Incendio Montalbano: in cenere oltre cento ettari di bosco
Situazione in miglioramento solo nel pomeriggio, ma l'attenzione resta alta.
Nel tardo pomeriggio di ieri sono state domate le fiamme che per due giorni di fila hanno devastato il Montalbano nel versante che guarda il Cantagrillo e Casalguidi. Le zone maggiormente colpite sono quelle di Baco, San Biagio, Bucigattoli, Catavoli alto e Casalvento. Nella notte le fiamme avevano ripreso vigore nonostante l’incessante presenza dei vigili del fuoco. Presenti sul posto fino a tarda notte, il sindaco di Serravalle Pietro Lunardi, la giunta, il vice responsabile della protezione civile comunale Paolo Spinetti, i tecnici comunali e la polizia municipale.
Fin dalle prime luci dell’alba è ripreso senza sosta l’intervento del Canadair e dei tre elicotteri della Regione Toscana, mentre dal basso lavoravano i vigili del fuoco, i volontari di Vab, Pubbliche Assistenze, la Racchetta, il personale di Unione di Comuni, carabinieri locali e carabinieri forestali.
La situazione è stata complicata dalla mancanza di acqua nei tradizionali bacini destinati all’approvvigionamento dei mezzi antincendio, che sono quindi stati costretti a far rifornimento dove possibile, comprese le piscine di agriturismi e case private presenti nella zona. Anche i proprietari dei terreni limitrofi si sono attivati per supportare le unità di soccorso.
Già da metà pomeriggio la situazione poteva considerarsi sotto controllo e sono iniziate le prime opere di bonifica da parte delle squadre a terra. La valutazione finale vede oltre cento ettari di boschi bruciati, per lo più castagni e robinia, oltre a qualche uliveto.
“Tutto il paese – fanno sapere dal Comune – sta partecipando attivamente ed emotivamente. La riconoscenza verso tutti coloro che si sono dati da fare è ampia ed evidente. Un ulteriore ringraziamento da parte del sindaco e della giunta va a tutte le attività commerciali che si sono prestate a servire acqua e viveri. Si ringraziano infine le squadre di soccorso che hanno collaborato per risolvere l’incendio”.
Redazione