PRATO- In queste settimane di campagna elettorale ho avuto la possibilità di confrontarmi con tanti commercianti del centro storico di Prato. O almeno con quelli che hanno resistito e non hanno cessato la loro attività. Troppi conti da pagare e pochissimi aiuti hanno fatto sì che molti esercenti abbiano dovuto rinunciare alla loro attività commerciale.

Confcommercio Pistoia e Prato aveva infatti già annunciato che un negozio su dieci non aveva riaperto a seguito del lockdown, e tutto ciò è sotto gli occhi di tutti, basta fare un giro per le vie del centro per vedere i tantissimi fondi rimasti sfitti e le tante serrande abbassate. Una visione che fa male al cuore.

Per non parlare di via del Serraglio, a rischio completo degrado. Una zona abbandonata a se stessa e che invece sarebbe tutta da riqualificare. E i commercianti di questa zona sono stanchi di essere lasciati nel degrado più totale dove spacciatori e baby gang fanno da padroni. Una zona in cui i clienti hanno anche paura di frequentare perché rischiano di venire scippati o di farsi rubare la bicicletta o addirittura il motorino.

I commercianti chiedono aiuti concreti per riqualificare la zona e questo può essere fatto animandola di eventi e con altre iniziative per promuovere il centro storico. Ribadisco ancora dunque la mia proposta di abbassare le tariffe di sosta nei posteggi e la necessità di avere una navetta che da piazza del Mercato porti nelle varie zone del centro. Le attività del centro storico non possono essere lasciate a morire nell'indifferenza generale.

Meteo locali