Alle importanti eredità storiche di questa regione, per le quali è rinomata in tutto il mondo, si devono aggiungere oggi varie esperienze artistiche di rilievo e realizzazioni architettoniche significative degli ultimi decenni, in grado di tracciare linee di “continuità” o di rinnovamento rispetto alle evidenze del ricchissimo passato, includendo una molteplicità di proposte che vanno dalle arti visive ai musei, dalle architetture alle cantine, dagli spettacoli ai festival e appuntamenti culturali. l’arco temporale preso in considerazione, ha spiegato il curatore, è quello degli ultimi 70 anni.
In questa guida si indicano le migliori “mete e attrazioni” per scoprire la Toscana più attuale, suddivise in 7 sezioni tematiche: l’arte pubblica diffusa in spazi urbani e nel territorio regionale; i parchi e giardini d’arte o l’arte inserita direttamente nell’ambiente naturale toscano; i principali musei e collezioni d’arte contemporanea; diversi musei tematici e d’impresa che caratterizzano la storia recente di questa terra; varie architetture contemporanee prevalentemente di uso pubblico, istituzionale e culturale; numerose e meravigliose cantine d’autore; decine di eventi fra i più qualificati e interessanti degli ultimi tempi.
Ogni sezione è corredata da una mappa indicativa e segue un percorso circolare, dal capoluogo regionale alla costa e verso l’interno, in modo tale da suggerire possibili percorsi di visita. La guida non ha carattere esaustivo, ma piuttosto sintetico e serve da introduzione e sollecitazione a conoscere e identificare la Toscana contemporanea. La selezione è stata affidata al Centro Pecci di Prato e la guida è stata curata da Stefano Pezzato.
In copertina è riprodotta un’opera ambientale di Mauro Staccioli, artista toscano che ha lavorato in tutto il mondo, da Seul a Monaco di Baviera. Il viaggio nel contemporaneo parte dal Centro Pecci stesso, che accoglie virtualmente chi arriva a Prato, città che si segnala anche per i recuperi di siti industriali come la ex fabbrica Campolmi, sede della biblioteca Lazzerini e del Museo del Tessuto, e come l’attuale sede della Camera di Commercio. Passa dalle grandi mostre al Forte Belvedere e Palazzo Strozzi di Firenze che negli anni ha dedicato musei al Novecento e a Marino Marini, e a “stelle" come Ferragamo, Gucci, Zeffirelli; passa dalle installazioni e dalle opere della “piccola Atene”, così viene chiamata Pietrasanta per l’intensa presenza artistica, diffusa nel Parco sculture e concentrata nel Museo dei Bozzetti o evocata virtualmente al MuSA; include il Teatro del Silenzio di Lajatico dove il suggestivo paesaggio collinare dell’entroterra volterrano è inglobato in un’opera unica. Le grandi cantine ideate da architetti di fama rendono i luoghi dove vengono conservati i vini più pregiati della Toscana “mete" da visitare, oltreché dove assaporare e gustare i migliori prodotti di questa terra. Si trovano inoltre musei tematici e aziendali come il Museo Bitossi a Montelupo, il Museo Piaggio a Pontedera, il Museo dell’Oro Unoaerre ad Arezzo. Senza dimenticare opere fondamentali come il murale Tuttomondo dipinto a Pisa, ultima opera pubblica dell’astro americano Keith Haring.
A portare i saluti il sindaco di Prato Matteo Biffoni che ha parlato della vocazione per la contemporaneità del territorio con un'investimento importante fatto sul rinnovato Centro Pecci, sempre più soggetto attivo nelle politiche culturali della città: “Il Centro Pecci è centrale per il contemporaneo in Toscana e queste guide sono il frutto di un lavoro che vede nella collaborazione tra enti e istituzioni la sua centralità. Abbiamo la fortuna di avere tanto da scoprire nella nostra regione che attraverso questi strumenti si apre al visitatore sotto aspetti inediti. E abbiamo anche tanto da scoprire e far conoscere anche di Prato che, a cominciare dal Pecci, è una città contemporanea in ogni suo aspetto, nel suo modo di vivere l’oggi”.
La direttrice del Centro Pecci Cristiana Perrella ha sottolineato l’importanza “della pubblicazione di due nuove guide sull’attualità artistica in Toscana, per la centralità del Centro Pecci che le ha curate, ma soprattutto per l’immagine di una regione che vanta uno sterminato patrimonio storico con cui risulta perfino difficile confrontarsi. Le guide sono fondamentali per una regione di lunghe tradizioni che guarda avanti e si rinnova. ‘My Art Guide Tuscany’, in particolare, è un’istantanea della scena artistica contemporanea che segnala gli spazi d’arte più interessanti tra musei, gallerie, collezioni private, senza tralasciare i festival, le residenze, i giardini d’artista, le opere di land art e di arte pubblica. My Art Guide Tuscany è anche un itinerario alla scoperta delle numerose cantine disseminate sul territorio, dei laboratori e dei centri culturali, nella convinzione che l’arte, soprattutto in questa terra, possa abbracciare più ambiti. La guida viene pubblicata in tre formati – cartaceo, digitale e app - e sarà in distribuzione presso il Centro Pecci e in una selezione di gallerie e musei in Regione”.
“L'obiettivo è quello di far sistema” ha esordito la vice presidente Monica Barni, che ha ricordato come quello di oggi “rappresenti un po’ la summa del lavoro fatto in questi anni nell’ambito dell’arte contemporanea, a partire dalla riapertura del Centro Pecci nel 2016. Da lì abbiamo cominciato a riflettere sempre di più come fare rete con linguaggi a volte diversificati e così sono nate le due guide presentate oggi: ‘My Art Guide Tuscany 2020’ maggiormente rivolta agli addetti ai lavori e chi già è appassionato e conoscitore di questo settore culturale, corredato di brevi descrizioni e indicazioni per il soggiorno in Toscana legati ai percorsi artistici proposti. L’altra guida, Toscana Contemporanea, è rivolta agli operatori turistici e, di conseguenza, ai visitatore curiosi, anche neofiti, che possono essere stimolati dalle informazioni e dalle immagini contenute”
“Così piena di espressione dell’arte classica, adesso - spiega l'assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo - la Toscana gioca la sfida del contemporaneo, una scommessa verso il futuro con una offerta culturale che ormai, per la quantità e la qualità di opere, è strutturale della nostra regione. Fare la presentazione simbolicamente al Centro Pecci è una scelta non casuale. C’è stato un cambio di passo vero con la continuità dell’azione tra Regione e Museo rendendo questo luogo un incubatore culturale in una dimensione che non è più locale: ha qui la sua fisicità ma anche la responsabilità di questo ruolo che ha assunto divenendo polo museale di riferimento nazionale. Le due guide sono complementari, una rivolta a chi ha già una competenza nel settore artistico contemporaneo e l’altra per stimolare nuovi interessi, raccogliere attenzione e accogliere nuovo turismo. Sono strumenti per generare nuove forme turismo”
La pubblicazione 'Toscana Contemporanea', ha detto il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo, è incentrata sul legame che hanno saputo creare gli artisti e architetti contemporanei con il contesto paesaggistico, storico e culturale della regione. Una guida come narrazione in grado di proporre attraverso una nuova ottica i luoghi suggestivi e unici della Toscana. Nuove forme di percorribilità della Regione dove il turista entra in condivisione con questo patrimonio e le sue opere diffuse attraverso percorsi turistici tematici che diventano vere e proprie motivazioni di viaggio. Un aspetto della Toscana molto attuale che vede la somma di tante installazioni, musei, opere collocate in una dimensione contemporanea con la capacità di generare innovazione e che rendono la Toscana espressione di una straordinaria vivacità, al centro di una programmazione culturale dinamica e poliedrica'.
“Sintetica e essenziale, volutamente selezionata e ampiamente illustrata, quindi ambiziosa” ha sottolineato il curatore Stefano Pezzato indicando la non esaustività del volume. “Abbiamo puntato l’attenzione che merita su un patrimonio contemporaneo variegato e diffuso, che deve essere riconosciuto come parte economica integrante e identitaria di questa regione. Un patrimonio che viene da investimenti umani e culturali. Abbiamo quindi selezionato le principali presenze artistiche degli ultimi 70 anni, includendo numerose opere, architetture ed eventi in tutta la Toscana, arte in città, parchi o giardini, e musei d'arte fra i quali 8 che costituiscono adesso la prima Rete del Contemporaneo in
Tra le Regioni che ne possiedono di più c’è la Toscana con 7 siti: il centro storico di Firenze con tesori come gli Uffizi e Ponte Vecchio; il centro storico di Siena, dove si trovano Palazzo Pubblico e lo splendido Duomo; Piazza dei Miracoli a Pisa, su cui svetta la celebre Torre Pendente. Con le sue dolci colline, i campi coltivati e i filari di cipressi anche la Val d’Orcia è Patrimonio dell’Umanità, insieme a due affascinanti borghi delle Terre di Siena: Pienza, costruita secondo i principi rinascimentali, e San Gimignano, la città delle torri, chiamata anche la Manhattan del Medioevo. Completano l’elenco dei gioielli toscani le 12 Ville e i 2 Giardini Medicei della Toscana.
Da ieri i 7 siti Unesco della Toscana hanno la loro casa online: www.toscanapatrimoniomondiale.it. Una piattaforma che li custodisce, ne descrive le peculiarità grazie alle schede di approfondimento, le gallery fotografiche e le proposte di itinerari insoliti come il tour in 7 giorni che tocca tutti e 7 i siti Unesco dal titolo “La Toscana da fotografare: punti di vista per scatti mozzafiato”. Un lavoro corale unico portato avanti dall’assessorato alla cultura della Regione Toscana insieme a Fondazione Sistema Toscana in un percorso partecipativo condiviso passo passo con i referenti dei siti Unesco. Nessuna regione italiana si è mai dotata di uno strumento così innovativo, un visitor center virtuale completo e coinvolgente, che racchiude in un’unica piattaforma web il patrimonio Unesco della Toscana. Il sito offre anche suggerimenti su dove mangiare o dove dormire, mostra il calendario degli eventi, un blog con curiosità e suggerimenti di visita oltre al social wall che visualizza in un’unica schermata gli ultimi post pubblicati dagli utenti che hanno taggato uno dei 7 siti. Non ultima, la sezione con il decalogo del viaggiatore consapevole: 10 consigli che suggeriscono al turista come predisporsi al meglio per godere appieno della bellezza di luoghi che hanno ispirato l’Umanesimo e il Rinascimento dell’uomo. Il primo punto raccomanda: “I Patrimoni Mondiali non sono stati costruiti in un giorno. Non avere fretta, dedica loro il tempo che meritano! Goditi la bellezza unica di questi territori”.
Parte integrante dell’operazione è rappresentata da “Dante's Journey”, l'app-game dedicata ai più giovani e basata su una strategia di gaming integrata tra ambiente virtuale e spazi reali da visitare, anche con il supporto di appositi contenuti in realtà virtuale e aumentata. Nella app Dante Alighieri accompagna i ragazzi (divisi per fasce d'età) in un viaggio all'interno dei sette siti Unesco della Toscana. L'app anticipa con il suo tema il settimo centenario della nascita di Dante Alighieri (2021), che costituirà un’ulteriore occasione di promozione. La piattaforma web e l’App di gamification sono state realizzate dall’azienda toscana Space S.p.A. e da ETT S.p.A. di Genova.
“Tutto questo lavoro – ha dichiarato Monica Barni, vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Toscana - nasce da una stretta collaborazione tra i 7 siti Unesco della Toscana e l'assessorato alla cultura proprio per progettare una comunicazione coordinata e condivisa. Si tratta di un’operazione molto importante nata a dicembre 2015 e supportata nel 2016 da un finanziamento a valere sulla legge 77 del 2006 dedicata alla valorizzazione e promozione dei siti Unesco. Abbiamo realizzato questo bellissimo sito web con l'obiettivo di far conoscere e far comprendere l'unicità di questi luoghi, di fornire informazioni pratiche ai visitatori e un ambiente di supporto a tutti gli operatori. A ciò si aggiunge una app su Dante che anticipa le celebrazioni dei 2021 in particolare per i più giovani, per invogliare alla visita soprattutto dopo questi mesi di chiusura”.
Date le restrizioni ai viaggi da e per l’estero che ancora permangono, in questa prima fase il sito e la app puntano principalmente al turismo di prossimità, ossia ad un pubblico prevalentemente italiano. Inoltre, la visita di un sito Unesco offre l’opportunità di effettuare gite all’aria aperta, elemento che rappresenta sicuramente un valore aggiunto in questa fase di ripartenza post Covid. La visita dei luoghi Unesco coincide con una tipologia di turismo lento che permette al viaggiatore di riappropriarsi dei propri spazi, immerso nella natura e nella bellezza di luoghi unici, città antiche dove sono conservate opere d'arte e architettura uniche al mondo, ma anche piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato, tra dolci colline e filari di cipressi.
Redazione
L' artista Rossella Baldecchi si è raccontata contrassegnando con un colore ogni periodo della sua vita artistica.
Il suo amore per l'arte, per la pittura è innato, già piccolissima,all'età di cinque anni preferiva rimanere a casa a disegnare e colorare invece di andare ai giardini a giocare con i bambini. Fin da bambina ha capito che la sua vita avrebbe avuto un solo percorso quello della ricerca artistica. E' l'azzurro il colore di quel periodo di vita.
Affascinata dalla figura umana, all'Accademia di belle arti approfondisce la tecnica di pittura ad olio con la quale realizza tutte le sue opere pittoriche. La sua arte è concentrata sulla figura femminile, Ha raccontato su tela situazioni che avrebbe voluto vivere o semplicemente le ha raccontate.
Per molti anni le donne che rappresentava avevano gli occhi coperti. "Lo sguardo dice tutto- ha sottolineato Rossella- gli occhi parlano e forse ripensando a quel periodo avevo cose che sentivo dentro di me e non volevo esternare" .
Poi le donne dei suoi dipinti hanno iniziato a guardare a vedere. E' stato il passaggio dell'artista al colore rosso. Quel vedere ha avuto un grande significato, ha iniziato a vedere e rappresentare la violenza sulle donne vicine e lontane, di ogni razza e stato sociale. Donne ferite, violentate , umiliate, uccise. Da anni lavora su problematiche sociali impegnandosi su questi temi attaverso la sua arte: la pittura, l'incisione.
Ogni quadro ha un significato importante dal punto di vista sociale, molte delle sue opere insieme alla figura femminile raffigurano la farfalla. Per Rossella quelle ali di farfalla rappresentano le anime delle donne che in tutto il mondo subiscono atrocità, violenze o vengono uccise semplicemente perchè vogliono affermare i loro diritti di poter scegliere di lasciare un uomo che ha scambiato la violenza per amore.
All'inaugurazione della mostra a Tokyo nel 2017 questo suo amore per le farfalle rappresentate nelle sue opere ha attirato una sconosciuta che come lei condivideva la passione per le farfalle, la donna in quell'occasione ha regalato all'artista un anello con una farfalla in oro. Un abbraccio sincero è stato il ringraziamento dell'artista alla sconosciuta.
Al ritorno dal primo viaggio in Giappone ha pubblicato un libro “Viva in Giappone” diario di un viaggio d'arte dove ha documentata attraverso una narrazione, scritta e visiva, il suo soggiorno nella terra del sole nascente.
Rossella insegna design al Liceo artistico Petrocchi di Pistoia da 33 anni, ama il suo lavoro e il rapporto con i ragazzi
In tanti anni di attività non si è mai fatta condizionare dalle mode o dalle gallerie ha sempre scelto di essere se stessa libera di seguire il suo pensiero e i suoi mutamenti non ha mai voluto essere una professionista dell'arte ma un'artista vera e questo l'ha resa felice.
Gina Nesti
La scadenza per la presentazione delle offerte è prevista per il 22 settembre. L’aggiudicazione dei lavori dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno, in modo da poter consentire l’avvio dell’intervento di adeguamento e messa in sicurezza del Corridoio a partire dall’inizio del 2021. La durata complessiva dei lavori è stimata in circa 18 mesi; il valore di gara ammonta a circa 7 milioni di euro, con un costo complessivo di circa 10 milioni di euro (già finanziati). Il Segretario Generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Salvatore Nastasi: "Oggi si è compiuto un altro, importante passo verso la piena valorizzazione del Corridoio Vasariano. Il bando di gara europeo per il progetto esecutivo per l'adeguamento e la messa in sicurezza dell'intero percorso è stato reso possibile da una piena collaborazione istituzionale tra le diverse realtà coinvolte in questa iniziativa, che permetterà di restituire ai fiorentini e al mondo intero una parte pregiata del nostro patrimonio culturale".
l Direttore Eike Schmidt: “Il piano di mettere a norma il Corridoio Vasariano risale agli anni Sessanta ed è stato poi ancora caldeggiato da Antonio Paolucci quando era Soprintendente. Nel 2019 abbiamo presentato il progetto esecutivo e un ulteriore, grande passo avanti è il bando europeo che parte oggi: vediamo così avvicinarsi il momento in cui finalmente quel percorso principesco diventerà un’esperienza alla portata di tutti”. Il Soprintendente Andrea Pessina: “Questa tappa rappresenta il frutto di collaborazioni istituzionali di altissima qualità e professionalità all’interno del Mibact: il personale della Soprintendenza e delle Gallerie degli Uffizi, coadiuvato da studiosi e specialisti di diversi settori, ha predisposto, infatti, il Progetto esecutivo che oggi, grazie anche all’impegno di Invitalia in qualità di Centrale di Committenza del Ministero, viene messo a gara. Un volta concluso, questo intervento sul Corridoio Vasariano consentirà la nascita di un unico percorso museale di grandissima suggestione ed interesse scientifico, che abbraccerà le due rive dell’Arno e certo costituirà un volano importante per la ripresa del turismo culturale a Firenze, settore oggi in grande difficoltà”. L’Ad di Invitalia Domenico Arcuri: “Il via alla gara per i lavori di restauro del Corridoio Vasariano degli Uffizi, eccellenza del patrimonio culturale italiano, è segno importante per il sistema turistico-culturale del nostro Paese, piegato dall’emergenza mondiale dovuta al Covid. Non vediamo più, come un anno fa, le file di visitatori agli ingressi degli Uffizi, ma tra qualche mese torneranno e anche il Corridoio Vasariano sarà pronto per un turismo a pieno regime. La gara produrrà comunque effetti da subito: quando l’impresa aggiudicataria inizierà a lavorare, metterà in moto un meccanismo virtuoso, in termini di occupazione e non solo: quasi 7 milioni di euro alimenteranno l’economia toscana e di tutta l’Italia. Si tratta di uno dei tanti interventi che l’Agenzia, in qualità di Centrale di Committenza, ha portato avanti con successo insieme al Mibact, confermando il suo ruolo di soggetto qualificato a realizzare e accelerare investimenti strategici per il Paese al fianco delle amministrazioni pubbliche”.
IL PROGETTO DELLA RIAPERTURA AL GRANDE PUBBLICO
Il Corridoio Vasariano del complesso museale degli Uffizi, chiuso alle visite dal 2016 per ragioni di sicurezza, riaprirà al grande pubblico in via ordinaria, interamente riallestito, con un percorso ed un biglietto speciale. I visitatori di tutto il mondo potranno così godere di una passeggiata panoramica unica, affacciata sul cuore di Firenze, che, partendo da un ingresso ad hoc al piano terra dalla Galleria delle Statue e delle Pitture, passerà sopra il Ponte Vecchio, per raggiungere di là dall'Arno il giardino mediceo di Boboli e la reggia granducale di Palazzo Pitti. Il progetto esecutivo della riapertura è stato realizzato dalle Gallerie degli Uffizi e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, con la direzione dell'architetto Mauro Linari (responsabile unico del procedimento è invece l'architetto Francesco Fortino). È stato presentato nel febbraio 2019 dopo 18 mesi di studi, ricerche ed indagini che hanno coinvolto decine di specialisti (oltre mille le pagine del programma, 201 i metri quadrati di elaborati realizzati, 23 le relazioni specialistiche redatte, 2435 fotografie, decine le prove e i saggi sui materiali compiuti). Il nuovo percorso del Corridoio Vasariano garantirà completa accessibilità per i disabili, con un sistema integrato di rampe, pedane ed ascensori che consentiranno l'agevole superamento di ogni dislivello lungo l'itinerario e sarà dotato di servizi igienici; per la prima volta, avrà un impianto di climatizzazione e riscaldamento che ne regolerà in ogni momento la temperatura interna (ne faranno parte, ai fini di riduzione dell'impatto ambientale, anche sonde geotermiche collocate sotto terra nel cortile delle Cacce del giardino di Boboli); avrà una illuminazione a led a basso consumo energetico e sarà interamente videosorvegliato. Tra gli interventi principali previsti dal progetto, la realizzazione di nuove uscite di sicurezza: tra queste - complessivamente cinque - una verrà ricavata all'interno del di un vano di un pilone dopo Ponte Vecchio, in Oltrarno, in corrispondenza di via de' Bardi, ed un'altra all'altezza del Cortile delle Cacce, nel giardino di Boboli, dove per realizzare il collegamento saranno riaperti due archi del Corridoio che in passato erano stati tamponati. Il programma include anche interventi locali di consolidamento strutturale (nell'ambito del piano di prevenzione antisismica) ed il restauro degli interni, non sottoposti a lavori di recupero da alcune decine di anni: in particolare, intonaci, incannicciati, ed il pavimento, che verrà interamente smontato e rimontato in cotto antico. Non è previsto, in quanto non necessario, alcun intervento sugli esterni del Corridoio, ma verranno eseguiti alcuni lavori nel cortile delle Cacce a Boboli.
IL PERCORSO E GLI ALLESTIMENTI
Al nuovo percorso del Corridoio Vasariano si accederà dal piano terreno, ala di Ponente, dalla sala adiacente all'auditorium Vasari che verrà allestita con biglietteria e metal detector. Con un ascensore i visitatori saliranno al primo piano, dove avverrà l'ingresso vero e proprio nel Corridoio. Sarà percorribile in una sola direzione, cioè dagli Uffizi (entrata) verso Palazzo Pitti (uscita), ed è previsto al momento che al suo interno possa contenere, in base alle disposizioni a tutela della sicurezza, un massimo di 125 persone in contemporanea. Al termine dell'itinerario, i visitatori potranno scegliere se uscire nel giardino di Boboli oppure proseguire all'interno di Palazzo Pitti, in prossimità della Galleria Palatina. Quanto agli allestimenti, non faranno più parte dell'itinerario gli oltre 700 dipinti, tra i quali un corposo nucleo di autoritratti, che negli scorsi decenni erano appesi alle pareti del Vasariano. Rimossi nei mesi scorsi, gli autoritratti verranno esposti in una serie di sale di prossima apertura al primo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture. Alla luce della sua nuova funzione di passeggiata panoramica sopra Firenze, verranno riaperte le 73 finestre collocate lungo il percorso (molte delle quali finora oscurate a protezione dei dipinti) in modo da consentire ai visitatori di ammirare il più possibile la bellezza del centro storico osservato dalla suggestiva visuale del camminamento. Nel Vasariano saranno esposte circa 30 sculture antiche, e una raccolta di iscrizioni greche e romane (attualmente in deposito dagli anni '80 dell'Ottocento). Ci sarà poi uno spazio dedicato agli affreschi cinquecenteschi, realizzati per volontà dello stesso Giorgio Vasari, che un tempo decoravano l'esterno delle volte del Corridoio al Ponte Vecchio: staccati dalla loro collocazione alla fine dell'Ottocento, sono stati restaurati negli anni '60 del secolo scorso e poi esposti nell'ambito di mostre temporanee per poi tornare in deposito, dove si trovano tuttora. Oltre a quella panoramica, il percorso avrà però anche una vocazione storica. Per questo due punti del camminamento accoglieranno memoriali: il primo, in corrispondenza di via Georgofili, da dove è possibile vedere il punto in cui esplose l'ordigno che causò la strage nel 1993, con riproduzioni fotografiche di quei drammatici momenti ed i dipinti degli Uffizi danneggiati dallo scoppio della bomba (tra i quali il recentemente restaurato 'Giocatori di Carte' di Bartolomeo Manfredi e la 'Natività' di Gherardo delle Notti); il secondo si troverà appena passato Ponte Vecchio, e verrà dedicato al tema della devastazione del centro storico di Firenze da parte delle truppe naziste (in particolare nella Notte dei Ponti, 4 agosto 1944), anche in questo caso ricordata attraverso gigantografie metalliche di foto del tempo.
NOTIZIE STORICHE SUL CORRIDOIO VASARIANO
Progettata da Giorgio Vasari per consentire ai Granduchi di muoversi in sicurezza dalla loro residenza privata di Palazzo Pitti alla sede del governo in Palazzo Vecchio, questa straordinaria via aerea fu realizzata per iniziativa del Duca Cosimo I de’ Medici nel 1565 in occasione del matrimonio del figlio Francesco con Giovanna d'Austria. Grazie alla efficientissima organizzazione del cantiere, i lavori per la sua costruzione durarono appena cinque mesi: il percorso totale è di 760 metri a partire dal corridoio di Ponente degli Uffizi, fino all’uscita accanto alla Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli. In questo tratto il Corridoio sorpassa le vie, costeggia l’Arno e lo attraversa, entra nei palazzi, accerchia la Torre de' Mannelli, si affaccia nella Chiesa di Santa Felicita, in un susseguirsi di affacci sulla città che permetteva ai Duchi di catturarne la bellezza e di esercitarne il controllo. In età moderna, da quando il complesso è stato musealizzato, il Corridoio ha spesso ospitato dipinti della collezione degli Uffizi. In particolare, dal 1973 fino al 2016, ha ospitato la collezione di autoritratti delle Gallerie degli Uffizi: una raccolta unica al mondo, avviata nel Seicento dal Cardinale Leopoldo de’ Medici, e che continua fino ai giorni nostri. Gli autoritratti saranno presto visibili agli Uffizi, dove erano stati destinati dal Cardinale stesso.
Si continua venerdì 17 luglio con la commedia La Dea Fortuna di F. Ozpetek, premiato con 2 David di Donatello miglior attrice protagonista e miglior canzone originale. Domenica 19 luglio in programma Parasite del coreano Joon-ho (v.m. 14 anni), Palma d’Oro al Festival di Cannes e vincitore di 4 Premi Oscar (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior film internazionale).
Tutte le proiezioni sono fissate per le 21.45. L'ingresso sarà regolato in ottemperanza alla normativa Covid-19.
I biglietti (euro 5,50; ridotto 5, per i possessori della Carta Fedeltà Far.com) sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni e on line su ); la sera delle proiezioni, la biglietteria sarà in funzione dalle ore 20.30 presso l'APT di Piazza del Duomo.
Imprenditori, operatori del commercio e ristoratori sono invitati ad aderire all'iniziativa #Prenotailtuofilm, con la quale potranno contribuire a promuovere il cinema sotto le stelle di Piazza del Duomo, acquistando direttamente i biglietti (per un totale complessivo di 30 biglietti disponibili a serata), contattando la biglietteria del Teatro Manzoni, ed offrendo così un'emozione in più alla propria clientela.
Info: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 - 27112 (orario di apertura: dal martedì al venerdì ore 16/19; sabato ore 11/13).
Con l'occasione l'Amministrazione tende a sottolineare che l'iniziativa “Pistoia Grande Schermo” è stata realizzata con Associazione Teatrale Pistoiese e il sostegno di Far.Com. Altre realtà operanti nel settore dello spettacolo locale, come Mabuse Cinema, erano state contattate dall'Amministrazione al fine di proporre una collaborazione per la realizzazione di un cinema all'aperto in piazza del Duomo.
A poter fornire l'adeguata e la necessaria organizzazione e gestione dell'evento è stata appunto l'Associazione Teatrale Pistoiese che, oltre ad aver messo a punto il programma cinematografico, è stata in grado di garantire l'allestimento dell'evento. Lo schermo e gli allestimenti devono essere infatti rimossi di sera in sera per favorire la coabitazione in piazza del Duomo con il progetto musicale Blues Around, con la stessa struttura che diventa una volta palcoscenico di concerti e la successiva ospita lo schermo del cinema all'aperto. L'Atp è stata dunque l'unico soggetto in grado di garantire il montaggio e lo smontaggio tempestivo dell'assetto dell'arena allestita a cinema all'aperto in piazza Duomo, senza interferire con lo svolgersi di altre manifestazioni.
«Credo che in una città come la nostra possa esserci il giusto spazio per tutte quelle società che operano nello spettacolo, da quello dal vivo al quello teatrale, da quello musicale a quello cinematografico, e che quest'estate vogliono tornare ad operare nonostante nei mesi scorsi siano state fortemente colpite dagli effetti dell'emergenza sanitaria da Covid-19 – sottolinea l'assessore al turismo Alessandro Sabella –. La volontà dell'Amministrazione comunale è, quest'anno a maggior ragione, quella di supportare e promuovere la vitalità culturale della nostra città, offrendo un calendario ampio. Le attività in programma vanno da luglio fino a metà settembre, comprendendo anche gli spettacoli organizzati nella bella cornice della Fortezza Santa Barbara».
Il conferimento del titolo non rappresenta solo una onorificenza, ma permette l’accesso riservato a speciali bandi di finanziamento promossi dal Centro per il libro e la lettura, che consentiranno di ottenere risorse aggiuntive per finanziare iniziative ed eventi speciali, come successo nelle annualità precedenti. L’intento dell’iniziativa ministeriale è infatti quello di valorizzare le buone pratiche che le biblioteche nelle diverse città hanno messo in campo per diffondere la lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Sabato 7 marzo 2020 alle ore 10:00, presso la Biblioteca Comunale di Ponte Buggianese, sarà presentato in anteprima il libro “Codice Antigone” di Jacqueline Magi.
Il libro si pone nell’ambito del progetto “Giustizia e Investigazione” e vuole ridefinire il valore del diritto al femminile, un aiuto concreto e reale, utile alla vita quotidiana, rispondente a qualsiasi violenza di genere.
Jacqueline Magi è un giudice che lavora dal 2018 alla Corte di appello di Torino dopo essere stata Sostituto Procuratore della Repubblica a Pistoia per 10 anni, Giudice del Lavoro a Livorno e Giudice Penale a Prato e Pistoia. Autrice di molti libri in cui le protagoniste sono le donne e le violenze da loro subite. Nel 2015 ha fondato l’Associazione Anna Maria Marino contro la violenza di genere, punto di ascolto e di aiuto psicologico oltre che legale.
La presentazione sarà curata dalla Professoressa Tiziana Vivarelli. Saranno presenti l’autrice del libro Jacqueline Magi, l’Assessore alla Cultura Maria Grazia Baldi ed il Presidente della Commissione Cultura Elio Grazzini moderatore dell’incontro.
Redazione