La cucina del locale dello chef Massimo Neri, a Serravalle Pistoiese, ha ottenuto 15,5 punti e si è avvicinata a quella del leader Atman di Pescia (16). Gli esperti della Guida dell’Espresso apprezzano lo stile fusion davvero innovativa di Neri e il clima cosmopolita, oltre all’intelligente dialogo fra enogastronomia e arte contemporanea.

 
Sciatò, il ristorante di Serravalle Pistoiese dello chef-curatore d’arte Massimo Neri, ha fatto un bel passo avanti nella Guida dell’Espresso Ristoranti d’Italia 2015 e ormai insidia il primato nella provincia di Pistoia del pesciatino Atman. Con 15,5/20 e il simbolo del cappello per la «cucina molto buona», lo Sciatò è infatti salito al 2° posto, a solo mezzo punto di distanza da Atman.
«A metà strada tra Firenze e il mare – affermano gli esperti dell’Espresso - questa terrazza panoramica, animata da esposizioni d’arte moderna, arredi in elegante stile bistrot, cucina a vista e un servizio preparato (anche sui vini) offre una bella impressione cosmopolita. La stessa che si ritrova in una proposta gastronomica dallo stile fusion non improvvisato, ma anzi nel senso alto di contaminazione, geografica e stagionale, occidentale e orientale, che rischia di più rispetto alla monotonia di menu altrove più scontati, modaioli o ripetitivi». 
«La purea di barbe rosse, emulsione di semi di girasole e fegato grasso, offerta come appetizer, è un biglietto da visita filigranatoaggiungono gli esperti -. Complessità ed equilibrio negli gnocchi, rafano, rognone e zucchine, come nei bei bucatini “hot wok”, ancora di barbe rosse, saltati con zenzero e verdure. Ottimo lo sgombro laccato su una stracciatella di burrata. Dolce-non-dolce il babà, finocchio e granita di carota. Cantina internazionale a ottimi prezzi».
 
Redazione Floraviva

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