Pescia Cambia: «Qualcuno parla a sproposito di aumenti»
Il gruppo consiliare "Pescia Cambia" interviene sulla questione Tari sostenendo il sindaco Oreste Giurlani.
«Così come il resto della manovra economica contenuta nel bilancio di previsione, anche per la Tari l’indirizzo e l’azione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Oreste Giurlani sono state improntate alla massima attenzione verso le categorie svantaggiate e verso le famiglie e le aziende. Qualcuno – aggiunge Pescia Cambia – parla a sproposito di aumenti. Intanto è bene ricordare che Pescia ha cambiato gestore non per sua volontà, ma per leggi regionali e nazionali e si trova ora in un ambito composto da 54 comuni, con conseguenze facilmente immaginabili per quanto riguarda la gestione dei conti complessivi, che vanno a concorrere al costo complessivo che influenza poi la tariffa. A onor del vero è bene anche ricordare anche che prima di questa manovra c’erano cinque aziende, con relativi amministratori delegati, direttori, consiglieri di amministrazione e ora uno solo. Nonostante questo, gli aumenti medi che riguardano Pescia sono contenuti in un più 2,6% con punte massime del 7%, anche a causa dell’accantonamento sul non riscosso, che è obbligatorio per legge. A ogni modo niente a che vedere con altre realtà vicine che hanno dovuto applicare aumenti molto più consistenti, con punte anche del 22%».
«Anche stavolta – prosegue Pescia Cambia – c’è il tentativo dei soliti noti di fare disinformazione e creare allarme. Ci hanno già provato con la Tari sulle serre, dicendo che la tassa sarebbe stata applicata anche alla parte produttiva, quando Giurlani e noi abbiamo sempre detto il contrario, come si è puntualmente verificato. La realtà è che, come dimostra la pulizia straordinaria e tanti altri segnali, il Comune lavora con grande attenzione su questo tema. Nel bilancio preventivo sono state introdotte una serie di esenzioni, come per le serre e in generale le superfici adibite a produzione e riduzioni che sono rivolte in particolare alle famiglie bisognose, mediante l’estensione delle fasce Isee, con particolare attenzione alle famiglie con disabili, al terzo settore, alle parrocchie, a quegli esercizi che dismettono slot machines, ma anche alle attività produttive di nuova creazione e tanto altro».
Redazione