A parlare è il Centrodestra Ponte Buggianese che denuncia l’aumento della TARI.
“Non occorre ribadire che oltre che nella crisi sanitaria più grave della Repubblica siamo pure nel pieno di una crisi economica che probabilmente non ha ancora visto i suoi tempi peggiori, per questo ci duole informare i cittadini pontigiani che il 2021 si presenta gravido di aumenti per quanto riguarda le varie bollette e tasse. Alcuni di essi sono destinati alla generalità degli italiani, infatti luce e gas nel primo trimestre 2021 aumenteranno rispettivamente del 4,5% e del 5,3%. Altri invece sono destinati specificamente ai pontigiani, secondo quando confermato in sede di Consiglio Comunale del 30 dicembre.
Nel 2022 scadrà l’attuale concessione per l’acqua che durava dal 1992 (giunta Pagni) e che ci aveva consentito fino ad oggi, nonostante i pareri contrari degli esponenti dell’allora PCI, DS, PDS, PD o come si chiamava, di pagare l’acqua circa un 60% in meno di quello che tuttora pagano i cittadini dei comuni limitrofi. A partire dal 2021, per adeguarci, ci toccherà pagare un 10% cento ANNUO di aumento per colmare il divario.
In questa situazione avremmo rinunciato volentieri a fare l’en plein, ma purtroppo l’altro aumento è quello della TARI. Pensavate che le tariffe col porta a porta (e dopo un primo anno nel quale il servizio è cominciato nell’ultimo mese) si sarebbero ridotte? No, ci dispiace deludervi. La Regione Toscana, quella che è sempre stata governata da chi sapete, a quanto pare non è riuscita a realizzare gli impianti per lo smaltimento e il risultato è che Ponte Buggianese dovrà pagare in tre anni circa 45.000 euro di maggiore TARI, così come deliberato nell’Assemblea dei Sindaci per l’approvazione del Piano Economico Finanziario dell’undici dicembre 2020. La decisione è stata presa con voto a maggioranza degli intervenuti. I Comuni della nostra provincia amministrati da giunte di centrodestra hanno votato contro. Indovinate come ha votato il rappresentante del nostro Comune? Come l’altra volta quando la TARI aumentò in media del 24%; intendiamoci, è stato in buona compagnia visto che parecchi comuni amministrati dalla sinistra hanno votato a favore, con qualche lodevole eccezione come il Sindaco di Massa e Cozzile che si è astenuta (e alla quale va sinceramente la nostra stima).
In Consiglio Comunale Sindaco e Assessore all’Ambiente hanno spiegato che è cambiata la normativa, che i costi sono aumentati e che i numeri alla base dei calcoli sulla tariffazione sono quelli, che esponenti del centrodestra di Pistoia siedono nel consiglio di amministrazione di ALIA e non sono coerenti con quello che affermano sui giornali, che VOTARE NO NON SAREBBE SERVITO A NIENTE eccetera eccetera eccetera.
Per noi la questione è semplice e lo abbiamo chiaramente espresso in Consiglio: dato che loro rappresentano i cittadini di Ponte Buggianese vorremmo che facessero gli interessi degli stessi e non del partito di riferimento. Abbiamo spiegato che visto che paghiamo la TARI a Ponte Buggianese non ci interessa quello che fanno a Pistoia (che in ogni caso ha votato contro), che i costi che stanno alla base della tariffazione sono quelli che sono perché gli impianti di smaltimento che avrebbero dovuto essere stati
realizzati dalla Regione non sono stati fatti, e soprattutto che se la maggioranza dei Sindaci non si fosse inchinata per l’ennesima volta al volere del loro partito si sarebbe aperto un problema politico che avrebbe potuto accelerare la soluzione del problema da parte della stessa Regione.
La Toscana è già fra le regioni nelle quali si registrano le TARI più salate, è tempo di far sentire la protesta in tutte le sedi utili”.
Redazione