In occasione del compleanno di quella che è stata definita una convenzione ergastolo per il Comune di Pescia, anche i giovani democratici di Pescia e Uzzano intervengono sulla questione dei parcheggi ospedalieri: «una mancanza di rispetto assoluta nei confronti dei cittadini».

«Questi parcheggi sono una mancanza di rispetto assoluta nei confronti dei cittadini che quotidianamente si recano in ospedale per assistere un parente, un amico o semplicemente per fare degli esami di controllo. Far pagare loro una tariffa talmente esosa da essere la più alta della Regione Toscana, è una cosa alquanto grave e vergognosa» apre così l'intervento di Luca Tridente, segretario dei Giovani Democratici di Pescia-Uzzano.
Nel corso degli anni, i Giovani Democratici hanno raccolto varie segnalazioni dai giovani di tutta la provincia di Pistoia che chiedevano loro di farsi promotori di questo problema e di cercare di risolvere l’annosa questione. Durante lo scorso mandato amministrativo, i GD sostengono di aver avuto diversi incontri con il sindaco Giurlani, «ricevendo in cambio rassicurazioni e promesse di risoluzione di questo problema, ma è rimasto tutto disatteso».
I GD ricordano di aver suggerito al sindaco di farsi carico di un lavoro di raccordo tra ASL, privato che gestisce il parcheggio, associazioni che si occupano di donazione di sangue ed emoderivati e l’Amministrazione stessa per dare risposte concrete nell’immediato, ma anche questo consiglio, lamentano, non è stato minimamente preso in considerazione.
«È assurdo che per queste categorie non esistano stalli gratuiti per la sosta, nonostante per i donatori, questi siano previsti nella convenzione che annualmente l’ASL stipula con le varie associazioni di donatori. Non è possibile continuare a tergiversare su un problema così importante. Constatiamo che ad oggi, dopo quasi tre anni da quell’incontro, nulla è stato fatto!»
Per i GD dunque la convenzione stipulata dal Comune di Pescia con la Pe.Par. è stata un’operazione scellerata e auspicano, nel breve tempo, che vi sia posto rimedio. «Occorre dare risposte concrete e rapide ai cittadini di Pescia, come quelli della Valdinievole che quotidianamente si recano presso il nostro ospedale e presso il relativo Centro Trasfusionale per compiere un gesto importantissimo per la collettività. Continuare a far pagare i cittadini che si recano a donare una parte di loro stessi per salvare vite umane, non è lungimirante e dimostra mancanza di rispetto nei confronti di un gesto nobile e di chi lo compie» conclude Tridente.

Redazione

 

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