Dopo la notizia dei giorni scorsi di uno sversamento di gasolio nel rio Candalla a Monsummano Terme, l'Arpat ha effettuato i sopralluoghi necessari con tecnici e Vigili del fuoco sia in località Case Morette, che nel Padule e, più a monte, all'immissione del Candalla. Nessuna moria di pesci o particolari effetti sulla fauna o la vegetazione fluviale.
Negli scorsi giorni era giunta la notizia di uno sversamento di gasolio nel fosso Candalla: l'Agenzia regionale di protezione ambientale era subito intervenuta con i rilevamenti necessari sul fosso stesso e nel canale del Terzo, nel quale esso si immette. Il canale del Terzo è risultato esente da iridescenze di idrocarburi, sia in località Case Morette, che nel Padule e, più a monte, all'immissione del Candalla.
Su tutto il corso del fosso a monte, fino al Parco Orzali, dove è stato localizzato lo sversamento, erano ancora presenti iridescenze, ma non si rilevavano moria di pesci o particolari effetti sulla fauna o la vegetazione fluviale.
Il Comune ha inoltre ispezionato il tratto fognario interessato, accertando che lo sversamento era iniziato nel tratto tra via Luciano Lama e via del Catano. Sono state così posizionate alcune barriere assorbenti lungo il fosso. L'Arpat ha inoltre richiesto la pulitura del tratto fognario imbrattato per limitare la prosecuzione del trascinamento di idrocarburi nel fosso.
Redazione