Il Nobel per la fisica 2017 parla anche un po' toscano
Il premio Nobel per la fisica 2017, appena assegnato a tre scienziati statunitensi per il loro ruolo nella scoperta delle onde gravitazionali, parla anche un po' toscano. Così la vicepresidente ed assessore all'università della Regione, Monica Barni, si congratula con i ricercatori di Cascina, dove c'è Virgo, il rilevatore interforometrico di onde gravitazionali dell'osservatorio europeo.
Il Nobel agli scienziati Rainer Weiss, Barry Barish e Kip S. Thorne della collaborazione Ligo era nell'aria da tempo. I tre studiosi per primi, il 14 settembre 2015, avevano misurato le onde gravitazionali, ovvero quel debolissimo segnale generato da un catastrofico evento avvenuto lontano, nel cosmo, che un secolo fa Einestein aveva previsto, su un piano solo teorico, nella sua "Relatività Generale". Ma nell'annunciare il prestigioso premio, l'Accademia delle Scienze svedese ha menzionato anche la collaborazione Virgo, il rivelatore cioè che ha sede all'European Gravitazional Observatory (Ego) di Cascina, vicino Pisa, fondato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) italiano e dal Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs) francese.Virgo l'11 febbraio 2016 e dallo scorso 1 agosto l'interferometro VIRGO si è unito ai due LIGO statunitensi nella raccolta dei dati, portando ad una nuova osservazione di onde gravitazionali che era stata annunciata il 27 settembre.






