Che significato presenta oggi occuparsi di un bene architettonico, conservarlo e renderlo vivo - vitale , in un'Italia culla della cultura, ma anche della difficoltà relative agli investimenti nel settore della tutela e conservazione dei beni architettonici? Questa la domanda che ha ispirato l'organizzazione dell'incontro.
Andrea Vitali ha aperto la discussione con una citazione di Mariella Zoppi, la cui intervista sul Parco di Pinocchio a Collodi inaugurava la nostra rubrica "Giardini da Intervista": <<Il giardino è sogno, aspirazione, manifesto, scena, rigore e trasgressione>>. Il giardino non ha un valore prettamente storico, ma anche artistico e turistico: tenere assieme tutte le funzioni che esso assolve richiede la competenza di esperti del settore, dunque una figura del giardiniere davvero competente, e una comunicazione sempre più attenta.
Al tavolo degli esperti si sono così sedute persone che si sono confrontate su questi temi per lavoro, per ricerca, per esigenza di attendere alla conservazione di un bene monumentale. Sono intervenuti raccontando la loro esperienza Pier Francesco Bernacchi, Presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Paolo Galeotti, Ufficio Parchi e Giardini – Polo Museale Fiorentino, Maria Adriana Giusti, docente di Restauro Architettonico, Politecnico di Torino, Stefano Mengoli, curatore del restyling botanico dello Storico Giardino Garzoni, Giorgio Strappazzon, curatore intervento di ampliamento dell’Orto Botanico di Padova e Fabio Fondatori responsabile marketing di Giorgio Tesi Group.
Inevitabilmente ci si è confrontati sulla ricerca di un equilibrio, difficile da trovare nel campo delle opere edili e del paesaggio, che sappia coniugare l'esigenza di mantenere un manufatto, che presenta i segni del tempo, e allo stesso tempo la necessità di operare per renderlo vitale. Innovarsi e mantenere la propria immagine identitaria: oggi il giardino deve dunque affrontare questo cruciale passaggio.
Esempio di un giardino storico, capace di restare al passo coi tempi, è quello di Villa Garzoni a Collodi, che vedrà sorgere un nuovo Parco di Pinocchio ad esso collegato. Bernacchi ha infatti annunciato l'acquisto di 70 ettari di terreno con annessi immobili, che andranno a formare il nuovo Parco, che troverà la sua spettacolarità nell'essenza e non in un formato consumer. Si enfatizzeranno così gli aspetti della fiaba di Collodi che si rifanno anche al mistero racchiuso nel Giardino di Villa Garzoni, che rappresenterà così il volto storico a cui corrisponderà l'innovazione del futuro Parco.
Redazione