Un "Mare di Vino" sul pontile di Marina di Massa
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Nel meraviglioso giardino di Villa Bardini, a pochi passi dal centro di Firenze, si esibirà domani l'Ensemble San Felice nell’ambito degli aperitivi in musica. Il programma per voci e strumenti, dedicato alla musica del rinascimento scozzese, è a cura di Marco di Manno e Federico Bardazzi, in collaborazione con l’Università degli studi di Padova.
Interpreti: i soprani Francesca Becucci, Giulia Gianni, Ana Seixas; alto Floriano D’Auria; tenore Francesco Tribioli; basso Leonardo Sagliocca; flauti dolci Marco Di Manno, Cecilia Fernandez Bastidas, Ilaria Guasconcini; viola da gamba Federico Bardazzi; liuto Andrea Benucci, Francesco Tribioli; clavicembalo Giacomo Benedetti.
L’inizio del concerto è alle 17. Segue alle 18,30 l’aperitivo. Per le prenotazioni, obbligatorie, tel. 055-20066206, mail:
Ingresso al concerto-aperitivo 6 euro (gratis per i bambini fino a 12 anni). Alle 16 ingresso speciale alla mostra con 6 euro.
Parcheggio gratuito nel piazzale di Forte Belvedere.
Ingresso: Costa San Giorgio n° 2.
Fonte Ufficio Stampa
La prima intesa operativa per l’olio extra vergine di oliva italiano si avvicina al traguardo finale dopo due anni di collaborazione con due nuove missioni negli Stati Uniti, a New York. L’Intesa siglata tra Ministero dello Sviluppo Economico, l’ICE Agenzia per la promozione e l’internazionalizzazione del Made in Italy e l’Unaprol ha celebrato il primo esperimento in assoluto tra pubblico e privato per il sostegno di azioni in favore dell’olio extra vergine di oliva di alta qualità italiano.
La macchina dell’export si è rimessa in moto nel 2012 e per l’olio extra vergine di oliva made in Italy ha registrato un segno positivo + 3,5% con 416mila tonnellate rispetto al 2011. A determinare questo segno favorevole, la performance degli oli di maggior pregio (extra e vergini), che hanno concorso con il 70% delle vendite all’estero.
Il made in Italy dell’olio extra vergine di oliva vola con buoni risultati soprattutto verso gli Usa, con 133 mila tonnellate di olio esportato con una progressione del 5,3% in quantità e del 4% in valore. Per questo motivo MiSE, ICE e Unaprol, che opera nell’ambito dell’internazionalizzazione dei contratti di filiera sottoscritti con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno deciso di intensificare gli sforzi con una presenza più marcata sugli Stati Uniti che rappresentano il primo mercato di riferimento per il prodotto italiano.
In quest’ottica, lunedì 29 aprile presso la sede del NASFT di New York, che è l’organizzatore e proprietario del marchio Fancy Food, l’ICE e Unaprol organizzano un seminario per 30 tra giornalisti e buyer per presentare l’offerta di alta qualità italiana dell’olio extra vergine delle filiere tracciate Unaprol. L’evento prevede una relazione sul mercato mondiale dell’olio di oliva in generale, sui nuovi consumatori e mercati emergenti; è prevista una prova di degustazione e la contemporanea presentazione di alcuni oli extra vergini di oliva di alta qualità italiana a marchio FOI della filiera olivicola firmata dagli olivicoltori italiani e dei brand: Redoro Frantoi Veneti di Grezzana (VR), Società Agricola Trevi il Frantoio di Trevi (PG), Oleificio Guglielmi di Andria (BAT), Oleificio Cooperativo Paladino di Palo del Colle (BA), che saranno presentati alla stampa di New York. Testimonial dell’evento Fred Plotikn, autore, giornalista e scrittore del New York Times.
L’evento si concluderà con la prova Find the Fake, ovvero scova l’intruso che, attraverso una prova di degustazione comparativa, aiuterà i giornalisti ad individuare e separare un olio di scarsa qualità distinguendolo da quelli di alta qualità italiana.
Nel corso dell’incontro del 29 aprile sarà, inoltre, annunciato l’ultimo evento che Unaprol ed ICE organizzeranno il prossimo 1° luglio nel corso Summer Fancy Food di New York. Evento, destinato principalmente a buyer e stampa specializzata nel quale sarà tratto il bilancio della prima intesa operativa.
Il programma fin qui realizzato ha previsto azioni congiunte di incoming di operatori, buyer e giornalisti in Italia; eventi promozionali all’estero con educational e workshop; azioni di sensibilizzazione dei consumatori riservati ai mercati di Stati Uniti, Canada, Cina, Hong Kong, Austria, Belgio e Russia. Tre le aree geografiche di intervento, Nord America (USA e Canada), a rappresentare un mercato tradizionale che, però, necessita di essere consolidato, Europa, con particolare riferimento a Paesi con più alto reddito ma con esiguo consumo pro capite annuo di olio di oliva, e Asia (Cina, Hong Kong), quali mercati che presentano grandi opportunità di espansione per il nostro olio extra vergine di oliva made in Italy.
Fonte Ufficio Stampa
Il significativo incremento del numero delle aziende presenti nella nuova edizione della guida Oli d'Italia 2013, va di pari passo con un generalizzato aumento della qualità dei prodotti. Segno, questo, della volontà da parte dei produttori di mettersi sempre di più in gioco in un settore che anno dopo anno dimostra le sue straordinarie potenzialità anche sui mercati esteri.
Realizzata con la collaborazione di Unaprol, consorzio olivicolo e la sua Filiera Olivicola Italiana, la guida del Gambero Rosso si conferma quindi uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore, i buyers, ma anche per tutti quei consumatori che hanno intenzione di approfondire la conoscenza di un prodotto che da millenni fa parte della nostra dieta e del quale per troppo tempo abbiamo ignorato le potenzialità aromatiche e salutistiche.
Un viaggio nella penisola dove ogni territorio gode di una sua specificità, sia olivicola che gastronomica. Per questo motivo in ogni regione sono presenti molte segnalazioni dei migliori luoghi dove mangiare, dormire e comprare nelle vicinanze delle aziende ma anche dove godere dell’ospitalità dei produttori stessi.
E poi il racconto dei luoghi, gli abbinamenti ideali con i suggerimenti dei grandi chef, le informazioni tecniche e storiche dell’azienda e le analisi sensoriali sugli oli.
Quest'anno ad aumentare in modo significativo è stato il numero degli oli che hanno guadagnato le Tre Foglie, passati dai 138 dello scorso anno a 183 di questa edizione. Un dato estremamente importante in quanto le Tre Foglie rappresentano il massimo riconoscimento della guida dell’eccellenza made in Italy e che rispettano i parametri del disciplinare Unaprol I.O.O% Qualità Italiana che garantiscono al consumatore provenienza e qualità.
Anche quest'anno al primo posto c'è la Toscana con 31 Tre Foglie, seguita dal Lazio con 29, dalla Puglia con 21, dalla Sicilia con 19, e dall’Umbria con 18, e poi l'Abruzzo con 15, la Calabria, la Campania e le Marche con 7, la Sardegna con 6, il Trentino Alto Adige con 5, la Liguria e la Lombardia con 4, il Molise e il Veneto con 3, l’Emilia Romagna con 2, e la Basilicata con 1 (vedi allegato).
Dieci i premi speciali attribuiti al miglior fruttato leggero, miglior fruttato medio, miglior fruttato intenso, miglior extravergine biologico, miglior rapporto qualità/prezzo, miglior monocultivar, migliore azienda, miglior Toscano IGP e miglior extravergine da ristorazione votato da una giuria di chef rappresentativi di alcune delle maggiori regioni olivicole italiane. Inoltre per la prima volta è stato introdotto un premio per la miglior performance territoriale, un modo per premiare una zona specifica fatta di cultivar autoctone e di produttori che le valorizzano.
Per la prima volta, quest'anno sono state segnalate anche le aziende che producono olive da mensa e quelle che offrono ospitalità all'interno delle loro strutture.
‘Oli d’Italia 2013’ - Gambero Rosso®, pp. 464, 13,90 euro: in edicola e libreria.
Fonte Ufficio Stampa
Sarà il prossimo Vinitaly, dal 7 al 10 aprile, il palcoscenico di tutti gli eventi voluti dalla Presidente Elena Martusciello per celebrare questo importante anniversario. Un’eccezionale degustazione di etichette storiche, un concorso al femminile per premiare chef emergenti, un importante convegno dedicato alla nuova informazione via web, una cena di gala in una sede prestigiosa promossa da Vinitaly in chiusura della manifestazione fieristica, senza dimenticare l’ormai rinomato ristorante gestito dalle socie e operante presso l’Area H della Cittadella Gastronomica tutti i giorni dalle 11 alle 17.
Domenica 7 aprile ore 15:30 nella Sala Tulipano (Palaexpo Ingresso A1), grazie alla collaborazione con la prestigiosa rivista Civiltà del Bere, Alessandro Torcoli, direttore di questa testata, condurrà un’eccezionale degustazione di etichette storiche del millesimo 1988, coetanee dell’Associazione, con 10 socie.
Lunedì 8 aprile ore 11 nel ristorante Le Donne del Vino si svolgerà una gara tra cinque giovani chef emergenti provenienti da diverse regioni italiane: Sara Samuel dal Piemonte, Elena Kristancic dal Friuli Venezia Giulia, Cinzia Meriggioli dal Friuli Venezia Giulia, Simona Fantoni dalla Toscana, Fabiana Scarica dalla Campania. A giudicarle una giuria di personalità di spicco del settore enogastronomico che dovrà premiare la chef che meglio avrà saputo interpretare il proprio territorio nel piatto. Insieme a Stevie Kim - Managing Director Vinitaly International, i componenti della giuria saranno: Marco Bolasco, resp. Guida Osterie d’Italia Slowfood, Fede e Tinto – Decanter Radiodue Rai, Paolo Marchi – Ideatore Identità Golose, Fiammetta Fadda – Panorama, Alberto Schieppati - Direttore Rivista Artù, Elisabetta Tosi – Giornalista Wineblogger Vinopigro. Commenterà l’evento la Wine Educator Aurora Endrici. Alla prima classificata verrà offerto uno stage presso ristoranti prestigiosi delle Donne del Vino. Particolari riconoscimenti verranno assegnati alle seconde classificate tutte a pari merito.
Martedì 9 aprile alle ore 11 nella Sala Puccini si svolgerà il convegno dal titolo “La netnografia per un approccio strategico al nuovo marketing del vino”, frutto della prima ricerca in materia nel settore vitivinicolo. Interverranno il Direttore Generale dell’Ente Fiera Dr. Mantovani, Elena Martusciello Presidente Associazione Nazionale Donne del Vino, Stevie Kim - Managing Director Vinitaly International, Oscar Farinetti Patron di Eataly il lavoro sarà presentato dagli autori : Alex Giordano - Docente di Società delle Reti e Societing IULM Milano -Co-Direttore Centro Studi Etnografia Digitale, Adam Arviddson - Docente di Sociologia Univ. Statale di Milano Co-Direttore Centro Studi Etnografia Digitale, Luca Basilico - CEO ViralBEat centro Media 2.0, modererà Luciano Pignataro giornalista de Il Mattino. Il convegno porta il contributo di esperti a livello internazionale sul tema della comunicazione del vino attraverso i nuovi mezzi destinati a diventare in un prossimo futuro un elemento fondamentale per la diffusione della cultura enologica.
Per presentare al grande pubblico le eccellenze italiane sapientemente elaborate da famosi chef in abbinamento con una selezione dei vini delle Associate, sarà di scena La Grande Cucina del Vinitaly con il Ristorante d’Autore al 1° piano Palaexpo Ingresso AI ed il Self Service d’Autore al 1° Piano Galleria dei Signori Pad.10-11.
Mercoledì 10 aprile - Da quest’anno la direzione di Vinitaly celebrerà la chiusura della manifestazione in collaborazione con l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino con il Finitaly Cena di Gala del Venticinquennale alle 20 nel Palazzo Verità Poeta Verona. Un gran buffet in uno dei più bei palazzi della città di Giulietta che condurrà gli ospiti in un viaggio ideale alla scoperta delle specialità enogastronomiche italiane.
Fonte Ufficio Stampa
Mozzarella di bufala, pomodoro, bresaola, rucola e pecorino. Questa la ricetta della migliore pizza italiana, “Mediterranea”, cucinata da Giannino Eusebi, pizzaiolo della pizzeria La Fornarina di Rimini che a Tirreno C.T., la fiera in corso a Carrara Fiere fino al 7 marzo, si è aggiudicato il primo posto della tappa italiana del Giropizza Europa. Al secondo posto con una pizza dal nome “Chobin” a base di salsa di pelati, burrata, coppa, trevigiana e pinoli tostati si è classificato Riccardo La Rosa della pizzeria la Picea di Levanto (La Spezia), mentre il bronzo è andato Domenico Manfredi della pizzeria Europizza di Borgo San Dalmazzo (Cuneo) che ha preparato “Terra Mia”, una pizza a base di mozzarella, patate, porcini, speck, stracchino e prezzemolo. Curata da Pizza e pasta italiana e dalla Scuola italiana pizzaioli, l’evento ha visto in tutto la partecipazione di 21 pizzaioli provenienti da tutta Italia. I primi dieci classificati parteciperanno di diritto alle finali europee in programma a Londra il 19 marzo prossimo.
Il futuro della pizza è il passato. Pino Ferraro, napoletano e maestro pizzaiolo della Scuola Italiana Pizzaioli, non ha dubbi: «la tendenza di questi ultimi anni della pizza è nel curare l'impasto e la personalizzazione della lavorazione», dice a margine della gara di Giropizza. «Quello che si cerca oggi, sono farine macinate a pietra per dare maggiore digeribilità al prodotto con la pizza che entra sempre più a fare parte della grande ristorazione». Per quanto riguarda i condimenti, «si assiste ad un ritorno alla tradizione con prodotti del territorio e di stagione sia per motivi di gusto ma anche di costi. Sono i clienti che chiedono maggiore attenzione al valore ambientale dei prodotti usati».
La farina del Giropizza. Sponsor del Giropizza le farine “Le 5 stagioni“ del gruppo Agugiaro&Figna, utilizzate dai professionisti del settore che ricercano il massimo della qualità. Grande attenzione per Naturkraft: l’unico vero lievito madre, nato dai laboratori di Ricerca & Sviluppo dell’azienda leader del settore molitorio, che può meritatamente vantare il primato di un prodotto che nel pieno rispetto della tradizionale ricetta del lievito madre, abbia il vantaggio di ottere quella standardizzazione della qualità, desiderata da chiunque voglia offrire sempre un prodotto in cui la croccantezza della pasta, così come la fragranza e la digeribilità siano una costante, senza possibilità di “errore “.
Acrobatica. Promosso dalla Scuola nazionale italiana pizzaioli, a Tirreno C.T. si è svolto anche il campionato nazionale di Pizza Acrobatica. I primi dieci classificati, tra oltre 30 partecipanti, andranno a formare la squadra “Mascalzoni italiani” che si esibirà in giro per il mondo. Al primo posto si è classificato Giuseppe Lapolla nato e cresciuto a Savoia di Lucania, piccolo borgo della Basilicata, vive in Sardegna ormai da sette anni. Oggi lavora nella pizzeria «Cotton club» a Cannigione. Tra i pizzaioli acrobatici uno d’eccezione: Vincenzo Scapicchio di soli sette anni. Sempre la Scuola nazionale italiana pizzaioli ha promosso in fiera il concorso “Pizza mai vista” nel quale oltre alla bontà del prodotto i pizzaioli sono stati giudicati per l’estro delle composizioni. Hanno partecipato da tutta Italia circa 40 pizzaioli e alla fine ha vinto la pizza di Fausto Rocco da Brescia. Un concorso questo che ogni anno cresce nell’interesse dei partecipanti, questo grazie anche all’impegno della Tirreno C.T. La Scuola nazionale pizzaioli sta promuovendo il campionato del mondi di pizza sana a bordo delle navi di Costa Crociere. Le premiazioni avverranno il 3 novembre a bordo della Costa Serena.
La pizza in Italia. La preparazione della pizza divide il Nord e il Sud dell'Italia. Nel Meridione per l'impasto viene utilizzata una percentuale maggiore di farina e la palla dalla quale si ricava il disco è di 250-280 grammi. La cottura avviene rigorosamente in forno a legna a 450° per due minuti al massimo e ottiene una pizza di 28-30 centimetri di diametro le cui caratteristiche sono quelle di un bordo alto e morbido. Il condimento base prevede pomodoro fresco macerato in olio extravergine di oliva, sale e basilico con l'aggiunta di mozzarella di bufala. Al Nord, invece, la mozzarella fiordilatte prende il posto di quella di bufala, si usa minor farina e la palla ottenuta ha un peso di 200-230 grammi. Qui la stesura è ampia, fino a 33 centimetri di diametro, con poco bordo e una cottura a 320° per 4-5 minuti in forno elettrico o a legna. Caratteristiche sono la friabilità e la croccantezza.
I numeri della pizza. Nel comparto della ristorazione con 290mila imprese, che impiegano oltre un milione di addetti generando un fatturato complessivo di 72 miliardi di euro, la pizza copre un ruolo di rilievo. L'italiano che abitualmente consuma pranzi fuori casa spende mediamente sette euro e nel 23% dei casi, quasi in italiano su quattro, sceglie una pizza Negli ultimi anni il numero delle pizzerie classiche (escluse quelle al taglio, d'asporto e a domicilio) sono sono passate da 22.230 a 25.300 unità, +14%. Vero e proprio boom per le pizzerie da asporto passate dalle 18.821 del 2001 alle 26.700 unità del 2010 (+42%). Per quanto riguarda le pizzerie classiche, il picco di crescita si è avuto nel 2004, +3,86%. Complessivamente l'incidenza della pizzeria sulla ristorazione è salita al 40% nel 2010 contro il 32,4% del 2001. Secondo l' Istituto Europeo della Pizza Italiana, un italiano consuma 7,6 chilogrammi di pizza all'anno, secondo nella classifica mondiale battuto dagli americani con 13 chili. San Paolo (Brasile) è la città del mondo che ha più pizzerie, oltre 6.000.
Massa, 6 marzo 2013 C.s. 14
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