Lanciole e Crespole potrebbero passare sotto Pescia
La proposta del sindaco di Pescia durante un’assemblea pubblica: «Lanciole e Crespole passino sotto Pescia». Luca Marmo, presidente della Provincia e sindaco di San Marcello Piteglio, sulla provinciale 34 si impegna: «Al lavoro per cercare finanziamenti»
Le frazioni di Lanciole e Crespole attualmente fanno parte del comune di San Marcello Piteglio, ma le cose potrebbero cambiare. Infatti il sindaco di Pescia, Oreste Giurlani, ha lanciato la proposta di far passare le due frazioni sotto il suo comune. Durante l'incontro tenuto sabato a Crespole e promosso dal cittadino Massimo Domini in accordo con le 4 proloco della Val di Forfora, si doveva parlare dei problemi della strada provinciale che scende verso la città dei fiori. Ma la proposta di Giurlani è stata accolta con entusiasmo dal pubblico. «Lanciole e Crespole ora fanno parte del più vasto comune di San Marcello Piteglio – ha detto Giurlani – e visto che già gravitano su Pescia, sarei per iniziare un percorso per modificare i confini amministrativi e far venire le due frazioni nel comune di Pescia, ovviamente se i cittadini sono d’accordo. Siccome però le procedure sono lunghissime, nel frattempo, con un accordo fra i due Comuni, si potrebbe fare sì che i servizi per questi cittadini, come l’anagrafe, vengano erogati nella casa comunale più vicina, nel territorio di Pescia. Lo stesso per le scuole. Anche la pianificazione del territorio, se unito, sarebbe più efficace. Sono disponibile – ha concluso – a tornare qui per riparlarne con voi». C’è chi, dal pubblico, ha messo sul tavolo anche l’eventuale inclusione di Calamecca in questo passaggio.
Il sindaco Luca Marmo è disponibile a parlarne: «Mi ritengo una persona aperta: ho già fatto una fusione di Comuni, dopodiché credo che il secondo tema debba essere, in generale, il ridisegno dei confini amministrativi. Non c’è dubbio che l’area in oggetto gravita da sempre più intorno a Pescia per le dinamiche di servizio. E già ai tempi del Comune di Piteglio c’era un tema di quella natura. Certo, si tratta di meccanismi talmente delicati e complessi che vanno analizzati in tutte le sfaccettature: la cosa più importante è che questa volontà parta dai cittadini. Credo invece che sin da subito possa essere interessante un approfondimento sulla possibilità di erogare le prestazioni tramite il Comune di Pescia, anche se complessa sul piano organizzativo». Ma comunque per poter spostare una o più frazioni nel comune confinante, servirà comunque un percorso complesso, fra cui un referendum consultivo.
Per quanto riguarda la Sp34 che collega la Val di Forfora a Pescia, viste le recenti frane, il ponte di Lanciole transennato da tempo, rami che invadono la sede stradale, zanelle intasate, la popolazione ha sottolineato, con un atteggiamento propositivo e collaborativo, l’urgenza di manutenzione ordinaria, visto anche che, in caso di chiusura della 34, l’alternativa Sp633 allunga di molto la distanza dal Pesciatino, dove molti si recano per lavoro o studio. «Ho convocato per la prossima settimana un tavolo alla presenza di Regione, genio civile, consorzio bonifica, i due comuni e Provincia per esaminare la situazione e individuare le soluzioni – annuncia Marmo –. Dopodiché ci metteremo in moto per cercare i finanziamenti. Valuteremo anche la disponibilità delle imprese locali a rendersi utili per le manutenzioni, per capire come si può incrociare con il rispetto delle normative e se c’è un modo per intervenire sin da subito sulle situazioni più critiche». A quell’incontro ne seguirà un altro in Provincia con i referenti della Val di Forfora. Giurlani ha dato disponibilità a collaborare per quel che compete al suo Comune, informando sull’ordinanza che obbliga i frontisti a mantenere la distanza di sicurezza delle alberature lungo le strade. Il consigliere regionale Niccolai, presente all'incontro, si è impegnato a farsi portavoce delle problematiche della zona.
Redazione