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, con le sue Tre stelle, la seguono con Due stelle: ”Bracali” di Massa Marittima, “Arnolfo” di Colle di Val d’Elsa, “Il Piccolo Principe” di Viareggio, new entry. “Le Tre Lune” di Calenzano a Firenze, “Winter Garden Restaurant by Caino” di Firenze, “La Bottega del Buon Caffè” sempre di Firenze, “La Torre” di Tavarnelle Val di Pesa, “Silene” di Seggiano e “L’imbuto” di Lucca, situato all’interno del Museo d’arte moderna, registrano invece una preziosa stella Michelin. Sono circa 370 le novità della Guida 2015 in un elenco di oltre 6500 esercizi distribuiti su più di duemila comuni. Dal sette novembre troverete anche l’app gratuita per iOS e Android con tutti i riferimenti e le recensioni dei ristoranti segnalati nel 2015, a cui si aggiunge l’importante possibilità di inserire commenti e foto della propria cena. Inevitabile, infine, non segnalare la perdita della stella di ben sette ristoranti per cessata attività.
Redazione Floraviva
L’enologo e georgofilo Pierpaolo Lorieri sarà al centro di questa iniziativa della Fabbrica dell’Ossi e metterà a disposizione di tutti la sua cultura enologica. Andrea Vitali, che si occupa della comunicazione e dei rapporti con la stampa dell’Associazione Lucignolo di Pescia, ci ha così illustrato la novità di questo particolare aperi-degustazione: “L’enologo e georgofilo Lorieri apporterà il valore aggiunto della sua esperienza enologa, illustrando provenienza e caratteristiche organolettiche di ogni vino. I vini che potrete apprezzare sono per lo più sconosciuti al grande pubblico e l’intenzione è proprio quella di farli conoscere per accrescere la cultura del bere vini selezionati in Europa, con qualche sorpresa oltreoceano”. Si potranno degustare vini a 3 euro al bicchiere, con possibilità di abbinarvi, al costo di 5 euro, salumi e formaggi toscani. La prima presentazione avverrà allora giovedì 30 ottobre alla Fabbrica dell’Ossi, dalle 18:30 alle 20:00: i vini prescelti per iniziare sono ungherese: Portugieser, proveniente dall’anonimo vitigno dell’azienda Schunk Pince (www.schunkpince.com), annata 2013, con gradazione alcolica che raggiunge i 13,5 gradi; e Villànyi Portugieser DHC Villàny, Classicus, più leggero (gradazione 12,5) dell’azienda Gere Tamás és Zsolt Pincészete (www.geretamas.hu). Giovedì 6 novembre invece sarà la volta de “I Bandi”, Montecucco DOC del vitigno Sangiovese, Merlot, Colorino Toscano, annata 2012 e proveniente da una produzione biologica della Tenuta di Paganico (www.tenutadipaganico.it). La produzione biologica è certificata da ICEA e vede una lavorazione del suolo esclusivamente meccanica, senza uso di diserbanti. Il Podere “I Bandi” effettua il diradamento dei grappoli a luglio, contenendo la resa media per pianta attorno al chilo. L’uva viene poi trasportata in cantina, dopo poche ore dalla vendemmia, e immediatamente lavorata. Fermentazione e affinamento avvengono infine in tini d’acciaio.
Redazione Floraviva
Il Padiglione “Vino - A Taste Of Italy” occuperà uno spazio di circa 2.000 metri quadrati nell’ambito di Padiglione Italia e avrà come obiettivo quello di raccontare la storia del rapporto tra uomo, natura e territorio nella produzione vitivinicola.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il Commissario generale per il Padiglione Italia, Diana Bracco, il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, il presidente del Comitato Scientifico del Ministero delle Politiche Agricole per il Padiglione Vino, Riccardo Cotarella, l’architetto Italo Rota. A introdurre i lavori il critico d’arte Philippe Daverio, mentre il Direttore Affari Istituzionali di Expo 2015, Roberto Arditti, ha moderato gli interventi.
“Il vino è una delle chiavi di racconto più importanti che l'Italia può presentare al mondo – ha detto il Ministro Martina nel suo intervento – . Ad Expo noi non parleremo solo a un settore o a una filiera, ma proveremo a usare l'esperienza vitivinicola italiana per dimostrare le potenzialità del nostro Paese. Parliamo di un settore che vale oltre 14 miliardi di euro nel nostro Paese e per il quale siamo intervenuti anche con la sezione ‘Campolibero’ del decreto competitività, introducendo semplificazioni molto importanti richieste dalle aziende vitivinicole per sostenere meglio il comparto. Nel vino c’è il passato e c’è il futuro, c'è innovazione, bellezza, cura. Questo è solo il primo tempo, oggi mettiamo un punto fermo forte in questo nostro percorso. Di fatto, oggi Expo è già iniziato”.
Il Commissario generale per il Padiglione Italia, Diana Bracco, ha sottolineato: “Stiamo presentando una grande eccellenza trainante del Paese. Siamo grati di avere il padiglione del vino all’interno del Padiglione Italia”. Bracco ha quindi ricordato la recente iscrizione dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato nella lista dei patrimoni UNESCO “per il rapporto tra uomo e territorio. Rapporto – ha aggiunto – su cui è articolato il nostro intero Padiglione”.
“Tutto quello che realizzeremo – ha spiegato il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani – non sarà ‘consumato’ tutto resterà e sarà riutilizzato. Coinvolgeremo tutti i protagonisti del vino italiano, portando i visitatori alla scoperta della grande cultura presente in questo settore”.
Ettore Riello, presidente di Veronafiere, ha parlato di Expo 2015 come una “grande occasione, che non sarà solo una vetrina. Questo Paese deve ripartire, il vino ne costituisca il traino nel mondo”.
Riccardo Cotarella, presidente del Comitato Scientifico del Ministero delle Politiche Agricole per il Padiglione Vino, ha aggiunto: “Se Italia è un giardino pieno di vigne lo dobbiamo ai giovani. Abbiamo un patrimonio ineguagliabile e inestimabile di vitigni, legati a territori e a popoli. Se mettiamo insieme gli altri Paesi del mondo non potranno mai raggiungerci da questo punto di vista”.
Parigi, capitale mondiale e punto di riferimento del vino di qualità, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione di Passitaly, la prima edizione della kermesse interamente dedicata alla celebrazione dei vini passiti del Mediterraneo promossa dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea, il Comune di Pantelleria, l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia e il GAL delle Isole Minori, in programma dal 31 agosto al 4 settembre sull’isola di Pantelleria.
Presso la sede francese dell’Istituto italiano di cultura, nel cuore di Saint Germain, quasi 200 persone hanno presenziato alla conferenza stampa condotta e moderata dal giornalista Andrea Gabbrielli, profondo conoscitore della viticultura insulare e autore de “Il vino e il mare – Guida alla vite difficile delle piccole isole”, un omaggio agli eroici vignaioli che ogni giorno sfidano la forza della natura, tanto affascinante quanto indomabile, per regalare ai winelover di tutto il mondo vini unici e preziosi. Nel corso del dibattito sono intervenuti il Direttore dell’Istituto italiano di cultura a Parigi, Marina Valensise, il Sindaco di Pantelleria, Salvatore Gino Gabriele, l'enologo Gianni Giardina in rappresentanza dell'IRVO e la coordinatrice della ristorazione di Pantelleria per Passitaly, Anna Trogler.
“Passitaly – afferma Salvatore Gino Gabriele, Sindaco di Pantelleria - nasce dall’idea di dare voce ai produttori dell’isola per incentivare l'eno-turismo e ampliare il potenziale di comunicazione che le produzioni locali possono esprimere per qualità, identità culturale e natura. La manifestazione sarà dedicata ad una selezionata platea della stampa generalista e di settore ma anche a buyer, operatori ed enoturisti sempre alla ricerca di vini dotati di personalità e carattere, mai omologati e provenienti da contesti produttivi estremi. Per queste ragioni – conclude il Sindaco - abbiamo deciso di presentare qui a Parigi il programma di queste cinque giornate: il winelover francese, con la sua naturale predisposizione al bien vivre e alla ricerca dell’eccellenza enologica, è l’esempio perfetto di interlocutore a cui si rivolge Passitaly.
La manifestazione, oltre a offrire la possibilità di degustare le migliori produzioni di vini passiti del Mediterraneo, consentirà di scoprire l’isola attraverso “Pantelleria Experience”, tre differenti percorsi corrispondenti ad altrettanti aspetti che l’hanno resa un unicum assoluto, ammirato e conosciuto in tutto il mondo: enogastronomico, naturalistico – paesaggistico e storico – culturale. Un vero e proprio viaggio di scoperta e approfondimento degli aspetti ambientali, culturali e produttivi di un territorio dove la civiltà dell’uomo ha saputo interpretare al meglio un contesto unico ma al tempo stesso difficile e, a volte, ostile. Terrazzamenti, muretti a secco e Dammusi sono la prova concreta e tangibile di una tradizione agricola millenaria da sempre fondata sull’equilibrio tra uomo e natura. Pantelleria è uno dei territori più amati ed evocativi del Mediterraneo, come conferma la grande affluenza, registrata nel corso della presentazione parigina, di giornalisti e tour operator francesi e internazionali, i principali interlocutori chiamati ad veicolare i flussi turistici di elite verso l’isola.
A conclusione della conferenza stampa, le immagini e le note musicali di Don Pasta hanno riprodotto uno spaccato naturale di vita pantesca. L’artista, rapito dalla forza evocativa di Pantelleria dopo un viaggio nell’isola, è stato in grado di emozionare il pubblico presente in sala con una riproduzione fedele dell’atmosfera, calda e solare, di un territorio che per la sua straordinaria bellezza è stato definito “il Giardino del Mediterraneo”.
Naturalmente non poteva mancare il momento tanto atteso della degustazione dei pregiati vini Passiti: gli aromi fruttati e il gusto vellutato di queste produzione di nicchia sono state esaltate dall’abbinamento con i rinomati formaggi francesi offerti in degustazione. Un perfetto connubio per una prodotto a cui è stato affidato il delicato compito di promuovere l’intera produzione d’eccellenza di Pantelleria e il brand Sicilia.
Redazione Floraviva
Sabato pomeriggio, all’Istituto San Michele in Piazza Matteotti, si è tenuta la premiazione del concorso di Food Art organizzato da Coop Pescia col patrocinio del Comune cui hanno aderito tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado, incentrato sulla prevenzione dello spreco alimentare. Si è proposto ai ragazzi di creare opere d’arte utilizzando cibi scaduti o avanzati, quindi destinati alla spazzatura. Tutti gli elaborati sono stati esaminati da una giuria composta da giornalisti, insegnanti e alcuni studenti dell’Istituto alberghiero di Montecatini. Sette in tutto le opere premiate. Tre per la sezione classica rappresentata da fotografie, tre per la sezione speciale nella quale sono confluiti anche video, disegni, poesie e racconti e un premio speciale conferito dai soci Coop. Quest’ultimo, rappresentato da un buono scuola del valore di 30 euro, è stato attribuito ad alcuni bambini della scuola primaria di Valchiusa che hanno realizzato un’opera dal titolo: “La biennale di nuovo in Valchiusa”. Lo stesso buono scuola è stato attribuito al terzo classificato di entrambe le sezioni: “A scuola con le facce toast” dell’Istituto Marchi (sezione speciale) e a “Marilyn Monroe in versione Arcimboldo” dell’Istituto comprensivo Libero Andreotti. I secondi classificati hanno ricevuto una stampante: l’opera “Pinocchio” realizzata da Ioanna Lucaci dell’Istituto Lorenzini (sezione speciale) e all’opera “Un mare di avanzi” di Giacomo Pisani della scuola primaria di Collodi. Infine, una macchina fotografica è stata conferita al primo classificato in entrambe le sezioni: i video “Una vita di spreco” e “Food Miles” realizzati dagli studenti dell’Istituto Sismondi-Pacinotti (sezione speciale) e l’opera “Campo di peperoni” di Davide Ravallo della scuola primaria di Collodi.
Redazione Floraviva