Rigenerazione Urbana: La Toscana Individua 112 Siti Industriali per Nuovi Investimenti
La Toscana si prepara a un ambizioso progetto di rigenerazione urbana e riutilizzo del patrimonio industriale dismesso o sottoutilizzato. La collaborazione tra ANCI Toscana, la Direzione urbanistica e sostenibilità e l'ufficio Invest in Tuscany della Regione, ha svelato i risultati di una mappatura capillare che ha individuato ben 112 siti industriali con un potenziale concreto di reimmissione sul mercato.
Una Mappatura Strategica per l'Attrazione di Investimenti
Il lavoro, condotto da ANCI Toscana, ha analizzato circa 2.500 potenziali contenitori dismessi, identificando circa 300 aree o immobili riattivabili. Di questi, 157 siti sono stati indagati in profondità, e 112 sono emersi con prospettive concrete per attrarre investimenti nazionali e internazionali. Questi siti, distribuiti su tutto il territorio regionale, rappresentano un'opportunità strategica per uno sviluppo sostenibile, favorendo il riuso del patrimonio esistente e contrastando il consumo di suolo vergine.
Non Solo Industria: Visione di Sviluppo Integrato
Simone Gheri, direttore di ANCI Toscana, ha sottolineato l'importanza del recupero delle aree dismesse, annunciando l'intenzione di creare un "censimento permanente" che possa includere opzioni anche per il social housing. Questa iniziativa dimostra la volontà della Toscana di consolidare la sua attrattiva per gli investimenti nel recupero immobiliare, forte anche di esempi virtuosi già realizzati.
Il Presidente Eugenio Giani ha ribadito che questa azione "consente di presentare un portafoglio completo agli investitori, sia a quelli già attivi in Toscana sia a chi si affaccia per la prima volta sul nostro territorio". L'obiettivo primario è riattivare l'economia locale, creare nuove opportunità di lavoro e contrastare lo spopolamento delle aree interne della Toscana, valorizzando aree spesso dimenticate ma ricche di potenziale.
esperienze concrete
L'approccio regionale si basa su una forte collaborazione interistituzionale, con sinergie tra diverse direzioni regionali. Questo modello ha già suscitato interesse nel mondo finanziario e tra gli operatori, grazie ai vantaggi in termini di sostenibilità, credibilità e originalità degli interventi.
Durante l'incontro sono state presentate numerose testimonianze dirette di Comuni e soggetti privati che hanno già avviato con successo processi di riutilizzo di siti dismessi in Toscana e in altre regioni italiane. Tra i casi significativi:
- H2 Era Green Valley: il primo esempio europeo di economia circolare a impatto zero.
- Ex Fornaci Mondani: un esempio di rigenerazione che coniuga storia, lavoro e comunità.
- Nuova cantina del Gruppo Dievole a Castagneto Carducci: realizzata in una cava dismessa, recentemente inaugurata.
Queste esperienze concrete dimostrano che investire nella rigenerazione non è solo possibile, ma anche vantaggioso. L'incontro ha visto la partecipazione di esperti e referenti di altre regioni, con interventi di Federico Parma (Ceo di H2 Era Green Valley), Stefano Capurso (presidente di Tenuta Meraviglia del Gruppo Dievole), Oliviero Giusti (BioChemical System International di Arezzo) e Alessandro Santarossa (studio Corde architetti associati).
Sito Ufficiale Anci Toscana
Anna Innocenti