Obiettivo del progetto, sostenere la famiglia nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell'anziano, garantendole un adeguato punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali presenti sul territorio e un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.
"La Toscana ha una popolazione sempre più anziana - è il commento dell'assessore Stefania Saccardi - e questo pone con crescente urgenza il problema dei bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Come Regione, abbiamo cercato di dare risposte che rendano meno gravoso il peso della quotidianità, prevenendo l'isolamento e l'esclusione sociale degli anziani e delle famiglie che li assistono. Tra queste risposte, c'è il Pronto Badante, che dopo la positiva sperimentazione condotta dal 2015, lo scorso anno è stato stabilizzato e consolidato, e quest'anno vede un investimento ancora maggiore: dai 2,9 milioni del 2019-20, ai 3,3 del 2020-21".Punti chiave del progetto
Sostegno alle persone anziane fragili e alla loro famiglia quando il disagio si manifesta nelle prime fasi del bisogno, in modo che possano contare su un aiuto concreto per reperire informazioni e assistenza. Un aiuto che si concretizza nella visita, entro massimo 48 ore, di un operatore autorizzato presso la residenza dell'anziano.
Rafforzamento del modello di “presa in carico domiciliare” rivolto all’anziano in stato di difficoltà, per il supporto alla famiglia con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo, per contrastare la solitudine delle persone anziane fragili e promuovere la socializzazione e l’integrazione sociale attraverso un welfare domiciliare e comunitario.
Supporto e accompagnamento della persona anziana e/o della famiglia nel primo accesso ai servizi territoriali pubblici allo scopo di potenziare le forme di sostegno e l’autonomia delle persone anziane.
Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore, comprensivo del raccordo e collaborazione con il sistema territoriale dei servizi pubblici.
Modello innovativo di governance: il soggetto pubblico agisce attraverso il volontariato e la cooperazione sociale per erogare servizi e orientamento alle famiglie. Il sistema di rete messo in campo dal progetto tuttora in corso (approvato con Dgr 66/2019) coinvolge 278 soggetti così costituiti:
- 123 Associazioni di volontariato,
- 93 Cooperative sociali,
- 27 Associazioni di promozione sociale,
- 27 Patronati,
- 8 Altri soggetti onlus,
- Collaborazione con INPS per acquisizione e gestione dei libretti famiglia.
A chi è rivolto
- alle persone anziane di età uguale o superiore a 65 anni
- residenti in Toscana
- che si trovano per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio
- che non hanno già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali.
Enti del Terzo settore gestori degli interventi
- Previsto un bando rivolto alle associazioni di volontariato, cooperative sociali, enti di promozione sociale, patronati...
- copertura dell'intero territorio regionale (25 Zone distretto a seguito dell’accorpamento Bassa Val di Cecina – Val di Cornia - Elba);
- stretta integrazione e collaborazione tra le associazioni di volontariato e le cooperative sociali in tutti i territori;
- stretta integrazione con i servizi territoriali pubblici, Centri per l’impiego.
Cosa garantisce il Pronto Badante
- Numero Verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19,30 e il sabato dalle 8 alle 15) per segnalare il momento di difficoltà dell'anziano;
- Visita domiciliare entro 48 ore dalla segnalazione al Numero Verde;
- “Presa in carico domiciliare” per il supporto alla famiglia e all’anziano con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo;
- Erogazione di un contributo di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, attraverso l’utilizzo del libretto famiglia;
- Tutoraggio in itinere e prima formazione “on the job” personalizzata, direttamente a casa dell'anziano, per aiutare la famiglia e l'assistente familiare nel periodo in cui viene attivato un primo rapporto di assistenza familiare;
- Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore e dei servizi territoriali pubblici;
- Numero Verde 800 59 33 88 (attivo il martedi dalle 14 alle 18) per consulenza in materia previdenziale e assistenziale effettuata da Patronato Acli.
Risorse complessive 3,3 milioni di euro
- 2,1 milioni, di cui 1,96 milioni per il bando rivolto ai soggetti del Terzo settore in qualità di capofila per la gestione: Numero Verde e Coordinamento regionale; Interventi di assistenza, informazione e tutoraggio;
- 1,2 milioni all'Inps per acquisizione libretti famiglia.
Risultati Pronto Badante Toscana 2016-2019 (3 anni di sperimentazione) periodo 1/03/2016 – 23/03/2019
- oltre 56.000 telefonate arrivate al Numero Verde,
- più di 19.000 visite effettuate a casa dell’anziano,
- oltre 13.600 libretti famiglia/buoni lavoro erogati.
Risultati Pronto Badante Toscana 2019-2020 (1° anno di stabilizzazione dal 25/03/2019 al 24/03/2020) – progetto tuttora in corso di attività dati al 31 dicembre 2019
- oltre 10.000 telefonate arrivate al Numero Verde,
- più di 5.200 visite effettuate a casa dell’anziano,
- oltre 3.100 libretti famiglia erogati.
Sulle pagine dedicate al Pronto Badante sul sito della Regione Toscana, tutte le informazioni sul servizio e gli orari del Numero verde.
Redazione
Oggi alle ore 11:00 l’assessore regionale Stefania Saccardi inaugura il nuovo Polo Cardiologico Ambulatoriale dell'Ospedale di Pescia, che però è operativo dallo scorso dicembre. La cerimonia si terrà nel Padiglione Sud alla presenza del direttore sanitario Emanuele Gori.
Il nuovo reparto è un’area dedicata alle visite cardiologiche e all’attività cardiologica non invasiva. La Cardiologia pesciatina è diretta da Gessica Italiani.
Al termine dell’inaugurazione si svolgerà la conferenza stampa nel corridoio del Chiostro del presidio ospedaliero.
Redazione
Grazie al servizio ’Banca 5’, messo a disposizione da Intesa-San Paolo, negli esercizi convenzionati è possibile ritirare contanti come ad un bancomat e a partire da febbraio la soglia massima di prelievo sarà innalzata a 250 €.
Nonostante le rivendite convenzionate siano diffuse su tutto il territorio italiano si nota un'elevata concentrazione di questi esercizi nella provincia di Pistoia (117) e di Lucca (174).
Sicuramente nelle zone periferiche, collinari e montane questo tipo di servizio è più utile che altrove. Ed è proprio in questi luoghi che alcuni esercizi sono riusciti a rimanere in attività trasformandosi in centri multiservizio: per il pagamento dei bolli, per alcune operazioni bancomat, per le ricariche, per il pagamento dei bollettini, ecc.
Come afferma Claudio Morbidelli, presidente provinciale della Federazione italiana tabaccai e gestore della tabaccheria di viale Adua, nei pressi del Conad: «Il servizio funziona molto bene. Le persone trovano infatti spesso più facile, una volta che sanno dell’esistenza del servizio, recarsi in tabaccheria piuttosto che a uno sportello della propria banca, magari più distante. La soddisfazione del cliente – aggiunge – sta anche nel fatto che il servizio è gratuito».
Tutto ciò è confermato anche dal fatto che dal lancio del servizio, nel mese di agosto 2018, a livello nazionale sono state oltre 3 milioni le operazioni di prelievo contanti per un totale di quasi 300 milioni di euro prelevati.
Irene Barsanti, dell’unica tabaccheria di Campotizzoro, nel comune di San Marcello Piteglio, spiega che: «Banca 5 è un servizio che funziona. La richiesta varia però di giorno in giorno e dipende da noi mettere dei limiti alla scorta della liquidità. Anche per questo motivo vedrò come fare quando sarà alzato il livello del prelevabile, anche perchè il nostro guadagno è di soli 50 centesimi per operazione».
L’istituto bancario spiega che, in linea con quanto definito nel Piano industriale della capogruppo Intesa Sanpaolo, «si vuole consentire ai clienti del gruppo di effettuare prelievi di contanti in un numero importante di esercizi aperti anche in orari prolungati ma, soprattutto, si offrono servizi semplici ma socialmente utili ed importanti per le necessità quotidiane della popolazione, anche in comuni spesso piccoli e meno serviti».
Nel corso dell’anno, la funzionalità sarà estesa anche alla rete afferente alla NewCo costituita insieme a SisalPay e operativa dal mese in corso. L’elenco aggiornato degli esercizi convenzionati Banca 5 è disponibile su App e sito web sia di Intesa Sanpaolo sia della stessa ’Banca 5’.
Redazione
Cosa accade per Giancarlo Mandara consigliere d’opposizione di Voltiamo Pagina sulla spinosa questione del Piano Operativo?
Secondo Mandara, sono diversi e sostanziali i punti da chiarire, intanto la giunta del sindaco Giurlani, anche sul Piano Operativo, mancherebbe di trasparenza. Di fatto lo scorso sabato, durante il consiglio comunale, per l’avv. Mandara, da subito sarebbe emersa l’assenza di trasparenza che si è sostanziata nella mancata e dovuta pubblicazione documentale, ed aver omesso le dirette streaming. Secondo Mandara altro elemento sostanziale emerso durante il consiglio comunale è l’impreparazione dell’amministrazione Giurlani che in consiglio non avrebbe avuto l’idee chiare sulle tecniche di voto. Impreparazione che ha mosso Mandara nella richiesta di parere della prefettura, parere peraltro accolto dall’amministrazione, la quale evidentemente non si è saputa sottrarre. Mandara chiude lamentando anche l’assenza di policy -politica pubblica- dell’amministrazione nei confronti dei cittadini, quella che spiega le scelte di una amministrazione, da non confondere con la politica dei rapporti di forza tra le varie fazioni, quella che viene ormai praticata e confusa con l’essenza delle scelte fatte democraticamente per la gente. La giunta Giurlani infatti avrebbe sostituto lo strumento principe di condivisione e quindi democratico, con una lista di procedure tecniche che sono sembrate una sorta di cortina fumogena per mostrare la difficoltà che s’ incontrano nell’attuazione di un piano operativo, senza fornire le vere motivazioni di queste scelte. Mandara sollecita infine la popolazione a partecipare giovedì 23 gennaio alle 19:45 al prossimo consiglio comunale. Segue il virgolettato integrale di quanto Giancarlo Mandara dettagliatamente ci fa giungere in redazione.
AV
"Lo scorso sabato è iniziata in consiglio comunale la discussione sulle osservazioni al piano operativo. È emerso fin da subito il tratto caratterizzante dell’amministrazione targata Giurlani ovvero l’assoluta mancanza di trasparenza volta a limitare qualsiasi forma di dissenso. Infatti il comitato dei cittadini di Via della Torre / Via Nieri, ai quali ribadisco il mio massimo sostegno in tutte le forme esplicabili (così agli altri comitati di cittadini), aveva protocollato una lettera con allegata documentazione fotografica ritraente lo stato dei luoghi. Ebbene, benché questa lettera fosse indirizzata a tutti i consiglieri, si sono ben guardati dal fornircela, perché i rappresentati dei cittadini, secondo il disegno di questi amministratori, devono votare senza conoscere. Gliel’ho fornita io, per svegliarli dal torpore.
Altro elemento: se, come dice l’assessore Morelli, è stata garantita la massima partecipazione, come mai ha deciso di ricevere i comitati (decisione che comunque condivido)? Forse perché questa giunta è assalita dai sensi di colpa? O forse perché teme che il dissenso si condensi in pericolosi ricorsi amministrativi? La verità è che sulla partecipazione hanno garantito il minimo sindacale, guardandosi bene dal pubblicare lo streaming di incontri dove frotte di cittadini imbufaliti non le hanno mandate a dire.
Terzo punto: assoluta impreparazione di un’amministrazione che è arrivata in consiglio senza avere le idee chiare sulle modalità di voto delle osservazione dei cittadini. Ne è scaturito un dibattito kafkiano di circa due ore, con accoglimento della mia proposta di richiedere parere sul punto alla Prefettura. La maggioranza ha tuttavia deciso di non sospendere nel frattempo i lavori, con la conseguenza che, se ci dovessero rispondere che stiamo sbagliando le modalità di voto, bisognerà annullare tutto il lavoro svolto. Proprio un bell’esempio di buona amministrazione!
Quarto: di fronte alle istanze legittime di comitati di cittadini rappresentati di grosse fette di territorio (Collodi, Via della Torre/Via Nieri, Colleviti, Via Santovecchio/Via Guinigi), ci saremmo aspettati una risposta politica sulle intenzioni di questa maggioranza, piuttosto che il resoconto dei lavori della commissione territorio svolto sabato mattina dalla sua presidente. Ma vi comprendo: come fate a farvi un’idea se neppure a voi consegnano i documenti?
Tutti aspetti che il folto gruppo di cittadini presenti ha potuto riscontrare dal vivo. Se volete seguire l’evolversi delle vicende, vi do appuntamento al consiglio di giovedì 23 gennaio, ore 19,45."
Redazione
«Siamo vicini al dolore della famiglia di Carlo – ha detto il Don Valerio nell’omelia – e siamo in molti a fare le condoglianze alla moglie, alle figlie, al genero, alle nipoti: tutta la nostra comunità dove Carlo è nato, cresciuto e che ha servito con passione fino all’ultimo. E’ difficile trovare le parole giuste per esprimere il nostro cordoglio, ma ci sono parole che escono dal cuore per dare voce a questo momento in cui accompagniamo un amico refrattario alle formalità e che con una risata sincera andava a illuminare i suoi grandi occhi di uomo deciso e concreto. Anche se ha rivestito ruoli importanti, non si è mai messo in mostra come sindaco e come priore della Misericordia, un uomo di valore che fisseremo tutti nella nostra memoria per il suo cuore».
«Lo voglio ricordare – ha detto Giurlani – per tanti momenti, come pochi mesi fa quando mi chiese di aiutarlo per i lavori che stava facendo nella sede della Confraternita; negli occhi aveva la gioia di fare un nuovo centro prelievi. Poi per l’ultima lettera che ci ha inviato il 9 gennaio, dove evidenziava la voglia di mantenere attivo anche per il futuro il centro prelievi del sangue convenzionato con l’Asl, servizio che per oltre 40 anni è stato apprezzato dai cittadini».
«Aver lavorato accanto a una persona così per 50 anni - ha detto Roberto Valbonesi, priore della Misericordia di Pescia - è stato un vero privilegio».
Redazione
«Dopo aver dato battaglia nelle varie riunione della commissione territorio sul piano operativo comunale su tutti i suoi punti di criticità - si legge nel comunicato -, senza tuttavia ricevere alcuna minima considerazione da parte dell’Assessore Morelli, che spavaldo ha creduto di agire indisturbato, in questi giorni sta emergendo tutta la contrarietà allo strumento urbanistico. Si stanno raccogliendo firme, costituendo comitati, ecc.. Tutte iniziative alle quali come consigliere di minoranza non posso che associarmi, cercando di migliorare lo stesso piano operativo, nell’interesse esclusivo del nostro territorio e dei suoi abitanti. Il gruppo dei cittadini di Via della Torre/Via Nieri - continua Mandara - è infatti stato messo di fronte ad uno stravolgimento della viabilità a suo discapito, della cementificazione di quei pochi spazi vuoti rimasti, sacrificando terreni agricoli, e alla distruzione della vecchia cinta muraria della città oltre all’antico gorile. Più o meno stessa musica nella zona di Colleviti, soffocata da nuovo cemento con seri problemi di tenuta del paesaggio, con eliminazione di zone boschive e annientamento di un ecosistema. Collodi e Ponte all’Abate, dove invece di pensare a risolvere i problemi esistenti, come ad esempio la viabilità, si vanno ad aggravare le cose con nuove previsioni urbanistiche. E dove il Comune ha ricevuto più di uno schiaffo, dalla cittadinanza, dalla Regione, dalle province di Lucca e Pistoia e dai Comuni di Villa Basilica e Capannori. La zona sud del Comune, prima sedotta dall’amministrazione Giurlani e poi tradita con un massiccio intervento edificatorio, con buona pace delle problematiche di rischio idraulico. Perché ormai pare chiaro a tutti che con questi amministratori ciò che è uscito dalla porta, è in verità rientrato dalla finestra. Mi auguro che in sede di discussione delle varie osservazioni in Consiglio l’amministrazione voglia seriamente dare ascolto a tutte queste istanze provenienti dalla base. Come consigliere - conclude Mandara -, darò battaglia in tutte le forme consentite per evitare che questa scellerata amministrazione voglia lasciare il segno sul nostro territorio in barba all’esigenza di evitare il consumo di suolo e con la ricerca esclusiva di voler fare cassa sulla pelle dei cittadini. Invito quindi tutta la cittadinanza a prendere parte al consiglio comunale sul tema, si inizierà sabato 18 gennaio alle 9:00».
Redazione
Legambiente Valdinievole ha assunto una posizione di critica verso il Piano operativo, richiamando la necessità che il Comune valuti con più attenzione le osservazioni e le critiche presentate. Come si legge nella nota dell’associazione ambientalista «Prossimamente il consiglio comunale prenderà in esame le osservazioni presentate sul Piano operativo, strumento urbanistico che ha destato molte preoccupazioni per previsioni ritenute problematiche e per un consumo di suolo valutato irragionevole per un territorio che non ha trend di crescita demografica e che possiede ingenti volumetrie decadute e abbandonate e, quindi, disponibili per il recupero, anche a fini residenziali. Molti sono stati anche gli interventi critici da parte di organizzazioni che si occupano di urbanistica e di salvaguardia ambientale e paesaggistica, sia a livello locale, che regionale e nazionale, per chiedere una revisione del Piano. La stessa Regione Toscana ha presentato al Comune un’osservazione che contesta gran parte delle scelte e suggerisce di abbattere sensibilmente il consumo di suolo. Gruppi di cittadini hanno raccolto firme e hanno richiesto un riorientamento di questo strumento urbanistico in riferimento a scelte riguardanti porzioni del territorio (Via della Torre, Colleviti, Collodi, via XXVII Aprile, Veneri, area ex Business Park)».
Anche sul fronte politico il consigliere della Lega Oliviero Franceschi muove diverse critiche a cominciare dalla zona industriale «pericolosa per gli allagamenti dalla parte orientale della strada, e che invece diventa sicura e fattibile soltanto dieci metri più in là». Mentre su Collodi dice: «Previsioni bocciate da tutti e comunque avanti tutta. Non ultima Via della Torre e via Nieri gravate da una incomprensibile viabilità creata per fare nuovi insediamenti a danni di terreni agricoli, alla faccia del non consumo di suolo».
Redazione
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