Il “Pinocchio sugli Sci” resta all’Abetone
"Chi è pigro non può avere sostegno": così Sara Nocentini, assessore regionale al turismo, commenta alcuni articoli usciti sulla stampa locale che fanno un primo bilancio del movimento turistico nella zona settentrionale della costa toscana durante le festività di Natale e San Silvestro. “Il turismo – aggiunge l'assessore - non può più basare la propria sopravvivenza sulle rendite di posizione. Differenziare l'offerta, saper promuovere eventi e iniziative che rendano sempre più attrattiva una destinazione e investire sulla destagionalizzazione sono scelte che vanno incoraggiate e sostenute. La Regione Toscana ritiene fondamentale che la politica sul turismo si orienti sempre più a rafforzare sistemi di accoglienza moderni ed efficaci, che necessitano di enti locali e imprese dinamici e innovativi. Studieremo il sistema di incentivi per premiare chi destagionalizza, chi fa rete e chi investe in buona occupazione, cioè in un servizio di qualità che caratterizzi le destinazioni turistiche di eccellenza". L'impegno della Regione è dunque diretto alla promozione delle destinazioni attraverso strategie condivise con i territori, ma, visto il momento di crisi e sacrifici, il sostegno sarà destinato solo a quelle realtà capaci di reinventarsi e di impegnarsi per migliorare la propria offerta turistica.
Redazione Floraviva
Chiuse le festività natalizie, siamo alla corsa agli acquisti per imbandire la tavola di Capodanno: lenticchie, zamponi e cotechini faranno da padroni, con un aumento degli acquisti dell’8%. Cia riporta come le lenticchie, il legume della tradizione, in tutte le loro varianti, rosse o verdi, piccole o grandi, cotte nel sugo di pomodoro o in bianco, restino assolutamente a buon mercato e dunque perfette per gli italiani. Essi infatti ne consumeranno un quantitativo incredibile, che si aggira attorno ai 5,4 milioni di chili. In particolare, per la cena del 31 dicembre, tra le mura domestiche o al ristorante, oltre nove italiani su dieci le assaggeranno per gusto o per tradizione, che, come è noto, ci tramanda il legume quale portafortuna per l’anno in arrivo. Il consumo pro capite, aggiunge Cia, sarà di circa 20-30 grammi, e soltanto il 9% degli italiani non le mangerà a causa di intolleranze e/o per gusto personale. Per quanto riguarda zamponi e cotechini, invece, quest’anno saranno ancora più convenienti grazie alle tante offerte e promozioni della grande distribuzione, con ormai il 30% dei prodotti sugli scaffali a sconto. Gli italiani consumeranno circa tre milioni di chili, registrando un incremento record del 20% circa, con un preferenza marcata per il cotechino, scelto in due casi su quattro.
Redazione Floraviva
Sarà Lamporecchio con la sua Villa Rospigliosi, dove in precedenza ha abitato anche il Papa, a ospitare Atman dal sei gennaio prossimo. L’azienda intende così crescere ulteriormente con una combinazione eccezionale ricreata dal ristorante gourmet, sei camere e gli spazi per eventi. Dunque non solo il catering, come in precedenza. Una location importante, dove Igles Corelli e i suoi si giocano il tutto per tutto. L’inaugurazione si terrà il 31 marzo, ma i lavori di ristrutturazione sono già a buon punto. Il progetto per la cucina è già stato svelato: quasi solo induzione nella parte davanti, mentre dietro anche qualche fuoco e tanta tecnologia. Qui gli spazi sono due: uno lungo e stretto, separato dalla sala attraverso una vetrata, della grandezza di 60 metri quadrati; e un altro di 180 metri quadrati dietro, soprattutto per gli eventi. Nella sala lavoreranno in cinque per trenta coperti con tovaglie di canapa e poltroncine marroni e bianche, che richiamano la quinta in bronzo della cucina a vista. In cucina Igles Corelli e Marco Cahssai, con altri quattro ragazzi che adesso sono in giro all’estero, forse anche Loretta Fanella. Nella cantina a vista Valentina Congiu e Giacinto Rossetti, che aiuterà a rimpolpare le 300 etichette dell’Atman. Gli Champagne sono già novantotto. Tutto sarà sugellato da una biblioteca di cinque-seimila titoli di argomento gastronomico all’ingresso. Ancora in valutazione la proposta per il menu: sicuramente non ci sarà la vecchia partizione in antipasti, primi e secondi. Forse saranno proposti quattro menu degustazione, fra cui scegliere le portate, o venti piatti da cui trarre tre menu: vegetariano, di carne e di pesce.
Fonte: Lifestyle.tiscali.it
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