In crescita l'Associazione Vivaisti Italiani
Numeri in crescita per l'Associazione Vivaisti Italiani: bilancio oltre 157mila euro, iscrizioni +20%, incremento degli investimenti. Luca Magazzini: «Tanti grattacapi ma molte battaglie vinte».
«La nostra associazione cresce in termini di iscritti, di quote associative e di sponsorizzazioni, fra cui, ultima in ordine di tempo, quella della compagnia Generali che presentiamo oggi».
Ecco come ha iniziato la sua relazione Luca Magazzini, presidente dell’Associazione vivaisti italiani (Avi) durante la seconda assemblea annuale che si è tenuta ieri. E' stato presentato il bilancio preventivo di cassa del 2020 che, come illustrato dal revisore dei conti Paola Fanti, vede salire le quote associative del 20% rispetto al preventivo del dicembre 2018 (da 39 mila a 47 mila euro) e di oltre il 15% i ricavi delle sponsorizzazioni (da 65 mila a 75 mila e 500 euro), con un parallelo incremento degli investimenti in attività di promozione e ricerca di quasi il 27%: da 71.100 a 90.200, di cui 20 mila per il Progetto integrato di distretto “Vivaismo per un futuro sostenibile”.
In generale il bilancio preventivo di cassa, che è stato poi approvato all’unanimità dai soci presenti, è cresciuto da 126 mila a 157.300 euro: +25%. Il numero dei vivaisti soci è aumentato da 208 del dicembre 2018 a 221 di adesso.
L'apertura dell'assemblea ha visto il saluto del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, che con l'occasione ha ringraziato Avi per gli alberi e gli esemplari di arte topiaria con cui ha contribuito, in tempi strettissimi, agli arredi natalizi in città e più in generale per la capacità di dialogo e atteggiamento costruttivo dimostrati nei mesi scorsi sul fronte eco-sostenibilità.
Era presente anche l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni che ha espresso il suo apprezzamento per la capacità di dialogo di Avi con le associazioni ambientaliste e per la collaborazione con la Regione Toscana al protocollo d’intesa per la riduzione dei fitofarmaci e in particolare del glifosate. «Siamo consapevoli – ha detto – che chiediamo alle aziende un impegno importante e confermo che le aziende dovranno essere sostenute in questo percorso improrogabile verso la sostenibilità».
Francesco Mati, presidente del Distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia, ricordando insieme a Magazzini «i diversi problemi risolti quest’anno» e i continui «grattacapi» (fra cui il nuovo regolamento fitosanitario europeo) che deve affrontare il settore, ha annunciato che intorno ai primi di gennaio incontrerà il sindaco di Prato, che sta avviando un piano di rinverdimento da 500 mila piante, e che gli dirà che «non può fare a meno in tale progetto del Distretto vivaistico pistoiese», che è l’interlocutore ideale per il rifornimento delle piante necessarie.
Nella sua relazione il presidente Luca Magazzini, richiamando le molte attività svolte quest’anno, si è soffermato anche sull’importanza degli incontri con i rappresentanti istituzionali, gli esponenti politici e persino i presidenti nazionali delle associazioni agricole, per far conoscere meglio e da vicino la realtà del distretto vivaistico pistoiese. Ha ricordato la visita di gennaio 2019 con l'allora ministro dell’agricoltura Centinaio e l'incontro di domenica 15 dicembre con l'attuale ministra Bellanova, che dopo una visita a Gea e ad alcuni vivai ha partecipato ad una conferenza sul vivaismo a Villa la Magia.
«Non avremo mai un colore politico – ha affermato – ma è essenziale dialogare con tutti i governanti».
Centrali nell’attività di quest’anno alcuni progetti legati a bandi regionali. Come il Pid “Vivaismo per un futuro sostenibile” presentato da pochi giorni, di cui si saprà l’esito fra due o tre mesi, e il progetto Autofitoviv, per il quale arriveranno nel 2020 contributi pubblici pari a 34 mila euro. Su quest’ultimo progetto il vice presidente di Avi Gilberto Stanghini ha ricordato che è dedicato alla ricerca di sostanze alternative al glifosate ed è stato avviato prima che scoppiasse la polemica su tale erbicida.
In conclusione Fabio Moroni e Fabrizio Gai di Generali hanno spiegato come immaginano la partnership con Avi e anticipato gli aspetti essenziali di alcuni prodotti pensati per i vivaisti.
Redazione