Nella mattina di venerdì 28, presso il Centro Civico il Fiore di Chiesina Uzzanese, si è tenuto un interessante incontro con i ragazzi delle classi seconde e terze della Scuola Media “Giacomo Leopardi” per la prevenzione del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.

L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il club Soroptimist Pistoia-Montecatini, la cui Presidente - Patrizia Cecchi Fagni - ha aperto l’incontro “Il nostro club ha radici profonde nell’ultimo secolo e la nostra mission è la tutela della figura femminile all’interno della società e la tutela dei minori, per migliorare la loro condizione economico-sociale. Stiamo organizzando questi incontri nelle scuole per diffondere un chiaro messaggio, volto all’eliminazione del bullismo e del cyberbullismo.”
Il primo intervento è del Vice Questore del Commissariato di Montecatini Terme - Gaetano Di Mauro che è entrato nel vivo della tematica. “Siamo nell’era digitale, sono i giovani che insegnano ai più grandi è necessario cambiare l’approccio culturale. In passato ho diretto la Polizia Stradale e quella Postale, entrambe accomunate da diverse similitudini. Una opera su strade reali, l’altra su quelle digitali, con strade virtuali. Sulle strade reali i reati sono ben noti, mentre su quelle digitali i soggetti che portano avanti alcune condotte possono inconsapevolmente commettere reati molto gravi.” il Dottore Di Mauro ha continuato spiegando chiaramente cosa succede se si agisce con troppa leggerezza. “Sulla rete, alcune azioni che sembrano giochi o goliardie, possono diventare reati con conseguenze veramente pesanti. I ragazzi devono sapere che anche un semplice scherzo, ad esempio l’accesso abusivo ad un account di una terza persona si conforma già come reato. Se viene divulgata una foto di un minore su una chat, siamo di fronte a diffamazione. Legalmente è proibito l’utilizzo di un’immagine personale senza autorizzazione da parte dei genitori nel caso specifico di minore ed i ragazzi devono sapere a cosa vanno incontro”.
Il secondo intervento è stato a cura della psicoterapeuta Anna Massi - direttrice della Scuola di specializzazione di Psicoterapia di Pisa “Nel nuovo millennio esiste la NOMOFOBIA - NO MOBILE FOBIA - l’ansia di non possedere il cellulare, diventando una dipendenza quasi a tutti gli effetti. Con l’utilizzo degli smartphones il cyberbullismo ha un impatto su vasta scala, ciò che viene scritto e pubblicato in rete, è online H24 7su7. Le parole sono peggiori della violenza fisica, rimangono indelebili ed hanno un peso incredibile. Ho avuto in cura molte persone vittime di bullismo e sono più facilmente curabili rispetto ai bulli, che richiedono maggior impegno per essere guariti dalla loro patologia. Chi subisce queste vessazioni online, dalle quali non ci si può liberare, diventa vittima, ma il trionfo del bullo è comunque momentaneo e da condannare”.
Il sindaco Fabio Berti ha chiuso l’evento soddisfatto “Siamo fieri di aver organizzato un intervento di questo tipo mirato alla prevenzione del bullismo. Ringrazio il Vice Questore Di Mauro, la Dottoressa Massi, la Presidente Cecchi e la scuola. Queste preziose collaborazioni sono importanti e sono sicuro che i ragazzi che hanno partecipato abbiano fatto tesoro di questi insegnamenti.”

Redazione

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