Conforti: il rinvio dell'udienza di Giurlani è fuorviante per il voto
Il candidato a sindaco della coalizione di centrodestra, Francesco Conforti, interviene sulla vicenda Giurlani: il silenzio che tutti i soggetti interessati mantengono circa l’autotutela su una doverosa costituzione in giudizio è un atto politico discutibile. Il buco di bilancio è poi da attribuirsi all'amministrazione Abenante, la Giunta Marchi ha gestito il debito con un piano di riequilibrio in dieci anni.
Per Conforti niente cambia nella sua stima circa l’operato dei magistrati, ma vista la situazione dichiara di non potersi esimere da alcune riflessioni, visto che la sua professione lo obbliga ad essere informato sulle conseguenze legali delle azioni che si compiono. "Non posso non notare la forte discrepanza fra le dichiarazioni a firma di Giurlani e l’operato del suo legale. Che può essere interpretata in due soli modi, tra loro opposti: una manovra per prendere tempo, in vista del voto; oppure come una certezza di essere rinviato a giudizio e magari pure condannato. Chiedere riti alternativi se non è una presa per i fondelli, potrebbe stare a significare una comprensibile e concreta preoccupazione per l’esito del processo, finalizzata a limitare i danni per l’imputato."
Altra considerazione che Conforti sviluppa è poi quella sulla mancata costituzione di parte civile in giudizio: "A questo punto deve essere chiaro per tutti che quelle che dovrebbero essere scelte istituzionali si stanno trasformando in scelte politiche discutibili e certo non per mia colpa. Non avrei voluto questo, avendo già cominciato a esporre da dicembre il mio programma per la città e su questo voglio continuare a confrontarmi. Però non sono io che ho posto al centro di questa campagna elettorale una candidatura inopportuna che sta portando nella competizione una nota fuorviante per l’espressione di un giudizio corretto dell’elettore."
Inoltre il candidato a sindaco della coalizione di centrodestra risponde a Giurlani circa le accuse di buco in bilancio attribuite alla giunta Marchi, che invece ha riparato il danno dell'amministrazione Abenante e gestito il debito con un piano di riequilibrio in dieci anni.
Conforti dichiara di non voler vedere un appuntamento determinante per la città e per il suo futuro, come quello delle elezioni, trasformato nel solito "calderone di bugie, ambiguità e omissioni".
Redazione