VALDINIEVOLE – Anche nel momento di difficoltà legato all’emergenza sanitaria Covid-19 l’attività dell’ACOT -Agenzia di continuità Ospedale-Territorio- in Valdinievole non si è mai fermata, ma ha assunto un ruolo fondamentale anche per garantire continuità dell’assistenza e della presa in carico dei pazienti in dimissione da reparti Covid.
Dall’inizio del 2020 alla fine di luglio 2020 sono stati, infatti,presi in carico dal servizio 1300 pazienti ed a 270 di questi è stato fornito anche un supporto sociale.L’Acot garantisce ai cittadini la continuità dell’assistenza e rappresenta uno dei principali obiettivi di un moderno servizio sanitario.L’attività in Valdinievole è svolta da un gruppo di professionisti del territorio che si interfaccia con l’ospedale per individuare ed attuare le modalità più appropriate per prendere in carico i bisogni dei cittadini, in particolare nel momento critico della loro dimissione da un reparto ospedaliero di degenza.Medico di comunità, infermieri ed assistenti sociali, in stretta collaborazione con fisioterapisti, fisiatri e geriatri elaborano percorsi assistenziali specifici e personalizzati per i bisogni dei pazienti in dimissione che hanno problemi per un rientro autonomo nel loro consueto ambito familiare di vita.L’ACOT della Valdinievole gestisce quindi le dimissioni complesse dei pazienti ricoverati presso il presidio ospedaliero di Pescia e dei cittadini residenti in Valdinievole anche se ricoverati in altri ospedali.Ogni anno ben oltre 2000 pazienti vengono presi in carico attraverso un costante e spesso non conosciuto lavoro giornaliero degli operatori che raccolgono tempestivamente le segnalazioni da parte dei reparti di degenza, fin dal momento del primo ingresso in ospedale del paziente.Si tratta di personale dedicato che svolge la sua attività presso la Zona Distretto della Valdinievole (coordinata dal dottor Marco Bonini) con una sede operativa posta proprio in prossimità del presidio Ospedaliero di Zona. Come funziona il servizio. La segnalazione prevede sempre una valutazione del bisogno che prende in considerazione non solo gli aspetti clinici: in collaborazione anche con i Medici di Famiglia, sono valutati anche gli aspetti assistenziali, sociali e funzionali in modo da elaborare un progetto integrato che possa consentire una presa in carico completa del cittadino in un momento particolare e critico della sua vita.L’Agenzia di Continuità si propone anche come da raccordo tra i vari interventi attivati alla dimissione, favorendo la comunicazione tra professionisti e coinvolgendo il paziente e la famiglia nella attuazione del percorso individuato. Lo scorso anno per 1672 pazienti è stato attivato un servizio di assistenza infermieristica domiciliare e 122 pazienti sono stati inseriti in percorsi di riabilitazione ospedaliera ed in strutture residenziali riabilitative.Per 543 pazienti con una fragilità sociale che rendeva difficile l’immediato rientro a casa è stato anche effettuata una valutazione specifica da parte dei servizi sociali.Tra i percorsi attivabili alla dimissione hanno avuto una speciale rilevanza gli inserimenti temporanei nelle strutture residenziali di Cure Intermedie prima di procedere ad un più sicuro rientro al domicilio: nel 2019 sono stati 269 i cittadini della Valdinievole che hanno usufruito di questo percorso.
Redazione
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