"Il Pd annuncia che Renzi potrebbe venire a far visita alla nostra comunità. Pensiamo che questo sia un tentativo per distogliere l'attenzione dalle melmose paludi delle polemiche politiche, dovute alle dimissioni del sindaco, o forse, un tentativo di coinvolgere Renzi in una mediazione utile a ricompattare le diverse anime del Pd di Pescia, divise su tutto, specialmente nella spartizione delle poltrone, infatti grazie a queste divisioni interne, non sono nemmeno riusciti a nominare un vicesindaco prima delle dimissione del sindaco, nomina, che almeno avrebbe salvato (per modo di dire) Pescia dal commissariamento.
Se i loro obbiettivi sono questi forse necessari, in vista di elezioni imminenti, crediamo che questa visita, per il Pd si rivelerà un boomerang. Fratelli d'Italia si augura che durante la visita di Renzi ci possa essere un occasione di dibattito con i cittadini, così pure noi potremo fare a Renzi diverse domande, con l'illusoria speranza di ricevere adeguate risposte.
Inoltre vorremmo invitarlo a fare un giro sulle nostre strade provinciali, per fargli toccare con mano, gli effetti dei "tagli" non dell'erba, assenti da oltre un anno, ma di quelli attuati con la famosa riforma delle Provincie, una operazione indecente, da lui ideata e fatta applicare al Ministro Del Rio, speriamo che così comprenda, quello che i cittadini provano percorrendo la viabilità provinciale della nota Svizzera Pesciatina. Ogni mattina ogni sera ogni anno, su quelle strade rischiamo incidenti stradali e vista la pericolosità di certe situazioni, rischiamo pure la vita, vedi frane mai rimosse e transennate, che in alcuni casi (come a Vellano) occupano metà della sede stradale (più pericolose le transenne che le frane).
Ma lui, sicuramente, come ha fatto da altre parti si incontrerà solo con i suoi "discepoli" quelli che lo accoglieranno con applausi e cene, e ci immaginiamo che come ha fatto in tante occasioni non mancherà di apparire in tv, con le solite frasi fatte: "ho trovato Pescia una cittadina accogliente, ben tenuta, grazie all'amministrazione di centrosinistra e dal suo ex sindaco, che nonostante le accuse di peculato, che lo hanno costretto a dimettersi, saprà spiegare e superare il tutto, noi abbiamo fiducia nella magistratura e torneremo a governare Pescia, perchè noi siamo i migliori". La cosa peggiore è che in tanti lo credono ancora".
Redazione
Il sindaco di Pistoia invia una lettera al presidente della provincia dopo la morte di un trentenne nel parcheggio.
«La provincia non può più sottrarsi ai propri obblighi lasciando la zona della piscina Fedi nel degrado e nell’incuria». Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha così scritto nella lettera inviata ieri mattina al presidente della Provincia Rinaldo Vanni dove chiede un intervento immediato di manutenzione dell’area. La lettera fa anche riferimento alla mattina di Ferragosto dove è stato ritrovato il corpo senza vita di un giovane 39enne morto per overdose. La lettera è stata inviata dopo il sopralluogo svolto dai tecnici del comune nella zona della piscina, con particolare attenzione al parcheggio - anch’esso di competenza della Provincia - dove è stato ritrovato il giovane morto per overdose la mattina di Ferragosto. «Quell’area necessita di un immediato intervento di manutenzione. Ritengo che la Provincia – scrive il sindaco Tomasi al presidente Vanni – debba, immediatamente, dare disposizioni per la cura e la manutenzione dell’area di sua proprietà».
Continua il sindaco Tomasi «Non saremmo neppure dovuti giungere a questo punto – dichiara il sindaco –: la piscina Fedi, una volta chiusa, non è stata nemmeno svuotata dell’acqua. Lasciata così nelle vasche senza la minima manutenzione adesso è diventata una distesa di alghe».
Nella lettera il sindaco richiede un intervento urgente sull’impianto, cosi da impedire l’ingresso alle persone non autorizzate al suo interno, garantendo l’incolumità pubblica. Tomasi chiede anche la messa in sicurezza delle vetrate ed del tetto dell’edificio, da cui sembrano siano già entrate alcune persone. Infine il sindaco ha richiesto un incontro urgente al presidente Rinaldo Vanni, assieme all’assessore allo sport del Comune, Gabriele Magni, per discutere a breve della questione.
La redazione
"Le ostilità di Ponte Buggianese contro il Centro presero il via (per vendetta trasversale, ci sarebbe da pensare) quando Legambiente contestò l'ubicazione che il sindaco aveva proposto per un futuro depuratore, ubicazione che Legambiente criticò in quanto tecnicamente inidonea.
Fulmini e saette. Salvo che poi l'anno scorso l'assessora Fratoni stessa annunciò con gaudio ai cittadini che, ebbene sì quel depuratore non era da farsi, e specie in quel luogo, così tecnicamente inadeguato. Quindi Legambiente aveva ragione.
Ma intanto la guerra era iniziata e, per "amicizia" con Ponte Buggianese (dato che altre motivazioni credibili non sono pervenute) anche Larciano uscì. E i fuoriusciti tanto fecero che si trascinarono dietro il comune di Lamporecchio, a cui non sarebbe mai venuto in mente di uscire dal centro e dove, per ammissione stessa di alcuni consiglieri, la questione non fu neppure discussa in consiglio e passò, così un pò nell'indifferenza un pò nella mancanza di cognizione dei fatti di buona parte del consiglio.
Al momento alcuni si chiedono come si possa "riparare". E l'assessore Fratoni non può dirsi estranea a quella "compagine" politica. Oserei dire che forse fu qualcosa di più che muta testimone di quelle fuoriuscite.
Queste dunque le "motivazioni" all'origine della fuoriuscita dei comuni che mandarono il centro a gambe all'aria. Questo lo spessore politico. Fra l'altro l'assessore non cita che, per tre comuni usciti, uno, il più grande è entrato, Montecatini che per numero di abitanti supera di gran lunga gli altri tre. Ma guarda caso contano solo i comuni "rivieraschi", Montecatini è troppo lontana e non conta!
Così un'area umida di interesse internazionale inclusa nella convenzione di Ramsar, che vede ogni anno l'afflusso di migliaia di visitatori da ogni parte d'Italia e dall'estero, con un centro visite ammirato da tutti (inviterei a leggere i commenti lasciati sul librone) è stata ed è tenuta in scacco di piccole guerre di campanile".
Redazione
Renato Cipollini, classe 1949, si è presentato in commissione partecipate nel suo nuovo ruolo di amministratore della Montecatini Parcheggi e Servizi. Laureato in ingegneria meccanica e professionista per 38 anni nel settore della industria plastica, ha chiuso la carriera nel 2011: da allora è diventato consulente nel settore del Pvc.
Da due mesi è il nuovo amministratore della società partecipata.
“Sono un pensionato Inps e non riceverò remunerazione per questo mio incarico – ha spiegato in commissione Cipollini - Per i prossimi tre anni sarò impegnato per cercare di ristrutturare l’immobile ex Lazzi e per una serie di obiettivi che vado a spiegare. Avendo altri incarichi di lavoro, conto comunque di dedicare 15 giorni al mese alla società partecipata del Comune. Ringrazio l’ingegner Cardini che mi ha preceduto per aver motivato al meglio i dipendenti e per avermi indirizzato bene nel mio futuro lavoro”.
1) Al primo punto degli obiettivi della Montecatini Parcheggi e Servizi c’è l’aggiornamento dei parcometri, iniziato proprio ieri con il primo in via Toti. Il lavoro completo sarà terminato entro il 15 settembre, con la possibilità di pagare d’ora in poi anche con carte di credito o di debito, oltre alle monete (che restano sempre disponibili anche con l’aggiornamento del software), e con la possibilità di usare il Telepass, per chi lo possiede, e la App Ping per pagare la sosta e in questo caso ottenere anche lo sconto della parte di sosta eventualmente non goduta, se si torna all’auto prima del previsto.
2) Novità sono state annunciate per quanto riguarda i bus turistici, sia per l’accorpamento delle troppe tariffe previste al momento (sei) che per l’acquisto di almeno una o forse due casse automatiche nuove, una sicuramente alla stazione centrale e una allo stadio
3) Per quanto riguarda i permessi giornalieri, solitamente concessi ai turisti degli alberghi, al costo di 2,5 euro cadauno, Montecatini Parcheggi punta d’ora in poi a venderli solo agli albergatori direttamente, meglio se associati a una targa, per evitare i fenomeni di dispersione dei tagliandi
4) In commissione si è parlato anche della sistemazione dei pannelli a messaggio variabile, ovvero dei 6-7 pannelli che indicano i posti ancora disponibili nei parcheggi: occorrerà sostituire il software in questo caso per risolvere il problema
5) Cipollini ha parlato anche con i commercianti, in particolare per la richiesta del quarto d’ora di cortesia. Non ha espresso pareri, ma ha ricordato con un tabulato che il 26% degli introiti della società nel 2016 derivano proprio da chi paga dai 20 ai 30 centesimi, il minimo previsto dai parcometri comunali. Presto incontrerà comunque tutte le categorie per discutere altre proposte.
Infine per la ristrutturazione dell’immobile ex Lazzi, la previsione dell’amministratore una volta iniziati i lavori è lo spostamento della sede attuale della società nei locali più vicini al lato del supermercato Conad, adibendo ad altri scopi gli uffici ora utilizzati.
Redazione
"Ho molto rispetto per l'assemblea pubblica che si è svolta la scorsa settimana a Monsummano organizzata dall'Associaizone Amici del Padule per la salvaguardia Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, ma credo sia opportuno fare definitiva chiarezza sulla questione e il dibattito in corso in questi giorni sulle cronache locali me ne offre l'occasione".
L'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni replica alle accuse che in questi giorni sono state mosse alla Regione riguardo la gestione del Padule di Fucecchio.
"Anzittutto – inizia Fratoni - occorre tenere distinti il tema della gestione della riserva naturale, che spetta alla Regione in quanto ente competente per le aree protette, da quello del Centro di Ricerca. Quest'ultimo, infatti, è un' associazione onlus, ovvero un soggetto partecipato esclusivamente da Comuni e Provincia di Pistoia, non dalla Regione, oltre che da varie associazioni e per il quale i soci versano un contributo annuale. Nel corso degli anni il Centro ha visto uscire molti dei soggetti che a suo tempo contribuirono alla sua creazione; fra questi i Comuni di Larciano, Lamporecchio e Ponte Buggianese, che corrispondono alla quasi totalità del territorio del Padule, oltre a Federcaccia e ad altre realtà associative.
E' emersa, quindi, forte la necessità di creare un luogo di confronto e condivisione fra tutti i portatori di interesse intorno alle politiche del Padule, che sono anzitutto ambientali e di governo del territorio, argomenti di diretta competenza dei comuni rivieraschi e della Regione.
In questo senso il Tavolo del sistema delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla credo rappresenti una sfida vincente. - sottolinea Fratoni - Ne sono testimonianza la partecipazione dei soggetti, dagli enti pubblici, al Consorzio, alle associazioni, e i contributi, in termini di proposte e riflessioni, fin qui portati all'attenzione.
Circa il mio impegno sul Padule e,in particolare, sul Centro di Ricerca parlano i fatti. Durante il mio mandato da presidente della Provincia non ho mai fatto mancare il finanziamento alle attività del Centro – precisa l'assessore - Con l'allora assessore all'ambiente Rino Fragai abbiamo immaginato un percorso che garantisse un futuro alla onlus, trasformandola in un ente moderno, rispondente alle nuove esigenze e assolutamente sostenibile per gli scarni bilanci degli Enti soci.
Un percorso che è stato quindi partecipato e condiviso all' assessore regionale in carica nella scorsa legislatura, Anna Rita Bramerini, e che ha portato alla definizione di un protocollo di intesa finanziato dalla Regione. E' di questi giorni la presentazione del progetto da parte della Provincia e il conseguente sblocco del contributo una tantum di 30 mila euro.
Da assessore regionale, poi, ho rimesso in moto il percorso di realizzazione dei lavori di rinaturalizzazione nell'area per un importo di 5 milioni, i cui cantieri saranno aperti fra pochi giorni. La vita della onlus non è la vita del Padule – conclude Fratoni -. Sulla prima intervengano i soci, a partire da chi come il Comune di Monsummano beneficia da decenni di somme importanti corrisposte dal gestore della discarica del Fossetto, che sorge poco distante dalla riserva e che sarà oggetto di un ulteriore ampliamento: il sindaco destini una parte di quei proventi al sostegno dell'associazione, fosse anche solo per una piccola ed equa compensazione ambientale.
La valorizzazione del Padule passa invece attraverso una responsabilità corale di tutti i soggetti interessati e la Regione è sicuramente in prima fila".
Redazione
Bellandi spiega le parole utilizzate dal deputato Edoardo Fanucci (Pd) nell’interrogazione presentata al ministro degli interni Marco Minniti sulla situazione della polizia in città: «L’eventuale allargamento di competenze territoriali che spetterebbe al commissariato di Montecatini se diventasse sede di primo dirigente non deve essere inteso come una crescita a scapito di Pescia, ma in un potenziamento dei poteri di competenza della struttura a vantaggio di tutto il territorio, senza alcuna chiusura delle strutture esistenti».
«Nell’incontro previsto per oggi con il sottosegretario agli interni Domenico Manzione – prosegue Bellandi – chiederemo subito persone in più per riempire i vuoti in organico. Conosciamo bene le tempistiche legate alla realizzazione del nuovo commissariato e all’eventuale innalzamento a livello dirigenziale, ma la riunione di oggi riguarda soprattutto il personale. Siamo comunque convinti che il possibile potenziamento della polizia a Montecatini, potrebbe rivelarsi importante per Pescia e tutta la provincia di Pistoia».
«Durante l’incontro con Manzione – afferma Fanucci – chiederemo rinforzi per Montecatini e Pescia. Ho difeso in aula la permanenza di quest’ultimo commissariato e non intendo rimangiarmi quanto fatto».
Roberto Franchini di Fratelli d'Italia non convinto di quanto affermato ribatte con toni forti «Temiamo che elevare il commissariato a sede di primo dirigente possa far crescere il desiderio a qualcuno di allargare l'azione die controllo da parte della pubblica sicurezza di Montecatini su tutta la Valdinievole a discapito del commissariato di Pescia, che potrebbe essere messo in discussone, essere giudicato superfluo e quindi eliminato».
Anche Oliviereo Franeschi (Lega Nord) ha rincarato la dose: «Approfittando del vuoto di potere politico dovuto all'arresto dell'ex sindaco, si ricomincia la tiritera per depredare Pescia del poco rimansoto».
Luca Biscioni e Gianpaolo Pieraccini, esponenti di Forza Italia, ricordano i risultati raccolti in città da Antonio Fusco, ora responsabile della squadra mobile, e il lavoro svolto in questo momento dall’attuale dirigente Raffaella Papaccioli.
Ma Bellandi assicura che a Roma parlerà solo di Montecatini, non certo di Pescia: «La mia è una battaglia per Montecatini e la Valdinievole est, da Massa e Cozzile a Lamporecchio. Ma se questo dovesse andare a discapito di Pescia saremmo da capo, in quanto ci sarebbe da controllare un territorio più ampio. E se per l'elevazione di rango ci dovesse volerci del tempo, intanto chiederemo più agenti».
Redazione