Luca Parlanti, Consigliere Comunale M5S di Lamporecchio interviene in merito al nuovo regolamento del consiglio: "E' un ulteriore bavaglio all'opposizione".
"Anche un orologio rotto, due volte al giorno, segna l'ora giusta. L'eccezione é l'amministrazione di Lamporecchio, quota PD, non ne beccano una, neache per sbaglio. Sia chiaro, sono lucidi e coscienti di quello che fanno, non sono sviste le loro ma una chiara volontà.
Oggi vorrei soffermarmi sulla modifica, peggiorativa, al regolamento del consiglio comunale, perché è proprio vero il detto per cui "il diavolo lo si riconosce dai particolari". Tre anni fa proposi apposita mozione la quale prevedeva alcune mirate modifiche che avrebbero, con poco, migliorato il funzionamento e soprattutto l'operato dei Consiglieri, in particolare di minoranza, il tutto a favore dei cittadini: un termine massimo di almeno 5 giorni, invece che 3 o, meglio ancora, l'invio della documentazione contestuale alla convocazione del consiglio comunale; la diretta online delle commissioni, la presidenza di una commissione (territorio o bilancio) da attribuire alle opposizioni, l'aumento del tempo dedicato alle domande libere ad inizio seduta e molto altro. Fu tutto chiaramente bocciato da chi ha paura del confronto democratico e soprattutto della partecipazione dei cittadini (lo si è visto il 7 ottobre scorso, data storica per questa amministrazione, consiglio comunale aperto, figuraccia storica, l'ennesima, di questa amministrazione di fronte alle associazioni ed ai cittadini oltre che rappresentanti del consiglio regionale).
Ieri, all'ultimo consiglio comunale, la maggioranza si presenta con un nuovo regolamento ricco di contenuti...in buona parte peggiorativi, inseriti con la scusa di altre dovute modifiche ed ammodernamenti vari. Si diminuisce il tempo del question time, con la logica, ridicola, che togliere una manciata di minuti al dibattito dovrebbero abbreviare i tempi dei consigli comunali (che durano ore); altro punto assai dolente, si lascia invariato il termine dei 3 giorni dalla data del consiglio per ottenere (su richiesta, si badi bene, spesso reiterata dello stesso consigliere) la documentazione DOVUTA per legge ai componenti del consiglio per svolgere la loro attività. Termine assurdo, troppo breve. Ed ancora, si modifica in peggio l'utilizzo dell'atto "interrogazione", introducendo, senza nessuna reale necessità, l'"interpellanza", distinguendo i presupposti per la richiesta e creando confusione ed ulteriori ostacoli cui dovranno far fronte i consiglieri. L'art. 14 era chiaro ed onnicomprensivo, perchè stravolgerlo? Loro, chiaramente, con un'ipocrisia politica da guinnes dei primati, alla maniera del PD, spacciano questi passi indietro come miglioramenti. Sono fuori dalla realtà perchè non sanno cosa voglia dire protocollare un atto del genere, dato che non hanno MAI proposto atti di questo tipo, a differenza del sottoscritto. Ma si sa, l'impiccio è per il Parlanti, per il M5S, per l'opposizione.
È una cosa incredibile la politica a Lamporecchio, una situazione che oggettivamente grida vendetta, dentro e fuori le istituzioni, spesso nel silenzio generale di una comunità che accetta tutto, anzi, che sceglie una politica a sua immagine e somiglianza. Per fortuna non tutti.
Nei prossimi giorni vi racconterò anche degli altri punti del consiglio del 24 novembre, dove hanno toppato in maniera clamorosa, tanto nei contenuti quanto nella forma.
Tuttavia, se ai cittadini, almeno una maggioranza, piace la sommatoria di Torrigiani, Bochicchio, Tronci, più tutto il resto, oltre che l'alter ego Galimberti (segretario locale del PD) fuori dalle istituzioni, é giusto che bevano l'amaro calice fino in fondo e senza fiatare, che riconfermino la continuità di questa pessima amministrazione e che festeggino in piazza IV Novembre di tutto quello che fanno e non fanno in municipio.
Quello che dà veramente fastidio, oltre i fatti concreti, é il clima di palese arroganza, d'ipocrisia, di mistificazione della realtà, ovattato, da parte della Giunta.
Io, come sempre, sarò sulle barricate, non mollerò di un centimetro".
Redazione