Svelato il mistero delle poltrone-sculture a forma di uovo all’ingresso del Mefit
Il 9 ed il 13 luglio 2014 il comune di Nerja (Spagna) e quello di Pescia rafforzeranno il loro sodalizio con due concerti delle corali "Alminares" e "Valle dei Fiori", che si esibiranno assieme rispettivamente il mercoledì 9 Luglio presso il giardino storico di Villa Garzoni-Collodi a partire dalle ore 21:15 e domenica 13 Luglio presso la Pieve Romanica di Castelvecchio a partire dalle ore 17:15.
(Ingresso libero)
I numeri danno l’idea di questo 28° Meeting Nazionale di Società-Memorial Adriano Morelli che qui in Toscana si celebra nel ricordo anche dell’ex c.t. della nazionale Franco Ballerini. Sono 2.168 miniciclisti, in rappresentanza di 231 società. Tra accompagnatori, allenatori, dirigenti e naturalmente genitori, familiari e parenti dei giovanissimi, si prevedono a Montecatini Terme e dintorni dalle seimila alle ottomila presenze giornaliere con il picco che si dovrebbe raggiungere nella giornata di sabato. La grande festa si aprirà oggi giovedì nel tardo pomeriggio (ore 19) quando si svolgerà la spettacolare sfilata di tutte le società partecipanti alla rassegna. Ognuna delle rappresentative regionali presenterà un tema che ha per attinenza la regione che rappresenta ed al tema che un’apposita giuria riterrà il più meritevole, sarà consegnato il premio intitolato a Franco Ballerini che per il ciclismo giovanissimi aveva una particolare simpatia ed ammirazione.
Dopo la prima giornata con questo spettacolo folcloristico e di colori, domani venerdì dalle 8,30 inizieranno le gare che riguardano la gimkana, mountain bike e velocità. Per quest’ultima specialità nel pomeriggio le finale e premiazione. Sabato 5 sempre alle 8,30 l’inizio della gare su strada fino al pomeriggio quando ci sarà la cerimonia di premiazione.
Domenica la giornata finale con le ultime gare quindi a partire dalle 15,30 la premiazione finale del Meeting e la cerimonia di chiusura. Tutte le gare nel Viale Verdi e nel Parco delle Terme che in pratica per tre giorni sarà un villaggio globale chiuso al traffico. Davanti allo stabilimento Tettuccio sarà allestito il Villaggio Commerciale, mentre le operazioni di ritrovo e verifica licenze dei partecipanti alla rassegna, si svolgerà presso il Palazzo del Turismo nel Viale Verdi. Tutta l’organizzazione fa capo alla Montecatini Terme e Sport presieduta da Claudio De Angeli, con la Ranieri Tour Operator, Dynamo Camp, Fondazione Bartali Onlus, Centro Commerciale Naturale di Montecatini. Collaborano la Federazione Ciclistica Italiana, il Comitato Regionale e Provinciale di ciclismo, le società ciclistiche pistoiesi, la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia e naturalmente il Comune di Montecatini Terme, città che riserverà al Meeting, un caloroso abbraccio fatto di entusiasmo e passione.
A Roma il 3 luglio all’Auditorium Giuseppe Avolio la Confederazione italiana degli Agricoltori (CIA) presenta "Oltre la siepe” di Mauro Gallegati. Un libro visionario e innovativo, che prova a ripensare l’economia senza cavalcare la moda della decrescita felice.
Il volume, edito da Chiarelettere, verrà presentato a Roma il 3 luglio alle ore 17, presso l’Auditorium “Giuseppe Avolio” della Cia-Confederazione italiana agricoltori, in via Mariano Fortuny.
Ne parleranno con l’autore (che insegna Macroeconomia avanzata all’Università Politecnica delle Marche e collabora in varie attività di ricerca con il premio Nobel Joseph Stiglitz) il viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero, il presidente della Cia Dino Scanavino, il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso, il segretario generale di Symbola Fabio Renzi.
Redazione Floraviva
La serata dedicata alla storia dei semi si aprirà con una degustazione di prodotti biologici promossa da Rete Qualità Toscana. La ‘prima’ nazionale al cinema Odeon di Firenze (Piazza Strozzi) dal titolo “Open sesame - The story of seeds”, è in programma per stasera, giovedì 26 giugno (ore 20.30). Un importante evento promosso da Navdanya International, l’associazione di Vandana Shiva: il film - in versione originale con sottotitoli in italiano - del regista e scrittore Sean Kaminsky è dedicato a uno dei problemi più scottanti che riguardano il presente ed il futuro del nostro pianeta, quello dei semi.
Rete Qualità Toscana (RQT) è una rete di imprese agricole toscane nata con l’obiettivo di promuovere l’aggregazione della filiera agroalimentare per valorizzare le produzioni di qualità regionali. Nel progetto di filiera corta Qualitoscana.net - co-finanziato dal Psr Regione Toscana 2007-2013 -, è stata prevista una specifica azione di promozione integrata dedicata ad una pluralità di sistemi di qualità, che rappresentano alcune fra le produzioni agroalimentari toscane più significative: carne di razza chianina Vitellone Bianco dell’Appennino centrale Igp, olio extravergine d’oliva Toscano Dop, vino Toscano Igp e le molte coltivazioni e produzioni biologiche e da agricoltura integrata col marchio Agriqualità.
Redazione Floraviva
Un grande lavoro: 370 chilometri (dal passo della Cisa ad Acquapendente) attrezzati, segnalati e in sicurezza da percorrere a piedi, in bicicletta e presto anche a cavallo. Un investimento regionale di 16 milioni di euro sulle 15 tappe di un percorso che rappresenta il 20% del tratto europeo e il 40% di quello italiano, 200 interventi per la messa in sicurezza, 16 strutture di ospitalità finanziate, altre 44 di ospitalità ecclesiastica e 1200 strutture ricettive presenti nel raggio di un chilometro, 200 interventi di animazione nel 2014. Questi interventi e le compagne di comunicazione previste dalla Regione sono destinati ad aumentare il già consistente numero di frequentatori: solo nel 2013 si sono contati circa 100mila pellegrini. Dal 2011 ad oggi il trend è in ascesa costante, con una media di oltre il 20% di pellegrini in più ogni anno.
Quello della via Francigena è un progetto che vuole tornare a unire l'anima europea, come quando nacque, nello spirito di un pellegrinaggio carico di religiosità affrontato dall'arcivescovo Sigerico da Canterbury alla sede del seggio papale di Roma. Lega infatti quattordici regioni dall'Inghilterra alla Francia, dalla Svizzera all'Italia attraverso un percorso di circa 1800 chilometri. Nato 24 anni fa, il progetto ha trovato il momento del suo rilancio cinque anni fa, come afferma l'Associazione Europea Vie Francigene, quando la Regione Toscana, divenendone capofila, ne ha assunto il coordinamento e l'ha proposto come obiettivo di legislatura e come risposta alle nuove domande poste dal turismo.
Sostenibilità e identità riaffermate rispetto alla storia, alla cultura e ai paesaggi per richiamare a conoscere i territori nella loro completezza, attraverso un recupero del tempo e del proprio sentire: sono le carte vincenti della proposta della Via Francigena, ma anche quelle che continuano ad attrarre in Toscana il turista, il viaggiatore, in cerca oggi sempre più di motivazioni, non solo di destinazioni. Il recupero della Francigena va esattamente in questa direzione, e crea le condizioni della realizzazione di un sogno, insieme culturale, spirituale, identitario, legato al paesaggio.
E' una idea che guarda al futuro e ai giovani. Insieme a questa Toscana meno frequentata, ma non meno nobile delle città d'arte, può essere consegnato ai giovani europei, italiani, toscani, un comune capitale per il futuro, un corridoio 'leggero', capace di offrire loro spazi dove inventarsi ricerche innovative, fare attività culturali, insediare nuovi modi di fare impresa e far crescere una idea di diversa di sviluppo. La Francigena si presenta come una infrastruttura leggera che ha messo tutti d'accordo: una autentica Via della pace, che può diventare di ispirazione ad un intero progetto di mobilità a piedi nelle nostre città, per consolidare la Toscana come regione del camminare e del viaggiare lento.
Da una rilevazione condotta sui social network è possibile, soprattutto a partire dal 2012, notare come della Francigena si parli in termini positivi. Chi l'ha percorsa sottolinea l'emozione del cammino, la bellezza dei paesaggi, il fascino delle vestigia medievali e dei borghi che si incontrano lungo la strada. Una pecca rilevata, ma sulla quale si sta intervenendo, è il basso numero delle strutture ricettive a poco prezzo. In sintesi emerge che la Francigena è un brand molto ben posizionato in Italia ma ancora non troppo conosciuto all'estero. Tra le parole di apprezzamento sui social spiccano i musei, la strada stessa, il cibo, l'arte, i trasporti pubblici oltre, naturalmente, al clima.
INFO: http://www.regione.toscana.it/via-francigena
Parigi, capitale mondiale e punto di riferimento del vino di qualità, ha ospitato la conferenza stampa di presentazione di Passitaly, la prima edizione della kermesse interamente dedicata alla celebrazione dei vini passiti del Mediterraneo promossa dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea, il Comune di Pantelleria, l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia e il GAL delle Isole Minori, in programma dal 31 agosto al 4 settembre sull’isola di Pantelleria.
Presso la sede francese dell’Istituto italiano di cultura, nel cuore di Saint Germain, quasi 200 persone hanno presenziato alla conferenza stampa condotta e moderata dal giornalista Andrea Gabbrielli, profondo conoscitore della viticultura insulare e autore de “Il vino e il mare – Guida alla vite difficile delle piccole isole”, un omaggio agli eroici vignaioli che ogni giorno sfidano la forza della natura, tanto affascinante quanto indomabile, per regalare ai winelover di tutto il mondo vini unici e preziosi. Nel corso del dibattito sono intervenuti il Direttore dell’Istituto italiano di cultura a Parigi, Marina Valensise, il Sindaco di Pantelleria, Salvatore Gino Gabriele, l'enologo Gianni Giardina in rappresentanza dell'IRVO e la coordinatrice della ristorazione di Pantelleria per Passitaly, Anna Trogler.
“Passitaly – afferma Salvatore Gino Gabriele, Sindaco di Pantelleria - nasce dall’idea di dare voce ai produttori dell’isola per incentivare l'eno-turismo e ampliare il potenziale di comunicazione che le produzioni locali possono esprimere per qualità, identità culturale e natura. La manifestazione sarà dedicata ad una selezionata platea della stampa generalista e di settore ma anche a buyer, operatori ed enoturisti sempre alla ricerca di vini dotati di personalità e carattere, mai omologati e provenienti da contesti produttivi estremi. Per queste ragioni – conclude il Sindaco - abbiamo deciso di presentare qui a Parigi il programma di queste cinque giornate: il winelover francese, con la sua naturale predisposizione al bien vivre e alla ricerca dell’eccellenza enologica, è l’esempio perfetto di interlocutore a cui si rivolge Passitaly.
La manifestazione, oltre a offrire la possibilità di degustare le migliori produzioni di vini passiti del Mediterraneo, consentirà di scoprire l’isola attraverso “Pantelleria Experience”, tre differenti percorsi corrispondenti ad altrettanti aspetti che l’hanno resa un unicum assoluto, ammirato e conosciuto in tutto il mondo: enogastronomico, naturalistico – paesaggistico e storico – culturale. Un vero e proprio viaggio di scoperta e approfondimento degli aspetti ambientali, culturali e produttivi di un territorio dove la civiltà dell’uomo ha saputo interpretare al meglio un contesto unico ma al tempo stesso difficile e, a volte, ostile. Terrazzamenti, muretti a secco e Dammusi sono la prova concreta e tangibile di una tradizione agricola millenaria da sempre fondata sull’equilibrio tra uomo e natura. Pantelleria è uno dei territori più amati ed evocativi del Mediterraneo, come conferma la grande affluenza, registrata nel corso della presentazione parigina, di giornalisti e tour operator francesi e internazionali, i principali interlocutori chiamati ad veicolare i flussi turistici di elite verso l’isola.
A conclusione della conferenza stampa, le immagini e le note musicali di Don Pasta hanno riprodotto uno spaccato naturale di vita pantesca. L’artista, rapito dalla forza evocativa di Pantelleria dopo un viaggio nell’isola, è stato in grado di emozionare il pubblico presente in sala con una riproduzione fedele dell’atmosfera, calda e solare, di un territorio che per la sua straordinaria bellezza è stato definito “il Giardino del Mediterraneo”.
Naturalmente non poteva mancare il momento tanto atteso della degustazione dei pregiati vini Passiti: gli aromi fruttati e il gusto vellutato di queste produzione di nicchia sono state esaltate dall’abbinamento con i rinomati formaggi francesi offerti in degustazione. Un perfetto connubio per una prodotto a cui è stato affidato il delicato compito di promuovere l’intera produzione d’eccellenza di Pantelleria e il brand Sicilia.
Redazione Floraviva
Dove prima sorgeva una vecchia conceria, in piazza San Romualdo, nel centro storico di Pescia, è nato l’Ornitorinco atelier di Fabrizio Silei.
Chi è Silei?
“La voce più alta e interessante della narrativa italiana per l'infanzia di questi ultimi anni”, secondo la definizione della commissione che gli ha conferito il Premio Andersen 2014 come miglior scrittore. Ad ogni modo Silei non è solo un autore per bambini. E’ un illustratore, un artista, un creativo, senza tralasciare anche il sociologo o il politico (all’attivo un’esperienza da assessore nella giunta Abenante) ma più di ogni altra cosa è qualcuno che nel raccontare ha trovato il senso della propria vita e il modo per entrare in relazione con l’altro.
E forse proprio dalla necessità di creare un luogo di incontro, dove sperimentare nuovi linguaggi e nuove forme d’espressione ha preso corpo l’idea di trasformare uno spazio privato in uno spazio aperto a grandi e piccini. L’originalità parte già dal nome.
Cosa c’entra l’ornitorinco, si saranno già chiesti in molti. Non è la prima volta che Silei tira in ballo questo curioso animale. Qualche anno fa gli dedicò persino un libro. L’ornitorinco rappresenta un’anomalia della natura, è un mammifero che depone le uova ed è l’unico esemplare della sua famiglia, “rappresenta una metafora di intercultura, interdisciplinarità, gioco, contaminazione, ibridazione” come scrive lo stesso Silei.
E questo stesso concetto vuole trovare una rappresentazione spaziale nell’atelier di piazza San Romualdo. “Questo non è uno spazio commerciale – spiega Silei – ma un luogo dove i bambini possano uscire con qualcosa che hanno realizzato proprio loro, riappropriandosi di un’abilità che ormai si è quasi estinta, quella cioè di pensare con le mani”.
Cosa vuol dire pensare con le mani? Trovare piacere nella manipolazione di un oggetto, che al contempo rappresenta esso stesso uno strumento per la narrazione, che può essere cambiato, aggiustato, adeguato di volta in volta ai gusti di chi ascolta o di chi narra. Nell’atelier c’è un teatro di marionette, un tavolo e degli strumenti da lavoro, tanti oggetti realizzati con il legno, la carta e altri materiali poveri. E poi ancora i libri, le illustrazioni, le parole, le storie. Tutto prende vita in uno spazio di pochi metri quadrati. E’ la rappresentazione di un mondo nel quale entrare per scoprire chi siamo, cosa cerchiamo, cosa può regalarci ascoltare una storia o anche inventarla.
Workshop, mostre, seminari, incontri, laboratori di scrittura, ma anche di animazione, attività di formazione. Questo e tanto altro ancora si propone di ospitare l’Ornitorinco. Sarà possibile avere aggiornamenti sugli eventi e le iniziative promosse dall’atelier sul sito internet e sulla pagina facebook dedicata.
Redazione Floraviva
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