PISTOIA - Il Centro Trasfusionale di Pistoia è stato dotato di cinque nuove poltrone per la donazione. Con la nuova acquisizione salgono a undici in totale le postazioni ora disponibili per i donatori, così da poter effettuare contemporaneamente sia la raccolta del sangue che quella del plasma.

Un importante potenziamento per l'area pistoiese la cui generosità dei donatori non si è mai interrotta, neanche durante il periodo dell'emergenza sanitaria.

La presentazione si svolgerà venerdì 11 settembre alle ore 10,30 presso il Centro Trasfusionale in via del Ceppo.                                                     

Partecipano i rappresentati regionali e provinciali delle Associazioni di Volontariato, l'assessorato regionale al diritto alla Salute, il sindaco di Pistoia, la presidente della SDS pistoiese, la direzione generale dell'Azienda USL Toscana centro, il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Pistoia, la direzione della della struttura di immunoematologia e medicina trasfusionale, la direzione rete sanitaria territoriale, la direzione dipartimento medicina di laboratorio, il coordinamento sanitario della SDS di Pistoia e la direzione

Redazione

PESCIA Ivisita per il sistema culturale di Pescia. Ha trascorso una giornata in città, ammirandone alcuni dei luoghi più suggestivi e ricchi d'arte e storia, il direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt. Schmidt è stato invitato dalla Curia e dall'Amministrazione cittadina. La sua visita è cominciata in palazzo Comunale, dove è stato accolto dal sindaco Oreste Giurlani; quindi, accompagnato dall’assessore alla cultura e vicesindaco Guja Guidi insieme agli addetti dell’Ufficio Cultura, ha effettuato un sopralluogo alla Gipsoteca “Libero Andreotti” e nel Museo Civico di Palazzo Galeotti, che sarà riaperto entro l’anno. Il direttore degli Uffizi ha spiegato di apprezzare molto la raccolta d’arte della Gipsoteca, aggiungendo che le Gallerie hanno proprio di recente acquistato alcune opere di Andreotti.

Schmidt ha parlato della necessità da parte del museo da lui diretto di consolidare i rapporti di collaborazione culturale con le realtà locali, in un’ottica di promozione del patrimonio pubblico sempre più legata alla valorizzazione delle specificità dei territori.  

E’ seguita una breve visita alla Chiesa di san Francesco, dove il direttore degli Uffizi ha potuto ammirare il famoso dossale raffigurante San Francesco e storie della sua vita, opera di Bonaventura Berlinghieri, tra i più celebri dipinti del primo Duecento italiano. Poi è stato accompagnato in Curia, dove è stato ricevuto dal vescovo, monsignor Roberto Filippini, idal responsabile dell’Ufficio beni culturali della Diocesi, don Francesco Gaddini, e dal presidente del Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Pescia, don Stefano Salucci.  

Il direttore è stato condotto nella Cattedrale, recentemente restaurata, e nella ricchissima biblioteca del Capitolo. Proprio in questa parte della visita l’attenzione si è focalizzata su due opere che potrebbero essere al centro di progetti di collaborazione tra la comunità pesciatina e le Gallerie degli Uffizi: il bellissimo trittico di Luca della Robbia, già conservato nella cappellina privata del vescovo e che sarà presto collocato nel transetto della cattedrale, e la Cappella Turini, sempre in cattedrale, dove spicca la Madonna del Baldacchino di Pier Dandini, copia dell'originale di Raffaello collocata nello stesso luogo fino al 1697, quando entrò a far parte della collezione del Granduca Ferdinando I de’ Medici.  

“E’ stata una giornata di grande importanza – ha commentato Guja Guidi, vicesindaco e assessore alla cultura – perché segna il momento iniziale di un percorso di collaborazione con le Gallerie degli Uffizi su alcuni progetti che, di concerto con la Curia, stiamo individuando per il futuro; il direttore Schmidt, con la sua straordinaria competenza, si è reso disponibile in tal senso, tanto che stiamo già pensando ad alcune attività”.  

Anche il vescovo Roberto Filippini, ha sottolineato l’importanza dell’evento: “La visita del direttore Schmidt a Pescia segna per noi anche un riconoscimento importante del lavoro fatto nelle direzione della valorizzazione del patrimonio della Diocesi – ha detto il prelato – che, a questo punto, può diventare punto di partenza per collaborazioni future.  

Infine, il sindaco Oreste Giurlani ha concluso affermando che “la visita di oggi a Pescia del direttore Schmidt è per la nostra comunità motivo di grande soddisfazione perché il prestigio delle Gallerie degli Uffizi ha aperto nuovi scenari nel quadro della collaborazione tra Comune e Diocesi per la valorizzazione integrata del patrimonio culturale della città, obiettivo strategico che questa Amministrazione da tempo persegue con convinzione”.

 

MONTECATINI -Il fascino dei motori d’epoca e l’eccellenza delle nostre imprese artigiane corrono insieme all’edizione 2020 di Autogiro d’Italia.

Anche quest’anno, infatti, Confartigianato è partner della manifestazione non competitiva di regolarità su strada riservata ai veicoli storici che partirà il 13 settembre da Verona Villafranca e, dopo aver toccato nei giorni successivi le tappe intermedie di Treviso, Cortina d’Ampezzo (Belluno), Trento, Salsomaggiore Terme (Parma), Montecatini Terme (Pistoia), si concluderà il 19 settembre ancora a Verona Villafranca presso il Castello Scaligero dove si svolgerà la cerimonia di premiazione.

Una corsa di 1.700 chilometri, che impegnerà 65 equipaggi, nell’Italia dell’artigianato e delle piccole imprese per celebrare lo stile e la velocità delle auto d’epoca, la passione di chi le guida e il talento degli artigiani che le mantengono in perfetta forma.

Confartigianato conferma così il profondo legame tra l’artigianato e il mondo dei motori che in questa occasione ha una marcia in più: l’interesse comune a valorizzare il patrimonio di tradizione, ma anche economico e culturale dei veicoli storici, veri e propri capolavori che sono tali anche grazie alla maestria dei carrozzieri e degli autoriparatori. Se infatti le quattro e le due ruote d’epoca possono sfrecciare sulle strade il merito è degli artigiani dei motori che ne sanno curare l’efficienza e mantenere intatto il pregio della carrozzeria.

Nell’Autogiro d’Italia 2020 non c’è soltanto la passione per la tradizione motoristica, per i raid epici e per le storiche competizioni delle granfondo su strada. Confartigianato farà scoprire l’identità artigiana dei territori italiani che verranno attraversati durante la corsa. Infatti, in ciascuna delle 6 tappe, Confartigianato sarà protagonista di un Villaggio Ospitalità dove accoglierà gli equipaggi e, accanto alle auto in esposizione, mostrerà ed offrirà il meglio dei prodotti e dei servizi realizzati dagli artigiani e dai piccoli imprenditori. Una scelta ben precisa per ribadire il valore artigiano che caratterizza con un’impronta speciale il nostro Paese che l’Autogiro attraverserà toccando numerose località di Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna, Toscana.

“Autogiro d’Italia unisce cultura sportiva, eccellenza manifatturiera, valorizzazione dei territori del nostro Paese – dichiara il Presidente di Confartigianato Pistoia Alessandro Corrieri – e noi vogliamo testimoniare e rendere visibili i valori del modello produttivo dell’artigianato e della piccola impresa italiana per un nuovo percorso di sviluppo economico. E, insieme, rendiamo omaggio ad uno sport nobile, ai campioni del passato e agli appassionati che oggi si sfidano sulle strade d’Italia”.

“I nostri imprenditori – sottolinea Corrieri - sono gli unici capaci di dare nuova vita ad auto e moto d’epoca, di assicurare potenza ed eleganza a questi esemplari che hanno fatto la storia dell’automobilismo mondiale, capolavori senza tempo che soltanto la nostra esperienza e competenza sono in grado di mantenere in piena efficienza. Siamo orgogliosi di mostrare quanto gli artigiani dei motori sono indispensabili sia per questi ‘gioielli’ d’epoca, così come sulle piste di Formula 1 e sulle strade di tutti i giorni per assistere cittadini ed imprenditori nella cura di auto, moto, veicoli commerciali”.

Redazione

 

PIEVE A NIEVOLE -lL comune di Pieve a Nievole non accetta la versione che farebbe trasparire indifferenza oppure superficialità dell’ente per la situazione evidenziata anche sulla stampa e relativa alla signora Esposito e all’abitazione che ha in locazione in piazza XXVII aprile. 

Infatti non è assolutamente corrispondente alla verità che la signora non abbia ricevuto le risposte alle sue lamentele, oppure che sia stata tenuta fuori di casa, dopo i danni provocati dai lavori in corso per il raddoppio della Ferrovia.  

“Essendo un problema che non dipende da noi, abbiamo sempre avuto rassicurazioni da parte della ditta Cemes che alla signora Esposito sia stato, fino da subito, offerta una sistemazione adeguata e che la scelta di rimanere con la figlia sia stata presa dalla stessa signora. Alla luce di quanto abbiamo appreso- dice Gilda Diolaiuti, sindaco di Pieve a Nievole-, vogliamo che quanto detto dai vari tecnici  sia scritto nero su bianco. La signora ha ricevuto tutte le informazioni del caso, anche se io ero in riunione. Non c’era quindi motivi di trattenersi in piazza, perché la signora è stata considerata nella giusta maniera e messa al corrente di tutto. Fra l’altro l’appartamento non è considerato inagibile, ma l’evacuazione era legata alla effettuazione di ulteriori valutazioni, proprio per non comprometterne la possibilità di un veloce utilizzo, se sussistono le condizioni. I carabinieri intervenuti hanno ben compreso la dimensione di quanto accaduto e non c’è stato mai bisogno di alcuna azione di forza, visto la nostra piena disponibilità che ci è proverbiale e che non è certo venuta meno ora”.  

Fino dal 20 agosto, il comune ha scritto alla proprietà dell’immobile affinchè  ci fosse un sopralluogo, per confermare quello che è stato più volte affermato da parte dei tecnici delle ferrovie e dell’azienda esecutrice dei lavori , ovvero che non ci sono condizioni di inagibilità. Questo sopralluogo verrà svolto nella mattinata di venerdì 11 settembre. Dopo queste ulteriori verifiche il comune di Pieve a Nievole emetterà una ordinanza che risolverà in un senso o nell’altro la situazione, sulla base di una certificazione bilaterale che possa chiudere questa vicenda.  

In ogni caso, parallelamente, il sindaco stesso ha comunque  fatto partire una lettera ufficiale a Ferrovie dello Stato e alla ditta esecutrice dei lavori, la Cemes, responsabile del danno che ha portato il comune di Pieve a Nievole, dopo i rilievi dei  vigili del fuoco, a consigliare l’evacuazione dell’immobile, perché venga fatta chiarezza sulla situazione della signora Esposito, cioè che le sia stato effettivamente offerto  vitto e alloggio per tutto il tempo occorrente a risolvere il suo problema.

Redazione

MONSUMMANO - Venerdi 11 Settembre in piazza Amandola 49A a Monsummano Terme presso il circolo culturale Il Ghibellino si terrà una serata  dedicata al volontariato europeo.

 Dalle ore 19 si terrà un aperitivo solidale dove il volontario monsummanese della onlus Sol.Id. Christian Cannata racconterà la propria esperienza in Birmania al fianco del popolo Karen e Saverio Di Giulio presenterà le attività svolte da Sol.Id. nel delicato scenario Medioriente.

Redazione

 

 

PESCIA -E’ arrivata in queste ore la conferma che anche Pescia proporrà, nell’anno scolastico che sta per iniziare, la possibilità della formula “Senza Zaino”.  

Come ha comunicato la dirigente scolastica Antonella Gesuele, l'istituto comprensivo "Libero Andreotti" ha aderito, in forma sperimentale, a partire dal prossimo anno scolastico 2020/2021, alla rete nazionale "Scuola senza Zaino".  
 
Il progetto pesciatino ha registrato subito l’adesione e la condivisione del comune di Pescia attraverso l’assessorato alla pubblica istruzione e lo stesso assessore Fiorella Grossi e il sindaco Oreste Giurlani, che hanno provveduto a stanziare una cifra, 9300 euro, per sviluppare questa nuova attività.  
 
L’applicazione di questo particolare indirizzo pedagogico, per la quale sono stati avviati corsi  di formazione per i docenti coinvolti, pur nelle difficoltà indotte dalla crisi pandemica che ha colpito il nostro paese, prevede l'attivazione di due classi “Senza Zaino” nella scuola primaria, una nel plesso Alberghi ed una nel plesso Valchiusa.  
 
In tempi normali, l’aula tradizionale è organizzata di solito con l'impiego di banchi disposti in file allineate e la presenza della cattedra, dietro la quale il docente esegue tutte le azioni caratterizzanti una relazione di insegnamento frontale, con la lavagna di fianco alla cattedra, un armadio fissato alle pareti del locale per contenere qualche oggetto e qualche libro. Lo spazio è costituito da una sola grande area di lavoro.  
 
Con questo progetto, si rinnova la didattica, completando tutto il lavoro nella fase scolastica e ripensando gli spazi di attività, sviluppando quattro dimensioni: il valore pedagogico dell’ambiente come soggetto che partecipa al progetto educativo; la vivibilità, il senso estetico, il comfort; la sicurezza, il benessere, la salute; l'ecologia e il rispetto dell'ambiente.  
 
Il modello Scuola senza Zaino, in particolare nell’aula, prevede l’organizzazione dello spazio orizzontale con l'individuazione di aree distinte (tavoli, agorà, postazioni per i mini laboratori) che rendono possibile diversificare il lavoro scolastico, consentendo più attività in contemporanea, favorendo, in questo modo, lo sviluppo delle autonomie, l'esercizio della capacità di scelta, in una molteplicità di pratiche condivise di gestione della classe.  
 
“Per una volta contribuiamo non solo all’ erogazione dei servizi a domanda individuale, ma anche all’ offerta formativa che ben si incanala nelle tante attività di Pescia, Città dei Bambini e dell’Infanzia- conferma l’assessore alla pubblica istruzione Fiorella Grossi-. E’ stato molto bello,   durante il lockdown ,sentire la dirigente  Gesuele e parlare con lei del futuro, parlare della riapertura della scuola e del progetto “Scuola senza zaino” in un momento in cui pensare al futuro sembrava impossibile. Il comune ha contribuito al progetto con l’ acquisto degli arredi per due classi: una classe della scuola primaria di Valchiusa e una classe, la prima F, della scuola primaria di Alberghi per un importo di 9300 euro . Il progetto parte in via sperimentale, non certo nel momento migliore per questo settore, ma si tratta di un processo iniziato da mesi e nel quale crediamo molto.”

 

PISTOIA -Con la ripresa dell'anno educativo, grazie all'accurato lavoro di programmazione impostato nei mesi estivi, i servizi educativi del Comune di Pistoia hanno potuto attivare immediatamente anche il servizio di refezione scolastica. Nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali, il servizio mensa è dunque ripreso regolarmente ieri, lunedì 7 settembre e, con esso, anche il servizio disdetta pasto dal portale Urbi o tramite sms.

La data di inizio del servizio di refezione all’interno delle scuole statali, invece, è decisa dal singolo comprensivo in base all’organizzazione interna, nel rispetto dell’autonomia scolastica di ogni Istituto. Sarà cura dei singoli dirigenti comunicare al Comune e alle famiglie la data di attivazione del servizio mensa nel proprio comprensivo.

Per il servizio mensa, che a Pistoia conta 5558 iscritti, vengono rispettate le prescrizioni fornite dalla Asl, a cui il Comune si era rivolto per attuare correttamente le linee guida ministeriali e organizzare il servizio. Come scrive l’Azienda sanitaria nel parere richiesto dalla dirigente comunale all’Istruzione, occorre garantire la pulizia delle mani prima del pranzo (acqua e sapone o gel), la pulizia dei tavoli prima e dopo il pasto (a cura della Ristorart, che ha in appalto il servizio ristorazione), l’areazione dei locali, il distanziamento tra i commensali e l’utilizzo della mascherina (ad esclusione, chiaramente, del momento del pranzo) nei locali della refezione per insegnanti, collaboratori e allievi, fatta eccezione per i bambini sotto i 6 anni. Tra le prescrizioni dell’Asl vi è l’obbligo di sottoporre a sanificazione tutti gli oggetti, anche se non utilizzati a tavola, che potrebbero essere entrati in contatto con le mani di alunni, operatori e insegnanti. Per garantire maggiore sicurezza, saranno distribuite delle bottiglie d’acqua da mezzo litro per ogni bambino. Queste sono le linee generali, ma occorre precisare che il Comune ha dato piena disponibilità ai dirigenti scolastici per effettuare singoli sopralluoghi valutando ogni tipo di situazione, relativamente anche agli spazi a disposizione per la consumazione dei pasti e lo sporzionamento.

Redazione

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