Migranti, Furfaro (PD): no a nuovi CPR in Toscana

Furfaro, capogruppo PD in commissione Affari sociali alla Camera, e Franchi, candidato sindaco di Pescia sui nuovi CPR in Toscana.

Marco Furfaro, deputato pistoiese del Partito Democratico e capogruppo in commissione affari sociali, afferma: "In queste ore stanno circolando indiscrezioni di ipotesi di individuazione, da parte del governo, di siti in Toscana in cui aprire nuovi CPR. Si parla di Coltano, nel pisano, e Pescia, in provincia di Pistoia. Se confermata siamo di fronte ad una scelta del governo Meloni grave e sbagliata. I CPR non sono assolutamente una soluzione, non servono per “contrastare la criminalità“. Nei CPR ci finiscono, infatti, tutti quelli che semplicemente non hanno un permesso di soggiorno in tasca. Da sempre denunciamo il fatto che l’irregolarità non ha nulla a che fare con la criminalità: a causa della legge Bossi-fini molti cittadini stranieri, ad esempio, diventano irregolari solo perché hanno perso il lavoro. Può essere irregolare una badante, un operaio o un bracciante agricolo. Per questi motivi il Consiglio regionale della Toscana ha giustamente e prontamente respinto a maggioranza una mozione a favore di un Cpr. Il governo se ne faccia una ragione, in Toscana non c’è più spazio per nuovi Centri di permanenza e rimpatri. Nel Rapporto 2021, l’Autorità Garante delle persone private della libertà personale ha denunciato fatti gravissimi: detenzione di minorenni (che per legge non potrebbero finire nei CPR), totale assenza di privacy, assenza di assistenza sanitaria e casi (purtroppo molto frequenti) di suicidi e atti di autolesionismo. I Centri per il Rimpatrio non servono a garantire sicurezza a nessuno ma solo a calpestare diritti e dignità delle persone e per questo ci opporremo con tutte le nostre forze".

Anche Riccardo Franchi, candidato sindaco di Pescia, interviene: "Leggiamo stamani sulla stampa regionale l'ipotesi di Pescia come luogo di ubicazione di un CPR in Toscana. La nostra posizione è chiara: non accetteremo che il nostro territorio sia sede di un centro che rappresenta una modalità di gestione dell'immigrazione che è stata fallimentare e inefficace. Siamo la terra di Pinocchio, il burattino più famoso del mondo che è simbolo dell'infanzia e del rispetto dei valori della dignità umana che, troppe volte, nei CPR sono negati".

Redazione

 
 

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