Remaschi ad Altopascio per il nuovo orto urbano
Nasce ad Altopascio uno dei primi orti del progetto "Centomila orti in Toscana": il progetto del Comune è entrato in fase esecutiva ed è stato ufficialmente presentato sabato 14 ottobre alla presenza dell'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi.
Altopascio è uno dei 62 comuni toscani che hanno partecipato al bando indetto dalla Regione e che hanno usufruito dei relativi finanziamenti (complessivamente ne sono stati concessi per quasi 3 milioni di euro): l'iniziativa, che figura nel programma di governo della giunta regionale ed è inserita nel progetto regionale Giovanisì, è orientata a creare tantissimi nuovi polmoni verdi nel cuore di paesi e città toscane, ma anche spazi di incontro con la natura, laboratori di lavoro agricolo e centri di aggregazione.
Nel comune lucchese l'orto verrà realizzato nel centro abitato per una superficie di 6.000 metri quadri e sarà suddiviso in piccoli appezzamenti di terreno, che vedranno la predisposizione di 40 orti (alcuni destinati a disabili). Nell'area ci saranno spazi ad hoc per le attrezzature e non mancherà un'ampia area destinata a spazio comune.
A inizio 2018 il Comune pubblicherà il bando per la concessione della struttura. «L'iniziativa di Altopascio – ha commentato l'assessore Marco Remaschi - risponde a tutte le caratteristiche del progetto "Centomila orti in Toscana": permetterà infatti di riqualificare uno spazio urbano offrendo a persone di tutte le età, soprattutto ai giovani, la possibilità di sperimentare concretamente l'amore per la terra e allo stesso tempo a offrire nuovi luoghi di socialità, con l'orto come occasione di incontro, di conoscenza, di condivisione. Gli orti, che fino ad ora occupavano spazi residuali, periferici, entrano nel cuore di paesi e città, per offrire spazi di incontro con la natura e per sostenere un'alimentazione sana e genuina».
Con la fine del 2017 molti progetti, come quello di Altopascio, saranno definiti e si avvieranno i bandi per la concessione delle strutture ad Associazioni e per la selezione dei singoli "ortisti" che quindi potranno presto entrare, operativamente, in azione.
Redazione