Il 12° Rapporto di Banco Farmaceutico e OPSan fotografa un aumento dell’8,4%. Crescono i minori in difficoltà e le rinunce alle cure.
Sono 501.922 gli italiani in condizioni di povertà sanitaria nel 2025, +8,4% rispetto allo scorso anno. Lo rileva il 12° Rapporto “Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci”, presentato questa mattina a Roma da Banco Farmaceutico, OPSan – Osservatorio sulla Povertà Sanitaria e AIFA.
Il dossier mostra come oltre 8,5 persone su 1.000 abbiano dovuto chiedere aiuto alle 2.034 realtà assistenziali convenzionate per ottenere gratuitamente farmaci e cure. I minori sono 145.557, più degli anziani (21,8%). Gli adulti rappresentano il 58%, gli uomini il 51,6%.
La spesa privata resta elevata: nel 2024 le famiglie hanno sostenuto 10,16 miliardi di euro di costi non coperti dal SSN, il 42,7% del totale. In sette anni la quota pagata di tasca propria cresce del 21%. In aumento anche la rinuncia alle cure, che riguarda il 9,9% della popolazione.
«Serve attenzione alla dignità di chi non può curarsi», ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico ETS.
Il rapporto mette in luce un tema che tocca anche i nostri territori: sempre più famiglie rinunciano a medicinali, esami e visite specialistiche per ragioni economiche o per attese troppo lunghe. La povertà sanitaria è un indicatore della qualità della nostra società: quando curarsi diventa un lusso, le comunità più fragili pagano il prezzo più alto. È un alert che riguarda anche Pistoia e Valdinievole, dove servizi sociali e terzo settore registrano richieste in aumento.