Quarrata. Sicurezza: 20 nuove telecamere sul Lungofermulla Gino Bartali
QUARRATA -Sono in funzione da pochi giorni le 20 nuove telecamere di videosorveglianza collocate sul percorso ciclo-pedonale del Lungofermulla Gino Bartali, il lungo tratto di pista ciclabile, che attraversa il centro di Quarrata, sul quale si affacciano plessi scolastici, impianti sportivi (una palestra ed il campino da basket di libero gioco), lo spazio polivalente della Civetta, diversi uffici comunali e vari altri luoghi di pubblico interesse.
“Negli ultimi anni, come Amministrazione, abbiamo investito molto per estendere il sistema di videosorveglianza cittadino – spiega il Sindaco di Quarrata Marco Mazzanti -, andando ad intervenire sia in alcune frazioni, sia nel centro cittadino. In particolare ci siamo concentrati sulle principali direttrici di ingresso e di uscita dalla città e nei luoghi pubblici maggiormente frequentati. Pensiamo così di garantire una sempre maggiore sicurezza ai nostri concittadini, in collaborazione con tutte le forze di polizia presenti sul territorio, a partire dalla nostra Polizia Municipale e dalla locale Stazione dei Carabinieri”.
Con le nuove installazioni l’Amministrazione intende monitorare un’area piuttosto estesa, molto frequentata sia di giorno che di notte, andando a collocarvi ben 5 nuove postazioni con più telecamere ciascuna e adeguando tecnologicamente altre 3 postazioni già esistenti.
Il tratto del Lungofermulla interessato dall’intervento va dall’intersezione con via Cino fino all’incrocio con via Santa Lucia. La collocazione delle telecamere permetterà di controllare per interno il tratto centrale del percorso ciclo-pedonale, con particolare attenzione ad alcuni punti sensibili come i giardini pubblici di San Lorenzo, molto frequentati dai giovani, e le pertinenze di tutti i plessi scolastici presenti: la scuola dell’infanzia di via Cino, la succursale e la sede della secondaria di primo grado Bonaccorso da Montemagno. L’intervento ha avuto un costo complessivo di circa 44.500 euro, di cui 25.000 derivanti da un finanziamento regionale, mentre i restanti a carico delle casse comunali.
Redazione