Uno spettacolo tra lettura e musica, per conoscere anche uno strumento musicale particolarissimo: il bercandeon. Si tratta di uno strumento musicale inedito ideato una decina d'anni fa e che recentemente ha raggiunto la sua forma definitiva, tant'è che è stato protagonista di un concorso internazionale di composizione e di uno specifico metodo scritto da Davide Bonetti.
Co-ideatore dello strumento con Stefano Caniato è Fiorenzo Bernasconi: “Gli esemplari più recenti dello strumento sono stati realizzati in legno massiccio, quale ciliegio e castagno e quindi con una certa fantasia potrebbero essere definiti “legni suonanti”. Parlando con gli amici compositori Antonio Bellandi e Andrea Talmelli, ho saputo che entrambi hanno scritto una suite dedicata a Pinocchio, il burattino di legno protagonista del romanzo di Carlo Collodi, che analogamente potrebbe far pensare a un “pezzo di legno parlante”. L'analogia è rafforzata dal fatto che lo strumento, prima che concretamente, apparve in termini fantastici nella parte finale di un mio romanzo. Perciò abbiamo pensato al bercandeonista Stefano Caniato, che coadiuvato da una voce narrante, parteciperà a uno spettacolo che vorremmo proporre in Italia, ma anche all'estero (il libro di Collodi è il libro italiano più tradotto, con ben 260 edizioni). Il repertorio verterebbe sulla suite di Bellandi, un brano Talmelli, uno di Caniato e uno mio, scritto in collaborazione con Riccardo Battisti.”
Antonio Bellandi ha parlato della sua suite e del suo rapporto con Pinocchio: “Essendo nato a pochi chilometri da Collodi, possiamo dire che il mio rapporto con Pinocchio inizi dalla prima infanzia... rileggo il libro periodicamente e ne traggo sempre nuovi insegnamenti perché sotto l’apparenza di una fiaba per piccoli lettori si nascondono messaggi profondissimi. Anche per questo legame profondo col libro di Carlo Lorenzini, alcuni anni fa decisi di comporre il melologo “Memorie di un burattino”, che musicalmente si struttura come una suite di cinque brani. Ecco i titoli che compaiono in partitura: “Nel bosco”, “La bambina dai capelli turchini”, “La bottega di Geppetto”, “La tomba della fatina”, “Il grillo parlante”. Su questo tessuto musicale la voce recitante ci racconta le idee che il burattino, ormai un vecchio uomo in carne ed ossa, ha maturato nel corso della sua vita, alla luce di quello che di lui conosciamo attraverso le avventure raccontate nel libro ma anche grazie ad elementi di mia fantasia (che però mantengono un legame strettissimo e sempre in dialogo con quelli del volume di Collodi). Il brano ha ricevuto il patrocino della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, l’organizzazione mondiale più importante per la valorizzazione e la tutela della figura del burattino più famoso di tutti i tempi, ed è pubblicato dalle edizioni Da Vinci di Osaka. Piccola curiosità: esiste anche la traduzione russa del mio testo realizzata da mia moglie Elena Nikolaevna Filippova-Bellandi”.
Andrea Talmelli, già direttore del Conservatorio di Reggio Emilia e ora presidente della Società Italiana di Musica Contemporanea presenta il suo “Pinocchio, un miùsicöl, eseguito al Teatro Regio di Parma nel 1999: “Cosa meravigliosa accettare la sfida di Pinocchio con tanti ragazzi in scena, un coro di voci bianche, musicisti, attori, ballerini e figuranti, luci, colori, scene, costumi variopinti, davanti a un Teatro storico stracolmo di altri ragazzi ma anche di tanti adulti. Sì, perché Pinocchio non è solo il più famoso libro per ragazzi del mondo. È bello, divertente, commovente e pure ricco di una infinità di insegnamenti per tutti. Esperienza di scuola totale, dunque. Che considero, con altre sempre di scuola anche diverse, tra le più belle che ho vissuto nella mia attività compositiva. Ma il titolo dice un miùsicôl, rilevò Valeria Ottolenghi nel suo commento sulla “Gazzetta di Parma”. E allora ricordò come la doppia narrazione, quella del Pinocchio di Collodi e quella di Franco Sgrignoli che si sovrappone, una compagnia teatrale raccontata nei febbrili momenti che precedono la prima dello spettacolo, si svolga in un variopinto susseguirsi di momenti di puro teatro. Musicale e di balli, di recitazione e citazioni, ma anche di sorprese inaspettate per chi pensava di trovare “solo” le vicende ben note del libro. Così è anche per la sorpresa finale, che non svelerò qui, con il suo naturale invito all’applauso liberatorio del lieto fine. “E nel piacere della teatralità non manca neppure la parodia” sentenzia la Ottolenghi. Sì, perché non tramonti mai, aggiungerei ora più che mai, la voglia di sorridere e anche un po' di prendersi in giro”.
L’inizio dello spettacolo è alle ore 21.15. E’ possibile prenotare posti a sedere scrivendo a:
Redazione
E’ il Progetto Pass -Percorsi Assistenziali per Soggetti con bisogni speciali; il programma viene attivato in tutti gli ospedali dalla regione Toscana in collaborazione con i coordinamenti delle associazioni per la disabilità per assicurare alle persone con disabilità intellettive, fisico-motorie o sensoriali, universalità ed equità di accesso ai servizi sanitari.
Nell’Ospedale San Jacopo il progetto si realizza anche grazie al sostanzioso contributo dei Lions Club di: Abetone-Montagna Pistoiese, Massa e Cozzile-Valdinievole, Montecatini Terme, Pistoia, Pistoia Fuorcivitas, Quarrata, Agliana- Pianura pistoiese e Serravalle pistoiese.
La donazione dei sette Lions ha permesso l’allestimento di un ambulatorio con caratteristiche tali da rendere meno traumatica la permanenza in ospedale. L’ Ambulatorio è collocato al piano terra dell’Ospedale, ricavato da locali precedentemente utilizzati per finalità associative: qui saranno accolti i pazienti con disabilità in un ambiente che garantisce protezione, il rispetto della riservatezza, la sicurezza e la tranquillità nell’erogazione delle prestazioni e, soprattutto, il massimo rispetto dei loro bisogni e la disponibilità della vicinanza del familiare o del care giver.
Alla cerimonia di donazione, stamattina, hanno partecipato tutte le rappresentanze dei Lions Clubs della Zona F, il Governatore Giuseppe Guerra, il presidente della SDS della Valdinievole Alessio Torrigiani e i coordinatori dei Comitati di Partecipazione. Era presente anche la direzione infermieristica, i dottori Paolo Cellini e Monica Chiti.
E’ intervenuto il Sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi che si è complimentato per la realizzazione del Progetto. “Un’altra eccellenza per il nostro ospedale che nasce grazie alla vicinanza dei Lions - ha detto- a dimostrazione che il San Jacopo è sempre di più oggetto di attenzione e affetto da parte dei nostri cittadini”.
La dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio e direttore della rete ospedaliera dell’Azienda USL Tc ha spiegato così il Progetto: “L’Ambulatorio è situato in un’area centrale (contigua anche all’area della medicina d’urgenza), che è stata riconvertita con interventi strutturali per un importante impegno finanziario da parte dell’Azienda; ma è grazie ai Lions se uno degli spazi di questo nuovo servizio è stato allestito per offrire tutte le caratteristiche del massimo comfort: dalle pareti colorate agli arredi, tutto è stato pensato per favorire l’accoglienza e l’accessibilità alle cure. Per molte persone con disabilità spesso il distacco dal proprio ambiente domestico può generare un trauma che noi vogliamo ridurre quanto più possibile; per questa ragione è stato creato nel nostro Ospedale uno Ambulatorio davvero speciale, che serve a favorire un percorso sanitario pianificato e personalizzato.
Ringrazio quindi i Lions, anche a nome della direzione generale: si sono messi a disposizione di questo importante Progetto, che nasce dalla considerazione di prestare una particolare attenzione a chi è più fragile. I Clubs hanno aderito al progetto con grande entusiasmo ed estrema sensibilità. Con questo nuovo Ambulatorio anche nell’area pistoiese non ci saranno più diseguaglianze nell’accesso alle prestazioni sanitarie”.
Il Progetto Pass attuato nell’ospedale San Jacopo sarà, infatti, a servizio degli utenti di tutta la provincia, compresi quindi anche quelli provenienti dalla Valdinievole.
L’équipe Pass. Dal punto di vista organizzativo è stata costituita una équipe Pass (principalmente di area medica, chirurgica, e di anestesia e rianimazione) e individuato un Facilitatore (la dottoressa Vania Andreini): è la principale figura di contatto con i pazienti e fa da raccordo tra questi e gli altri professionisti che intervengono nel percorso clinico-assistenziale.
L’équipe è così composta: oltre alla dottoressa Andreini, Alessandra Panchetti (anestesia), Pietro Rastrelli (anestesia), Florinda Giuseppa Intilla (medicina interna), Virna Robustelli (chirurgia), Valeria De Carli (gastroenterologia),Luca Mannini (ginecologia), Mirco Viliotti (radiologia) e Miria Lucchesi (coordinamento infermieristico).
L’Ambulatorio ha come obiettivo anche quello di ridurre il più possibile il numero degli accessi alle varie strutture sanitarie e ai pronto soccorsi da parte delle persone disabili con loro grande disagio, mediante la concentrazione in un unico accesso di più prestazioni.
La collaborazione e l’integrazione tra ospedale e territorio permetterà di individuare i pazienti per l’accesso all’Ambulatorio anche tramite i servizi sociali, i Medici di Famiglia, i centri diurni e coloro che vivono in strutture residenziali.
Presso l’Ospedale San Jacopo si sono sviluppate competenze professionali per far fronte alle esigenze emergenti per pazienti con bisogni speciali: in più di una occasione sono stati sperimentati modelli gestionali interdisciplinari per la gestione dei pazienti fragili.
Da oltre un anno nel presidio è aperto un Ambulatorio Odontoiatrico di secondo livello dedicato alle persone disabili e fragili.
Redazione
E’ quanto afferma Confcommercio che esorta a valorizzare la vivibilità e l’attrattività della città. La responsabilità va attribuita ai singoli.
“Non possiamo che condannare gli eccessi e i comportamenti oltre le regole che danneggiano il quieto vivere in città.” Con queste parole Confcommercio commenta i disagi riscontrati dai turisti nell’ultimo fine settimana a causa della musica alta, oltre i volumi consentiti e la confusione fino a tarda notte.
“L’atteggiamento indisciplinato da parte di alcuni avventori danneggia non solo i turisti e i visitatori presenti nelle strutture ricettive del centro, ma compromette l’immagine dell’intera città agli occhi di chi la vive e di chi la frequenta.
La movida concepita nel rispetto delle regole è senza dubbio un elemento di valore perché determina una vivacità e un’accoglienza che qualsiasi meta turistica – e non solo – richiede. In questa direzione si stanno muovendo con impegno pubblici esercizi e negozi del centro, dopo due anni in cui la pandemia prima e il conflitto russo-ucraino, poi, hanno creato una dolorosa assenza di flussi turistici.
Non possiamo permettere che questi sforzi vengano vanificati dalla mancanza di disciplina di alcuni. La responsabilità va attribuita ai singoli e non all’intera categoria ed è per questo che chiediamo un attento presidio da parte delle Forze dell’Ordine.
Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione per valorizzare Montecatini dal punto di vista della vivibilità e dell’attrattività.”
Redazione
Il ricavato finale della camminata ammonta a ben 11.136 €, merito della straordinaria partecipazione di pubblico nell’ultima edizione prima del Covid, circa 600 persone, e dell’interesse di numerose aziende che hanno voluto sostenere l’evento e il progetto ad esso collegato. L’attesa per l’installazione è stata dovuta soprattutto all’emergenza epidemiologica a causa della quale, pur terminando gli acquisti velocemente, si è dovuto attendere che il centro Raggio di Sole potesse, tornando alla normalità, ritrovare gli spazi dove allestire le attrezzature che, nel periodo dell’emergenza, erano tutte occupate secondo le norme sul distanziamento. Anche se a distanza di tempo, gli organizzatori di “Passo dopo Passo” ci tengono a dare notizia di quanto è stato acquistato con il ricavato dell’iniziativa: un monitor touch interattivo 65’’, un verticalizzatore, ovvero un ottimo ausilio pensato per persone con ridotta capacità motoria, un letto per degenza elettrico con numerose funzionalità di sollevamento, alcuni elementi (tubo a bolle con divanetto e poltrona armonica) per l’avvio dell’allestimento di una stanza multisensoriale in grado di stimolare i cinque sensi grazie alle attrezzature e ad un ambiente sicuro e controllato.
“Il Centro Raggio di Sole di Orbignano” affermano i referenti del centro “ringrazia sentitamente tutte le persone e le aziende che hanno permesso questo, esprimendo la più sincera e profonda gratitudine ad ognuno di loro per la presenza e l’attenzione mostrata, con l’augurio di poter realizzare, nel breve periodo, un incontro di ringraziamento e condivisione”.
Anche il comitato organizzatore di “Passo dopo Passo” ringrazia nuovamente tutti coloro che hanno sostenuto questo progetto di solidarietà.
Redazione
“Sul Mefit è urgente dare immediatamente corso ai provvedimenti già deliberati, oltrepassando il rimpallo delle responsabilità: in gioco c’è il futuro delle imprese”. Lo afferma oggi Confcommercio Pistoia e Prato, sul tema nuovamente al centro del dibattito.
“Il Mercato dei Fiori e delle piante – precisa l’Associazione – rappresenta un ineludibile pezzo di storia cittadina e il cuore pulsante di una filiera produttiva composita. Al suo interno racchiude circa 600 operatori, tra commercianti e produttori agricoli. Ecco perché non è più possibile continuare ad assistere ad uno sconcertante teatrino che rischia, adesso, di schiacciarle”.
“Sono già stati deliberati – si conclude la nota di Confcommercio - provvedimenti idonei a scongiurarne la chiusura, rendendolo un luogo fruibile e sicuro. Il contributo stanziato dalla Regione Toscana per adeguare la struttura, anche in accoglimento alle nostre richieste, va in questa direzione. I tempi per gli adempimenti invece si dilatano, fino alla scadenza fissata per oggi. Lo ribadiamo, non possiamo accettarlo: il Mercato dei Fiori è cruciale non soltanto per la sopravvivenza delle aziende floricole di Pescia e dei Comuni limitrofi, ma anche per l’intero tessuto economico del territorio. Oltre a questo, rappresenta una base logistica fondamentale per un ampio numero di imprese esterne. È dunque il momento di andare oltre le singole colpe, adoperandosi invece per garantire il futuro delle imprese, della filiera che rappresentano e delle loro famiglie”.
Redazione
"Come gruppo consiliare Pescia Cambia vogliamo prima di tutto ringraziare il presidente Antonio Grassotti per il lavoro determinante da lui svolto in questi anni della sua presidenza e del rapporto di stima e fiducia creatosi con gli operatoti del mercato. Lavoro importante che ha portato al risanamento del bilancio, tanto da consentire oggi alla azienda Mefit di poter investire sulle urgenze che la struttura abbisogna. Impegno e risultati che non sono venuti meno neanche nel periodo dell'emergenza pandemica, durante la quale le aziende e gli operatori hanno trovato in Grassotti un punto di riferimento fondamentale.
Nel merito veniamo a conoscenza di una situazione molto grave, a pochi giorni dalla scadenza notificata dai VV.FF., della quale eravamo del tutto all'oscuro, anzi sono di pochi giorni fa le rassicurazioni pubbliche dello stesso commissario e del consigliere regionale Niccolai che i rischi di chiusura erano scongiurati e trovate le risorse "tutto era a posto".
A fronte di questo e a pochi giorni da quella scadenza, veniamo a sapere che in questi mesi c'e' stata una "assoluta mancanza di un qualsiasi tipo di confronto fra Mefit e Comune", tanto da far venir meno il "rapporto fiduciario" fra lo stesso presidente e chi in questi mesi ha rappresentato il comune di Pescia.
Le dimissioni di Grassotti determinano un ulteriore elemento di preoccupazione sulla situazione del Mefit e riteniamo che il commissario, o chi per lui, visto che non ci sono consigli comunali in vista, dovrebbe relazionare almeno in conferenza dei capogruppo sullo stato della situazione del Mefit, anche in relazione delle dimissioni di Grassotti".
Redazione
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