Al San Jacopo grazie ad Aisla Pistoia, l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, ai pazienti affetti da Sla, viene consegnato un nuovo “Brain Control”, l’ausilio informatico in grado di mettere in comunicazione cervello e computer.
Il software è prodotto da una società senese che lo commercializza in molti Paesi del mondo. Permette alle persone colpite dalla Sclerosi laterale amiotrofica di comunicare, utilizzando gli impulsi emessi dal proprio cervello, pur essendo impossibilitati a muoversi.
Si compone di un semplice tablet che contiene il programma e di un caschetto con elettrodi che si indossa per poter utilizzare lo strumento. Tecnicamente il BrainComputer Interface (BCI) sfrutta il segnale elettro encefalico relativo ai pensieri di movimento immaginato. Attraverso un percorso di training personalizzato che permette di tarare il sistema sul singolo utente, si attivano in maniera semplice questi pensieri di movimento, immaginato generando onde cerebrali. A loro volta queste, interpretate e decodificate dal software, vengono trasformate in comandi sul tablet. In questo modo gli utilizzatori possono rispondere un semplice sì, o no, oppure comunicare che stanno bene, o altre semplici frasi, scelte tra quelle predefinite, oppure visualizzarne altre create da loro.
“È la sfida del futuro laddove il puntatore oculare non riesce più a cogliere il segnale. – afferma la referente di Aisla Pistoia, Daniela Morandi,- è una speranza per un futuro migliore e che già da oggi possa essere sperimentato dai nostri associati. Per questo lo abbiamo fortemente voluto e ringrazio tutti i donatori che, con la loro generosità, hanno reso possibile questo dono. Tra tutti, una particolare menzione alla generosità ed al convinto sostegno della signora Jane”.
La Neurologia di Pistoia è già dotata di un ausilio informatico simile dal 2021 e in questo anno gli operatori sanitari che fanno parte del Team multidisciplinare del San Jacopo che si occupa della presa in carico dei pazienti affetti da Sla ha potuto fare formazione con questo strumento e farsi una esperienza ormai consolidata sui pazienti.
Quello donato oggi è il secondo Brain control di cui disporrà l’ospedale San Jacopo, che in questo modo diventa il primo ad avere due apparecchi di questo tipo, che si aggiungono alla dotazione già presente per assistere i malati colpiti da Sla, come la stanza a loro dedicata con posti letto dotati di tecnologie e strumenti all’avanguardia e un Team di figure professionali che vanno da medici, infermieri, fisioterapisti, neuropsicologi, dietologi che si occupano della presa in carico globale delle persone con Sla.
La donazione di Aisla Pistoia oltre al Brain Control comprende anche la formazione, a cura del produttore. E le dottoresse Chiara Sonnoli, e Michela Grazzini, neurologa e pneumologa, dell’unità operativa complessa di Neurologia del San Jacopo diretta dal dottor Gino Volpi, già si stanno formando per il suo miglior utilizzo.
Il dottor Volpi ricorda che “questo ausilio informatico permette ai pazienti malati di Sla in uno stato avanzato della malattia di tradurre i segnali del sistema nervoso centrale in parole e azioni”.
“I risultati evidenziati dal suo utilizzo quest’anno – ha sottolineato Volpi- sono stati di estrema soddisfazione: i pazienti sono stati in grado di comunicare, interagire e farsi capire dagli operatori e dai propri familiari. I pazienti con Sla richiedono da parte della Neurologia un impegno importante nelle fasi avanzate della malattia e poterli supportare con tecnologie avanzate oltre che con una assistenza dedicata in una stanza attrezzata con posti letto dotati di strumentazioni e un Team multidisciplinare dedicato, fa veramente la differenza nella qualità di vita loro e dei propri care-giver”.
“Grazie ad Aisla – ha aggiunto la dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio e direttore della rete ospedaliera dell’Azienda USL Tc - il nostro Ospedale è il primo a potersi dotare di due strumenti di questa avanzata tecnologia. L’acquisizione di un ulteriore Kit Brain Control permetterà un progresso ulteriore nell’assistenza ai pazienti ai quali potrà essere fornito l’ausilio anche al proprio domicilio. Tutto ciò equivale al completamento di un percorso di assistenza e supporto nei pazienti Sla affetti da difficoltà di comunicazione e rafforza la capacità della Neurologia di Pistoia nel suo impegno di avanguardia nella presa in carico globale del paziente con Sla. Ringrazio Aisla, anche a nome della direzione aziendale, per questo significativo potenziamento”.
Ai ringraziamenti si è unito anche il dottor Pasquale Palumbo, direttore dell’Area aziendale Malattie cerebrovascolari e degenerative, il quale ha evidenziato che tali ausili informatici migliorano la qualità della vita dei pazienti affetti da Sla e rendono il percorso clinico assistenziale sempre più in grado di ridurre le sofferenze. “In ottemperanza alle disposizioni regionali, Pistoia – ha evidenziato- anche gli altri territori della Azienda USL Toscana Centro si sono dotati di procedure in cui il Team, formato dai medici di diverse discipline e dagli altri professionist, prende in carico e segue il paziente durante l’evolversi della malattia”.
“Lo sviluppo di device – dichiara Antonello Paliotta, consigliere nazionale AISLA - su altre applicazioni che vanno dalle visite virtuali, allo spostamento della carrozzina, per esempio, sono attualmente prototipi molto interessanti e sempre più realistici per la qualità della vita. Immaginare lo sviluppo della “lettura del pensiero” che possa confermare il SI/NO/NON SO diventa di estrema importanza in situazioni di malattia avanzata. Il nostro regalo di Natale non poteva che essere quello di favorire questa sperimentazione. La speranza per un futuro senza Sla è indissolubilmente legata a quella del progresso scientifico” .
“Questa nuova donazione ci riempie di soddisfazione - afferma Alessandro Tozzo per Brain Control - e conferma la bontà della collaborazione che si è instaurata con l’Ospedale San Jacopo di Pistoia e la sezione pistoiese dell’Aisla. Dare a persone colpite da gravissime disabilità la possibilità di tornare a comunicare con il mondo esterno rimane l’obiettivo imprescindibile del nostro operato”.
Redazione
È una fase importante ed è necessario sviluppare e coordinare processi e prodotti tesi ad una riorganizzazione della rete sanitaria e sociale, anche alla luce dei finanziamenti del PNRR ed a partire dal Punto unico di accesso.
Dopo i saluti del Vice Sindaco di Lamporecchio Daniele Tronci, ha preso la parola il Presidente della Società della Salute, nonché Sindaco di Lamporecchio, Alessio Torrigiani e, successivamente, il Direttore della SdS Stefano Lomi che ha introdotto i temi sanitari e sociali ed ha coordinato i lavori. Un quadro sintetico sullo stato di salute dei cittadini e delle comunità della Valdinievole è stato presentato da Massimiliano Faraoni di Simurg ricerche, centro di ricerca che lavora da anni con Regione Toscana e Federsanità/Anci Toscana, insieme alla referente dell’Ufficio di Piano della SdS Silvia Spadoni.
I dati socio demografici, epidemiologici e sociali rivelano che la Valdinievole è sostanzialmente in linea con i dati regionali. Può essere evidenziato, fra i determinanti di salute, un dato di natura sociale, ovvero quello reddituale, che si conferma tra i valori più bassi della media toscana con la conseguenza che gli indicatori di disagio economico, abitativo e lavorativo mostrano valori ancora elevati. Dal punto di vista sanitario invece può essere sottolineato il diffuso e radicato servizio domiciliare che permette di sviluppare servizi di prossimità adeguati e appropriati, progettati come interventi personalizzati per rispondere alle singole necessità individuali, a partire dall’infermiere di famiglia. Questo perché, nel tempo, la SdS ha scelto di effettuare un poderoso investimento sulla rete territoriale qualificata (integrazione tra offerta sanitaria, sociale e sociosanitaria) che agisce per far permanere le persone sanitaria, sociale e sociosanitaria) che agisce per far permanere le persone assistite in famiglia.
È stato anche messo in evidenza il lavoro importante che la rete sanitaria territoriale porta avanti, il lavoro strategico del servizio sociale, dei Medici di famiglia, degli altri medici e operatori sanitari, il monitoraggio della continuità dei percorsi assistenziali e di cura ospedale/territorio(Acot) e le varie equipe e Unità di Valutazione Multidisciplinare che operano quotidianamente in modo efficace e funzionale.
È stato inoltre evidenziare il ruolo importante del Terzo settore, con una spiccata vocazione sanitaria presente in questo territorio (ad esempio i prelievi ematici domiciliari e ambulatoriali vengono effettuati quasi totalmente da Associazioni di volontariato, così come l’attività di prevenzione oncologica vede un ruolo attivo del volontariato), oppure il lavoro qualificato che viene portato dalla Cooperazione sociale, il ruolo degli organismi di rappresentanza, delle organizzazioni sindacali e delle amministrazioni comunali che sono interlocutori privilegiati per la governante territoriale.
Dopo i commenti ai dati effettuati dai vari responsabili territoriali(Alessandro Pecchioli – rete sanitaria, Daniela Peccianti – servizio sociale, Martina Donzellini – integrazione sociosanitaria, Fabio Pronti –servizio infermieristico), è stata la volta del responsabile di Staff della Direzione Aziendale USL Toscana Centro Valerio Mari che ha portato i saluti del Direttore generale Morello ed ha, a sua volta, illustrato l’impegno ed il lavoro che viene portato avanti dalla USL nella Toscana Centro. Le conclusioni sono state effettuate dall’Assessore regionale alla sanità e alla salute Simone Bezzini, che ha collocato il ragionamento nell’ambito regionale e nazionale ed ha riconosciuto alla Valdinievole questa spiccata peculiarità circa il radicamento territoriale dei servizi, che rende il modello organizzativo della SdS già in linea con i nuovi orientamenti ministeriali.
“È stato un primo appuntamento molto importante, sottolinea il presidente SdS Torrigiani, in quanto abbiamo avviato un percorso di condivisione coi territori che ci porterà, all’inizio del prossimo anno, a presentare in ogni Comune della Valdinievole i singoli profili comunali.
La presenza dell’assessore Bezzini e della Direzione Aziendale della USL Toscana Centro all’iniziativa odierna, prosegue Torrigiani, è un segnale importante dell’attenzione che le istituzioni regionali e di area vasta pongono al nostro territorio. Partiremo a breve anche con alcuni percorsi di coprogettazione nell’ambito delle giovani generazioni e dei percorsi di coprogettazione nell’ambito delle giovani generazioni e degli anziani, conclude Torrigiani, con l’obiettivo di coinvolgere tutti quei soggetti che sono interessati a portare un contributo per migliorare la salute ed il benessere delle persone. Siamo convinti del valore e dell’importanza della comunità locale, una comunità che riesce ad attivare e connettere tutte le risorse formali ed informali presenti, le professionalità sociali e sanitarie che insieme al capitale sociale costituiscono il basamento di un welfare moderno e innovativo, capace di interpretare e far proprie le attese dei cittadini”.
Redazione
A conclusione del progetto "Argento Attivo" promosso e attuato dalla Cooperativa l’Orizzonte e Aima (Associazione Italiana Malati di Alzheimer), sostenuto dalla Fondazione Caript e dal Comune di Quarrata, in occasione del Natale si è svolto un incontro presso il reparto di Geriatria dell'Ospedale San Jacopo, diretto dalla dottoressa Elisabetta Tonon.
Gli specialisti geriatri hanno infatti collaborato nel corso dell'anno nella diffusione della prevenzione e delle buone pratiche per la terza età.
In particolare i geriatri si sono avvicendati nell'iniziativa “Pillole di Prevenzione”, nei mesi da maggio a ottobre 2022, da cui sono scaturiti gli spunti contenuti nel Calendario 2023 che contiene consigli e suggerimenti sugli sitli di vita da seguire (dall’alimentazione all’attività fisica) per mantenersi in salute quando non si è più giovani.
Come riconoscimento all’attività collaborativa svolta dai geriatri la Cooperativa Sociale l’Orizzonte e Aima hanno donato al Setting C che accoglie I letti funzionali di geriatria, l’Albero di Natale realizzato dagli anziani che hanno seguito i Laboratori sull’Alzheimer oltre alle copie del Calendario che raccoglie anche una sintesi delle immagini e delle iniziative portate avanti nel 2022 ed alcune delle azioni del progetto finalizzate a migliorare la qualità di vita degli anziani.
All'incontro in Ospedale hanno partecipato Cristina Gori, della Cooperativa l'Orizzonte, Giovanna Mazzanti di Aima, Paola Bellandi della Fondazione Caript e Anna Maria Michelucci assessore politiche sociali del Comune di Quarrata. Per la direzione sanitaria del presidio era presente il dottor Leonardo Capecchi.
"Ringrazio a nome di tutta la Geriatria di Pistoia e Pescia AIMA Pistoia e la cooperativa L'Orizzonte - ha dichiarato la dottoressa Tonon- per questa graditissima iniziativa che conclude l'esperienza di "Argento Attivo", cui hanno collaborato i nostri Geriatri, una serie di incontri per promuovere l'invecchiamento attivo. La sinergia tra strutture pubbliche, associazionismo e terzo settore è fondamentale nell'assistenza e cura dei pazienti affetti da patologia cronica, particolarmente in caso di decadimento cognitivo e demenza quando l'impatto della malattia è devastante non solo sul paziente ma anche sulla famiglia. Queste iniziative costituiscono una risorsa di grande valore per la comunità e la Geriatria garantirà anche in futuro il suo sostegno e la sua partecipazione attiva".
Redazione
Si tratta di un bell'esempio di collaborazione inter-disciplinare e inter-dipartimentale, che attua operativamente il modello della rete oncologica regionale e ottimizza le risorse in un contesto di multidisciplinarietà, di cui molto si parla in tutti gli ambiti ed in particolare in quello oncologico, che necessita di impostazioni organizzative e poi di collaborazione sul campo.
"Ringrazio davvero i direttori delle Dermatologie, del Piero Palagi, il professor Nicola Pimpinelli, del San Giuseppe di Empoli, il dottor Luca Brandini e di Prato e Pistoia, la dottoressa Franca Taviti -ha dichiarato Borgognoni- con i quali è in atto da anni una reale e fattiva collaborazione assistenziale e scientifica, che ora si è ulteriormente sviluppata. Tale percorso -ha aggiunto Borgognoni- è stato attuato per far fronte alle crescenti richieste da parte dei pazienti a causa dell'aumento di incidenza del melanoma e dei tumori cutanei (il melanoma e’ il tumore a piu’ rapido incremento di incidenza nella razza bianca, +10% circa anno, pertanto incidenza che raddoppia ogni 10 anni, si parla di "epidemia" del melanoma, a cui si aggiunge analogo incremento dei Non-Melanoma Skin Cancer - NMSC, i più numerosi tra tutti i tumori), oltre che per la crescente casistica di pazienti inviati presso la nostra struttura (al Santa Maria Annunziata) che è di riferimento di Area vasta e regionale".
Ma cosa cambia in pratica per i pazienti affetti da un tumore alla pelle?
Mentre fino ad ora era previsto l'invio di melanomi e casi avanzati e complessi di NMSC (che non comprendono solo le neoplasie cutanee epiteliali, ma oltre 100 varianti di tumori cutanei tra cui forme rare ma anche più aggressive del melanoma, come il carcinoma a cellule di Merkel) presso la Chirurgia Plastica - Melanoma & Skin Cancer Unit da parte delle strutture di Dermatologia con presa in carico diretta del paziente in tempi brevi senza ulteriori passaggi dal CUP proprio per favorire il percorso, ridurre i passaggi e le attese, ora il percorso funziona anche in senso inverso visto l’incremento di casistica e grazie alle collaborazioni già in atto: è pertanto previsto anche l'invio dei pazienti operati alla Skin Cancer Unit, a Firenze, presso le Dermatologie aziendali, altamente qualificate per effettuare il follow-up dermatoncologico e in stretto collegamento funzionale con il centro di riferimento, a cui il paziente può sempre essere re-inviato in caso di necessità, questo anche per non ingolfare le attese a discapito dei casi da trattare o avanzati. Inoltre è iniziato anche il percorso di invio di pazienti che necessitano di interventi di chirurgia ambulatoriale dalla Unit alle Dermatologie.
Sono state create agende CUP dedicate al follow-up melanoma presso le Dermatologie aziendali, con spazi dedicati ai pazienti operati presso la struttura di Chirurgia Plastica - Melanoma & Skin Cancer Unit, ed è stato attivato anche un percorso di chirurgia ambulatoriale in modo tale che venga offerta la possibilità di intervento (per determinate patologie cutanee quali escissioni di lesioni pigmentate, carcinomi cutanei che non richiedano interventi ricostruttivi, ecc...) oltre che su Firenze anche su Prato, Empoli, Pistoia.
"Nell'ottica di favorire il percorso integrato clinico assistenziale e chirurgico dei pazienti con tumori cutanei -prosegue Borgognoni- è stato compiuto un grande sforzo da parte di ogni struttura, che ha messo a disposizione per i prossimi mesi spazi aggiuntivi per far fronte alle crescenti richieste da parte dei pazienti stessi, il cui numero è in costante incremento. Il nuovo percorso non ha richiesto, al momento, investimenti aggiuntivi ma è frutto di una riorganizzazione interna aziendale e di una grande collaborazione tra le discipline specializzate nella cura delle patologie cutanee".
La Melanoma & Skin Cancer Unit. Il Centro di Ponte a Niccheri fa parte dell’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI), è tra le strutture con le maggiori casistiche in Italia, partecipa a studi multicentrici nazionali e internazionali. I pazienti, per le diagnosi e le terapie, possono contare anche su un’équipe multidisciplinare e pareri integrati tra dermatologo, chirurgo plastico, anatomo-patologo, oncologo medico, psiconcologo, anestesista, radiologo, radioterapista.
Il Centro collabora con strutture universitarie dell’Azienda Careggi per la diagnostica molecolare e per progetti di ricerca, oltre che con i maggiori Istituti Tumori nazionali (quali l’Istituto Tumori Milano, l’Istituto Europeo di Oncologia, Istituito Oncologico Veneto, Istituto Pascale Napoli etc.) ed internazionali (ad esempio Harward University Boston).
All’interno della struttura sono presenti apparecchiature dedicate alla epiluminescenza digitale, sonda wireless a collimazione variabile per chirurgia radio-guidata e ricerca del linfonodo sentinella, strumentazione per elettrochemioterapia, viene effettuata chirurgia microscopicamente controllata con tecnica di Mohs modificata in collaborazione con l’Anatomia patologica e il team multidisciplinare garantisce in collaborazione con l’Oncologia medica le più moderne terapie immunologiche e a bersaglio molecolare.
Redazione