Roberto Franchini (Fdian) interviene sui settori del manifatturiero e del florovivaismo.
"Da tempo Pescia necessita di un serio progetto armonico di rilancio del manifatturiero, in più riprese; con le passate amministrazioni si è cercato di attuarlo, con azioni poco convincenti e deboli, o addirittura devastanti.
Abbiamo apprezzato (a suo tempo come FdI) la riduzione dei confini del Business park da parte della giunta Marchi, coscienti, dell’esagerata estensione territoriale dello stesso; abbiamo ritenuto la scelta della giunta Marchi in quel momento un’azione giusta e condivisibile, ma nel contempo, debole, frettolosa, più legata alle necessità elettorali che compiutamente studiata come si sarebbe dovuto fare, per salvaguardare il territorio in favore del florovivaismo e tenere conto delle necessità del settore industriale nel nostro comune, due realtà che versano in una profonda crisi di sviluppo in tutta la provincia ma in modo particolare a Pescia. Stessa cosa noi pensiamo della drastica decisione del Giurlani che per una promessa elettorale ha eliminato il cosidetto parco degli affari, sensa aver prima pianificato o individuato un area o un azione a favore di futuri insediamenti, per il manifatturiero nel nostro comune.
Noi di Fratelli d'Italia, crediamo che in un comune si debba operare per salvaguardare quella che è la sua vocazione primaria, che a Pescia oggi "appare" quella florovivaistica, ma abbiamo l'obbligo di tenere pure conto del futuro e delle opportunità che lasceremo alle prossime generazioni nel nostro comune, un buon politico è colui che riesce a vedere oltre le proprie esigenze elettorali e progettare e attuare azioni che vedano lontano. Noi crediamo fermamente che a fianco di un forte sforzo di rilancio della floricoltura serva un eguale sforzo per individuare aree utili allo sviluppo industriale e renderle appetibili; noi abbiamo capito e studiato la possibilità di attuare queste azioni in sinergia tra loro, e presto presenteremo alla coalizione e alla popolazione quello che è il primo punto dei 12 del nostro programma.
Tutti sanno che direttamente l’agricoltura non porta soldi nelle casse del Comune, ma lo fa indirettamente, portando benessere nelle famiglie e di conseguenza sul territorio, tutti sanno benissimo che l’industria per le tasse che deve versare obbligatoriamente al Comune i soldi li porta direttamente nelle casse del Comune e indirettamente altri soldi possono arrivare, dalle famiglie attraverso i posti di lavoro, quindi serve ragionare concretamente sulle varie possibilità utili a tutelare ambedue gli interessi, senza creare disparità.
Noi siamo coerenti con quello che abbiamo sempre sostenuto con pacatezza e senza obbiettivi personali e politici: oggi noi riconosciamo nel nostro candidato a sindaco, non il politico che guarda alla esigenza elettorale momentanea, ma un amministratore, che riesca a intravedere e attuare azioni anche anti popolari ma in un ottica di sviluppo futuro e capaci di portare benessere del nostro comune.
Abbiamo progetti fattibili, anche a lungo termine per le attività florovivaistiche e manifatturiere. E non sarà per niente facile attuarli, gli elettori e i cittadini lo devono sapere, non sarà per niente facile ne scontato raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo, ma tutti insieme ci dobbiamo provare. Quindi basta con spot che lanciano proposte più per compiacere i propri discepoli, che per dare indirizzi chiari e ponderati di buon governo alla comunità, ne abbiamo avuti in abbondanza con l'amministrazione Giurlani, oggi è il momento di concretezza che non vada per forza a cercare consensi, ma che vada a cercare buone soluzioni utili alla comunità".
Redazione