Tripadvisor lancia -The Fork- l'app per mangiare scontato
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Chiuse le festività natalizie, siamo alla corsa agli acquisti per imbandire la tavola di Capodanno: lenticchie, zamponi e cotechini faranno da padroni, con un aumento degli acquisti dell’8%. Cia riporta come le lenticchie, il legume della tradizione, in tutte le loro varianti, rosse o verdi, piccole o grandi, cotte nel sugo di pomodoro o in bianco, restino assolutamente a buon mercato e dunque perfette per gli italiani. Essi infatti ne consumeranno un quantitativo incredibile, che si aggira attorno ai 5,4 milioni di chili. In particolare, per la cena del 31 dicembre, tra le mura domestiche o al ristorante, oltre nove italiani su dieci le assaggeranno per gusto o per tradizione, che, come è noto, ci tramanda il legume quale portafortuna per l’anno in arrivo. Il consumo pro capite, aggiunge Cia, sarà di circa 20-30 grammi, e soltanto il 9% degli italiani non le mangerà a causa di intolleranze e/o per gusto personale. Per quanto riguarda zamponi e cotechini, invece, quest’anno saranno ancora più convenienti grazie alle tante offerte e promozioni della grande distribuzione, con ormai il 30% dei prodotti sugli scaffali a sconto. Gli italiani consumeranno circa tre milioni di chili, registrando un incremento record del 20% circa, con un preferenza marcata per il cotechino, scelto in due casi su quattro.
Redazione Floraviva
Sarà Lamporecchio con la sua Villa Rospigliosi, dove in precedenza ha abitato anche il Papa, a ospitare Atman dal sei gennaio prossimo. L’azienda intende così crescere ulteriormente con una combinazione eccezionale ricreata dal ristorante gourmet, sei camere e gli spazi per eventi. Dunque non solo il catering, come in precedenza. Una location importante, dove Igles Corelli e i suoi si giocano il tutto per tutto. L’inaugurazione si terrà il 31 marzo, ma i lavori di ristrutturazione sono già a buon punto. Il progetto per la cucina è già stato svelato: quasi solo induzione nella parte davanti, mentre dietro anche qualche fuoco e tanta tecnologia. Qui gli spazi sono due: uno lungo e stretto, separato dalla sala attraverso una vetrata, della grandezza di 60 metri quadrati; e un altro di 180 metri quadrati dietro, soprattutto per gli eventi. Nella sala lavoreranno in cinque per trenta coperti con tovaglie di canapa e poltroncine marroni e bianche, che richiamano la quinta in bronzo della cucina a vista. In cucina Igles Corelli e Marco Cahssai, con altri quattro ragazzi che adesso sono in giro all’estero, forse anche Loretta Fanella. Nella cantina a vista Valentina Congiu e Giacinto Rossetti, che aiuterà a rimpolpare le 300 etichette dell’Atman. Gli Champagne sono già novantotto. Tutto sarà sugellato da una biblioteca di cinque-seimila titoli di argomento gastronomico all’ingresso. Ancora in valutazione la proposta per il menu: sicuramente non ci sarà la vecchia partizione in antipasti, primi e secondi. Forse saranno proposti quattro menu degustazione, fra cui scegliere le portate, o venti piatti da cui trarre tre menu: vegetariano, di carne e di pesce.
Fonte: Lifestyle.tiscali.it
Con 80 punti, cioè due in più dell’anno scorso, e due forchette, Sciatò, il ristorante di Serravalle Pistoiese dello chef-curatore d’arte Massimo Neri, è salito al secondo posto in provincia di Pistoia anche nell’edizione 2015 della storica guida ai ristoranti d’Italia Gambero Rosso. Che registra stabile al primo posto, sempre con 84 punti, Atman di Pescia di Igles Corelli.
Viene ribadito così, a pochi giorni di distanza, il risultato ottenuto dal ristorante-galleria d’arte di Neri nella Guida dell’Espresso ‘I ristoranti d’Italia 2015’, che gli ha assegnato 15,5/20 e il simbolo del cappello per la «cucina molto buona», a solo mezzo punto di distanza da Atman.
«Comodamente raggiungibile dall’A11 – si legge nella recensione del Gambero Rosso -, il suggestivo borgo medievale di Serravalle offre anche una tavola di notevole interesse». «Il locale – continua il testo della recensione – è arredato con sobrietà ed è dotato di graziose stanze, cucina a vista e soprattutto una bellissima terrazza panoramica (bonus). La proposta gastronomica denota personalità e si muove sul binario terra-mare con piatti innovativi e accattivanti, centrati per abbinamenti e contrasti».
Il Gambero Rosso segnala un menù a 40 euro da bonus, un altro di “crudi” a 55 euro e «tre possibilità “a sorpresa” a misura di tasca e appetito». Tra i piatti in evidenza, «canocchie crude con zuppetta burrata e lime, quaglia speziata con finferli, maccheroni sul capretto con limoni canditi, spaghetti al peperoncino affumicato con pecorino e menta, pesce sciabola con gelato ai capperi di Pantelleria, Mucco Pisano con giardiniera di verdure». E, come gran finale, «la zuppetta di mandorle cioccolato e caffè, e il macaron di ciliegie». Apprezzata la «la lista dei vini di ampio spessore» e il «servizio professionale ma allo stesso tempo in grado di far sentire chiunque a proprio agio».
Vale la pena confrontare il giudizio del Gambero Rosso con quello dei colleghi dell’Espresso. «A metà strada tra Firenze e il mare – affermano i secondi - questa terrazza panoramica, animata da esposizioni d’arte moderna, arredi in elegante stile bistrot, cucina a vista e un servizio preparato (anche sui vini) offre una bella impressione cosmopolita. La stessa che si ritrova in una proposta gastronomica dallo stile fusion non improvvisato, ma anzi nel senso alto di contaminazione, geografica e stagionale, occidentale e orientale, che rischia di più rispetto alla monotonia di menu altrove più scontati, modaioli o ripetitivi».
E queste sono le citazioni degli esperti dell’Espresso: «la purea di barbe rosse, emulsione di semi di girasole e fegato grasso, offerta come appetizer, è un biglietto da visita filigranato. Complessità ed equilibrio negli gnocchi, rafano, rognone e zucchine, come nei bei bucatini “hot wok”, ancora di barbe rosse, saltati con zenzero e verdure. Ottimo lo sgombro laccato su una stracciatella di burrata. Dolce-non-dolce il babà, finocchio e granita di carota. Cantina internazionale a ottimi prezzi».
Redazione Floraviva
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Sciatò of Serravalle arrives second in Gambero Rosso's 2015 district of Pistoia's restaurants ranking
AFTER THE ESPRESSO'S 'ITALY RESTAURANTS 2015', THE OTHER HISTORICAL ITALIAN GASTRONOMIC GUIDE CONFIRMS THE ASCENSION OF SERRAVALLE PISTOIESE'S RESTAURANT OF THE CHEF-ART CURATOR MASSIMO NERI, WHOSE NOTATIONS ARE GETTING CLOSER OF ATMAN'S, THE LEADER FROM PESCIA. THE EXPERTS FROM THE ESPRESSO'S GUIDE HAVE PARTICULARLY ENJOYED NERI'S TRULY INNOVATING CUISINE AND THE COSMOPOLITAN ATMOSPHERE, AS MUCH AS THE SMART CONVERSATION BETWEEN GASTRONOMY AND CONTEMPORARY ART. GAMBERO ROSSO, IN ADDITION TO ITS PANORAMIC TERRACE, TALKS ABOUT THE "PERSONNALITY" OF A CULINARY SUGGESTION THAT "MOVES ON THE EARTH-SEA DUET" WITH "APPEALING" DISHES THAT "FOCUS ON HARMONIES AND CONTRASTS".
With 80 points, that's to say two more than last year, and two forks, Serravalle Pistoiese's Sciatò, restaurant of chef and art curator Massimo Neri, has arrived second of Pistoia's district in the 2015 issue of Gambero, the historical italian restaurants' guide. First place is owned by Igles Corelli's Atman in Pescia, still with 84 points.
That's how the result obtained by Neri's restaurant-art gallery in The Espresso's guide 'Italy's restaurants 2015' repeated itself: it was given a 15.5/20 and the hat's symbol for the "very good cuisine", only half a point below Atman.
"Easily accessible from A11, as we read on Gambero Rosso's review, the charming medieval village of Serravalle also has to offer a cuisine of multiple appeals"."The place, as goes the article, is decorated with sobriety and is endowed with several dining rooms, a visible kitchen and a beautiful panoramic terrace". "The gastronomic offer gives evidence of personnality and moves on the earth-sea duet with innovating and appealing dishes, focused on harmonies and contrasts".
Gambero Rossi reports a 40 euros menu, another crude menu at 55 euros and three "surprises" depending on budget and appetite. Among the dishes, "crude mantis-shrimps and burrata and lime soup, spicy chanterelle quail, goat cheese macaroni and candied lemons, smoked chili spaghetti with pecorino and mint, beltfish with Pantelleria capers ice-cream, Pisa beef and vegetables". And, as finale, "almond soup with chocolate, coffee and cherry macaron". The guide appreciates the "generous wine menu" and "the professional service which still manages to make everyone comfortable".
It is interesting to confront the judgements of Gambero Rosso and their colleagues from The Espresso. "Inbetween Firenze and the sea, assert the latter, this panoramic terrace, ornamented with modern art, decorated in a classy bistrot style, the visible kitchen and the professional service offer a nice cosmopolite feeling that one can also meet in the gastronomic offer, which fusion-style is not improvised, but rather testifies of a high sense of contamination, geographic and seasonnal, western and oriental, which is respectable considering the tinier, more fashionable or repetitive menus from other restaurants".
Here's how the experts from The Espresso put out their opinion: "the beetroot purée and the emulsion of sunflower seed and foie gras, given as appetizers, are a watermak business card. Complexity and equilibrium in horseradish gnocchi, kidneys and zucchini, as in the "hot wok" bucatini with ginger stir-fried beetroot and vegetables. Delicious, the peking mackerel on a burrata's stracciatella. Sweet and sour, the fennel baba with carrot granita. International wine-cellar at best price".
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Sciatò de Serravalle à la deuxième place des restaurants de la province de Pistoia selon le Gambero Rosso 2015
APRES 'LES RESTAURANTS D'ITALIE 2015' DE L'ESPRESSO, L'AUTRE GUIDE GASTRONOMIQUE HISTORIQUE ITALIEN CONFIRME L'ASCENSION DU RESTAURANT DE SERRAVALLE PISTOIESE DU CHEF-CONSERVATEUR D'ART MASSIMO NERI, DONT LES NOTES SE RAPPROCHENT TOUJOURS PLUS DU LEADER ATMAN DE PESCIA. LES EXPERTS DU GUIDE DE L'ESPRESSO APPRECIENT PARTICULIEREMENT LA CUISINE FUSION VERITABLEMENT INNOVANTE DE NERI ET LE CLIMAT COSMOPOLITE, EN ADDITION DE L'INTELLIGENT DIALOGUE ENTRE GASTRONOMIE ET ART CONTEMPORAIN. LE GAMBERO ROSSO, EN PLUS DE LA TERRASSE PANORAMIQUE, PARLE DE LA "PERSONNALITE" D'UNE PROPOSITION CULINAIRE QUI "SE DEPLACE SUR LE BINÔME TERRE-MER" AVEC DES PLATS "ATTIRANTS" ET "CENTRES SUR LES ACCORDS ET LES CONTRASTES".
Avec 80 points, soit deux de plus que l'année dernière, et deux fourchettes, Sciatò, le restaurant de Serravalle Pistoiese du chef-conservateur d'art Massimo Neri, est arrivé à la seconde place de la province de Pistoia dans l'édition 2015 du guide historique des restaurants italiens, Gambero Rosso. A la première place, toujours avec 84 points, le restaurant Atman de Pescia d'Igles Corelli.
Ainsi se répète, à peu de jours près, le résultat obtenu par le restaurant-gallerie d'art de Neri dans le Guide de l'Espresso 'Les restaurants d'Italie 2015', qui lui a attribué 15.5./20 et le symbole du chapeau pour la "très bonne cuisine", à seulement un demi point d'Atman.
"Facilement accessible depuis l'A11, lit-on dans la critique du Gambero Rosso, le charmant village médiéval de Serravalle offre aussi une table aux nombreux intérêts". "Le lieu, continue l'article, est arrangé avec sobriété et est doté de nombreuses salles, d'une cuisine visible et, en bonus, d'une magnifique terrasse panoramique". "La proposition gastronomique témoigne de personnalité et se déplace sur le binôme terre-mer avec des plats innovants et attirants, centrés sur les accords et les contrastes".
Le Gambero Rosso signale un menu à 40 euros, un autre de cru à 55 euros et trois possibilités "surprise" en fonction du porte-monnaie et de l'appétit. Parmi les plats en évidence, "crevettes-mantes crues et leur soupe à la burrata et au citron, cailles épicées aux girolles, macaroni au fromage de chèvre et citrons confits, spaghetti au piment fumé, au pecorino et à la menthe, poisson sabre argenté et sa glace aux câpres de Pantelleria, boeuf pisan et jardinière de légumes". Et, en bouquet final, "la soupe d'amandes au chocolat et café et son macaron à la cerise". Le guide apprécie "la généreuse carte des vins" et "le service professionnel mais qui, en même temps, met chacun à l'aise".
Il est intéressant de confronter le jugement du Gambero Rosso et celui de ses collègues de l'Espresso. "A mi-chemin entre Florence et la mer, affirment les seconds, cette terrasse panoramique, ornée d'expositions d'art moderne, arrangée dans un élégant style bistrot, la cuisine visible et le service professionnel offrent une belle impression cosmopolite que l'on retrouve dans une proposition gastronomique de style fusion non improvisée, mais qui témoigne au contraire d'un sens aigu de la contamination, géographique et saisonnière, occidentale et orientale, ce qui force le repect face aux menus plus réduits, "tendance" ou répétitifs que l'on trouve ailleurs".
Ainsi s'expriment les experts de l'Espresso: "la purée de betterave rouge et l'émulsion de graine de tournesol et de foie gras, offertes comme apéritif, sont une carte de visite en filigrane. Complexité et équilibre dans les gnocchis au raifort, rognons et courgette, tout comme dans le bucatini "hot wok", où l'on retrouve encore de la betterave rouge sautée au gingembre et des légumes. Délicieux, le maquereau laqué sur une stracciatella de burrata . Aigre-doux, le baba au fenouil et granité de carotte. Cave internationale au meilleur prix".