BioHotel: Al trentenne Nicola Larea dello Stube Hermitage la Stella Michelin
Il precedente incontro del Serendepico in provincia di Lucca due anni fa, aveva lasciato un conto in sospeso fra le cucine dei due capoluoghi che ora aspetta di essere onorato.
Questa è la versione Fiorentina la versione Universale e che Lucca ha vinto.
La disfida si terrà in territorio neutrale, a metà strada, a Serravalle Alto, in provincia di Pistoia. A ospitarla sarà lo Sciatò, il Ristorante guidato da Massimo Neri che, grazie alla cucina a vista renderò lo spettacolo pe il pubblico ancora più emozionante.
Al resident chef spetteranno l’onore e l’onere di servire il piatto di benvenuto e introdurre così i dieci chef, per un totale di 11 portate.
Per Firenze cucineranno Giovanna Iorio delle Murate, Beatrice Segoni del Bsj, Matteo Lorenzini e Tommaso Vermi delle Tre Lune, Vito Mollica del Palagio del Four Seasons e il caposquadra Luca Cai del Magazzino.
Per Lucca invece Cristiano Tomei dell’Imbuto, il caposquadra Damiano Donati di Vigna Ilaria, Chiara Gambacorti e Betty Gemignani fattoria la Torre, Gaio Giannelli del Pozzo di Bugia e Andrea Mattei La Magnolia Hotel Byron.
Sui piatti c’è ancora il più stretto riserbo, in base al tema si sa soltanto che saranno frattaglie, senza altre indicazione.
I vini saranno compresi e anche quelli scelti tra Firenze e Lucca, in attesa delle ultime conferme potrebbero essere due distretti biologici e biodinamici.
Il prezzo della serata è di 50 euro a persona comprensive appunto di 11 portate e i vini. A decretare il vincitore sarà la giuria mista presieduta da un grande gourmet super partes. Cinquanta circa i posti disponibili.
Redazione Floraviva
La Toscana regina d’autunno. Sono ben 6 su 24, i prodotti legati all’autunno, tra Dop e Igp, riconosciuti dall’Unione Europea. La Castagna del Monte Amiata, il Marrone del Mugello, il Marrone di Caprese Michelangelo nell’aretino, la Farina di Castagne della Lunigiana, la Farina della Garfagnana e il Neccio della Garfagnana sono questi i magnifici frutti del bosco che l’Ue ha inserito nella speciale classifica che sancisce, ancora una volta, il ruolo di primo piano all’agroalimentare Made in Tuscany a livello mondiale dove si stima le esportazioni possano raggiungere, nel 2013, la soglia record di 2miliardi di euro. La Toscana contribuisce al primato europeo con 24 prodotti di qualità su 248 riconosciuti. A renderlo noto è Coldiretti Toscana sulla base del rapporto annuale dell’Istat. Sono 13.139 gli operatori certificati nel 2012, in leggero calo rispetto all’anno precedente (-4,5%) a fronte di un aumento delle superficie del 10% pari a 6mila ettari. La Toscana si conferma anche la regione con le concentrazioni più significative di produttori (17,3%) e trasformatori (16,9%) dove prevalgono gli operatori oleari (molitori e imbottigliatori). Tra i prodotti spiccano inoltre gli extravergine di oliva. 5 su 41 a livello nazionale sono toscani: l’Igp Toscano che rappresenta anche la principale produzione olivicola, i Dop Terre di Siena, Lucca, Seggiano e Chianti Classico. Dop anche la filiera della razza suina di cinta senese, il Miele della Lunigiana che è anche il primo a livello europeo ad aver ottenuto il riconoscimento e il Pecorino (Romano e Toscano), il Prosciutto Toscano tra le denominazioni di nicchia. “Questo incredibile patrimonio – spiega Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana – a cui dobbiamo aggiungere il vino che rappresenta una parte importante del fatturato regionale dell’agroalimentare contribuisce alla leadership qualitativa nazionale in molte produzioni e spinge l’export che nel primo semestre dell’anno ha continuato a crescere ancora. Sono tutti segnali positivi di un settore in controtendenza dove l’occupazione e l’export aumentano nonostante le difficoltà di tutti i giorni”. Ad andare forte fuori dal confini nazionali sono l’olio con + 18,3%, pasta + 12% e vino + 7%. “Sono i prodotti che identificano meglio la nostra regione – spiega Marcelli – e che nell’immaginario collettivo godono di una grandissima fiducia”.
Nella classifica dei Top 100 “most searcahed for wines” di Wine-Searcher i vini Toscani sono gli unici a rappresentare l’Italia, mentre ben 79 etichette sono targate Francia, gli Stati Uniti hanno 11 etichette, 3 l’Australia, 2 il Portogallo e 1 la Spagna. Le etichette toscane sono 5: Sassicaia di Tenuta San Guido, che è il primo dei Toscani in 13a posizione; Tignanello della Marchesi Antinori (28a posizione), Ornellaia (33) Masseto della tenuta dell’ Ornellaia (39) e Solaia della Marchesi Antinori (51).
“Il fatto che la Toscana – conclude Salvadori – sia l’unica a rappresentare l’Italia in questa classifica testimonia non solo la qualità indiscussa dei nostri prodotti ma anche le grandi potenzialità che il brand Toscana esercita sui mercati internazionali. Un brand che come Regione siamo intenzionati a valorizzare in ogni modo a favore della vitivinicoltura e più in generale dell’agricoltura e di tutto il settore agroalimentare della Toscana.”
Fonte Ufficio Stampa