Turismo, Apam: bene il Capodanno ma serve pensare al lungo periodo
Turismo, Apam: "Bene Capodanno, ma ora dobbiamo recuperare italiani con promozione e programmazione di lungo periodo".
Quello appena trascorso è stato un Capodanno che ha portato soddifsazione ad albergatori e ristoranti di Montecatini. Secondo la piattaforma H-Benchmark che per conto di Federalberghi analizza i dati quali-quantitativi storici e previsionali del lavoro di un campione di alberghi cittadini, in città il 70% degli hotel erano aperti, una percentuale ben più alta di quella registrata per Natale (circa la metà erano state le strutture attive nei giorni attorno al 25 dicembre) e addirittura migliore anche del 2019 (l’ultimo anno “pre-pandemia”), quando gli alberghi aperti si erano “fermati” al 65 per cento. E le buone notizie non sono finite qui: il prezzo medio delle camere è infatti cresciuto del 20 per cento rispetto al 2019.
Ma l’analisi di H-Benchmark va oltre e si addentra nelle statistiche “settoriali”: negli ultimi anni – seppur limitandoci al periodo a cavallo tra vecchio e nuovo anno - è cambiata drasticamente la provenienza dei turisti a Montecatini. Se infatti nel 2019 gli italiani costituivano la stragrande maggioranza del totale delle presenze (87 per cento), questi sono scesi al 77 per cento nel 2021 (il 2020 non è stato neanche preso in considerazione, in quanto si era in piena pandemia e lockdown) e addirittura a “solo” poco più della metà (51 per cento) nel 2022.
«E’ vero che gli stranieri possono “garantire” alle strutture alberghiere lunghi periodi di soggiorno (con Montecatini che diventa una “base” per visitare le città d’arte della Toscana) - scrive l'Apam - ma il mercato italiano – certo penalizzato anche da motivazioni “esterne”, causate da inflazione e crisi economica - dovrebbe ricevere, a nostro avviso, maggiori attenzioni in termini di promozione e programmazione».
«Non essere stati in grado, per le note vicende, di promuovere per tempo gli eventi natalizi non ci ha permesso di essere competitivi sul mercato italiano rispetto ad altre realtà a noi vicine. La nostra collocazione geografica e la vicinanza alle città d’arte, complice il ritorno degli stranieri, è stata ancora una volta la vera ragione del successo in termini di presenze», dichiara Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi Apam.
Se gli hotel possono infatti ritenersi sodisfatti per il lavoro svolto nei giorni appena passati, la città è apparsa a lungo desolatamente vuota, con i turisti lontani da Montecatini per cercare altrove eventi e iniziative. In definitiva, la buona percentuale di occupazione delle camere è un fattore che in città ancora non si percepisce. Per questo Federalberghi Apam torna a chiedere la creazione di una struttura organizzativa per il turismo, che coinvolga amministrazione comunale e categorie economiche, dotata di risorse derivanti dalla tassa di soggiorno e con l’obiettivo di una programmazione di medio e lungo periodo.
«Non è pensabile per un comune a vocazione turistica come Montecatini Terme continuare ad andare avanti senza obiettivi chiari e definiti. Occorre una struttura organizzativa cittadina che sia inclusiva di tutte le forze economiche che lavorano per il turismo e che siano coordinate verso obiettivi chiari e condivisi. Un struttura che sia così anche in grado di reperire risorse private e pubbliche, da aggiungersi alla tassa di soggiorno», conclude Bartolini.
«Pertanto - si legge nel comunicato dell'Apam - l’obiettivo per le prossime Feste dovrebbe essere duplice: da un lato mantenere le buone performance ricevute dagli stranieri che, come detto, garantiscono spesso lunghe permanenze in città; dall’altro recuperare il gap che, sul fronte degli italiani, si è creato a partire dal 2019 (quando ancora si poteva sfruttare l’onda lunga della Città del Natale). Per farlo dobbiamo metterci tutti insieme attorno a un tavolo e programmare il futuro».
Redazione