Scadrà il 19 novembre il bando del Comune di Montecatini Terme per l'assunzione, a tempo determinato, di un Agente di Polizia Municipale - catecoria C, posizione economica C1.
Le modalità di partecipazione e i requisiti richiesti sono elencati nel bando. Per la scadenza si deve far riferimento a questo documento.
Redazionne
Diventa più lungo l’orario di apertura del servizio di Aiuto Point (Assistenza, Informazione, Urgenze nel Trattamento Oncologico), nel presidio ospedaliero di Pescia grazie alle Associazioni “Lostaffsenzastaffe” di Ponte Buggianese ed “AIL” Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mielomi di Pistoia/Pescia. Con il loro contributo è stato possibile attuare il progetto, di estensione dell’orario di apertura al pubblico fino alle ore 17.00, per 2 pomeriggi a settimana che, aggiungendosi ai 2 pomeriggi di apertura del CORD (Centro Oncologico di Riferimento Dipartimentale), portano a 4 le aperture pomeridiane.
Il progetto di ampliamento dell’apertura del servizio anche nel pomeriggio (prima era era attivo solo al mattino dal lunedi al venerdi, dalle ore 08.00 alle ore 14.00) è stato portato avanti dalle dottoresse Silvia Birtolo, direttore della struttura operativa semplice di Oncoematologia e Ilaria Pazzagli, direttore della struttura operativa semplice di Oncologia Medica, (entrambe afferenti al Dipartimento Oncologico diretto dalla dottoressa Luisa Fioretto) al fine di facilitare ancora di più l’accesso al servizio da parte dei pazienti oncologici. Attraverso l’Aiuto Point (presente in tutte le strutture Oncologiche) i pazienti possono, infatti, effettuare prenotazioni facilitate e preferenziali di esami e prestazioni mediche, sia programmate che urgenti, previste durante tutto il percorso diagnostico, di cura e follow up della patologia, permettendo di sollevare pazienti stessi ed i loro familiari dal disagio e dalla preoccupazione di provvedervi personalmente. Facendo riferimento a questo servizio i pazienti non devono più rivolgersi al CUP poiché è proprio questo servizio che provvede a prenotare tutte le prestazioni previste nel percorso oncologico e assicurare tutti gli adempimenti amministrativi in materia di esenzione e altro.
Al S.S. Cosma e Damiano L’Aiuto Point è situato al 2° piano dell’edificio ex Filanda.
La dottoressa Lucilla Di Renzo, direttore sanitario del presidio, ringrazia sentitamente le due Associazioni “che hanno permesso – ha dichiarato- l’estensione dell’apertura del servizio che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per i pazienti oncologici ed in particolare ringrazia il dottor Claudio Sarti, direttore della struttura complessa Servizi ai Cittadini di Pistoia-Prato, per aver contribuito fattivamente all’organizzazione, così da sostenere le esigenze dei pazienti oncologici e oncoematologici e le loro famiglie che afferiscono al presidio di Pescia”.
Redazione
Inaugurata ufficialmente ieri mattina presso il presidio territoriale Canova, nel Quartiere 4, Casa Parkinson. Al taglio del nastro erano presenti le istituzioni che, in questi mesi, hanno condiviso il progetto pilota di presa in carico multidisciplinare e di continuità di cura sul territorio dei pazienti con malattia di Parkinson e parkinsonismi, ideato e concretizzato grazie alla partnership pubblico/privato tra Asl Toscana centro e Fresco Parkinson Institute Italia Onlus.
Un progetto che è testimonianza di come, fuori dall’ospedale, sul territorio si possa lavorare con soluzioni integrate - grazie a professionisti dedicati e a un continuo lavoro assistenziale di scambio e relazione - per consentire progetti di vita ai pazienti. A questo progetto che per l’innovativo modello di cura integrato rappresenta un’eccellenza non solo per la Toscana centro ma per tutta la regione Toscana, hanno dato il loro apporto la Regione, il Comune e la Società della Salute di Firenze, con l'importante contributo della Fondazione CR Firenze e la collaborazione della Fondazione Santa Maria Nuova.
All’inaugurazione hanno preso parte questa mattina, oltre al presidente della giunta regionale, Eugenio Giani, il sindaco e l’assessore al welfare e sanità del Comune di Firenze, Dario Nardella e Sara Funaro con il direttore della Società della Salute di Firenze, Marco Nerattini e il presidente del Quartiere 4, Mirko Dormentoni, il presidente e fondatore del Fresco Parkinson Institute, Paolo Fresco con il direttore dell’Istituto, Daniele Volpe, il direttore finanziario, Beatrice Melli ed il vice direttore Monica Norcini e per la Fondazione CR Firenze, il presidente Luigi Salvadori e il direttore generale Gabriele Gori.
Per la Asl Toscana centro erano presenti, fra gli altri, il direttore generale Asl Toscana centro Paolo Morello, il direttore del dipartimento specialistiche mediche, Giancarlo Landini, il direttore delle attività territoriali della zona Firenze, Lorenzo Baggiani, il direttore dell’Area aziendale malattie cerebrovascolari e degenerative, Pasquale Palumbo, la responsabile del Progetto Casa Parkinson, Paola Vanni.
“Questa struttura arricchisce l’assistenza sul territorio - commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Il nostro obiettivo è potenziare i servizi sanitari a disposizione dei cittadini, con approcci multidisciplinari e diffusi, e lo stiamo facendo in più ambiti. Lo facciamo, come in questo caso, con interventi a volte che non si limitano all’aspetto sanitario, con equipe di eccellenza, ma che si fanno carico di un concetto più ampio di benessere e qualità della vita. A Casa Parkinson ci saranno infatti spazi anche per laboratori artistici e teatrali e luoghi di socializzazione. Un esempio anche di lavoro di squadra”.
Casa Parkinson da progetto è diventata realtà, una Casa a tutti gli effetti, dove i pazienti con malattia di Parkinson o parkinsonismo sanno di trovare tutti i professionisti necessari per la cura oltreché per un miglioramento globale, grazie anche a soluzioni integrate, della qualità della loro vita e di quella del loro nucleo familiare.
“Dalla dolorosa perdita di mia moglie Marlène - dice Paolo Fresco, Presidente del Fresco Parkinson Institute Italia Onlus - nasce il mio impegno personale nella lotta contro il Parkinson. Ho fortemente voluto questa partnership tra pubblico e privato per promuovere nel territorio fiorentino un punto di riferimento per tutti i parkinsoniani, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita”.
A Casa Parkinson i riferimenti professionali sono rappresentati da un team con il neurologo, il geriatra ed il fisiatra, da un neuropsicologo, da fisioterapisti e infermieri appositamente formati per supportare i pazienti nelle cure in integrazione con gli infermieri di famiglia e di comunità in un continuo lavoro assistenziale di scambio e relazione con gli altri medici specialisti e con i medici di medicina generale. Entreranno a far parte della rete nei prossimi mesi anche le figure del logopedista e del terapista occupazionale. La rete di professionisti di Casa Parkinson può contare sulla collaborazione degli assistenti sociali e dei nutrizionisti provenienti da altre parti dell’Azienda per un vero approccio multidimensionale, interprofessionale e interdisciplinare anche con il supporto dell’Associazione italiana parkinsoniani (AIP) sezione di Firenze presente da oltre 30 anni nel nostro territorio.
"Come direttore del Dipartimento delle specialistiche mediche dell’Azienda Usl Toscana Centro - afferma Giancarlo Landini - sono estremamente soddisfatto dei risultati raggiunti grazie a un grande lavoro di squadra. Vi è stata una convergenza di competenze, investimento su personale e apparecchiature che ha coinvolto insieme soggetti pubblici e soggetti privati. Il risultato è che abbiamo creato un centro di eccellenza sul territorio, unico nel suo genere perché altri centri simili sono solo in strutture Universitarie di II livello. In Casa Parkinson - spiega Landini - il paziente è preso in carico in maniera multidisciplinare (neurologo, geriatria, fisiatria) e interprofessionale (fisioterapista, infermiere, neuropsicologo) e inoltre può usufruire di una serie di attività complementari. Una presa in carico globale che può ottenere dei risultati molto buoni con una attività di prossimità al malato senza dover ricorrere a spostamenti sanitari in diversi centri. Casa Parkinson – conclude Landini - è una finestra sul futuro della nostra sanità territoriale. Un esperimento che se avrà successo, come credo, dovrà essere replicato in altri territori mettendo a frutto in maniera costruttiva i fondi del PNRR".
“E’ un’occasione formidabile per sperimentare un modello clinico e organizzativo sul campo – sottolinea anche Pasquale Palumbo – utile a comprendere fino a che punto un approccio del genere sia applicabile e produca vantaggi per il paziente”.
“Casa Parkinson è la dimostrazione di come siano possibili per i pazienti soluzioni integrate e progetti di vita sul territorio, fuori dall’ospedale. Qui i pazienti non sono più soli, sanno di potersi rivolgere a Casa Parkinson non solo per bisogni strettamente legati alla terapia medica ma anche per trovare spazi socializzanti e una relazione di cura diversa e continua” spiega la responsabile del progetto per la Asl Toscana centro, Paola Vanni, neurologa esperta della malattia di Parkinson e dei Parkinsonismi e in servizio presso la SOS neurologia dell'Ospedale Santa Maria Annunziata.
Il Fresco Parkinson Institute ha sostenuto e continua a sostenere economicamente la formazione dei professionisti coinvolti nelle varie discipline siano esse sanitarie che non, con corsi ad hoc organizzati dalla Fresco Academy ed ha finanziato, oltre al personale dedicato alla neuropsicologia e all’attività di segreteria, la possibilità di effettuare innovativi approcci fisioterapici attraverso la donazione di strumenti tecnologici quali una pedana stabilometrica ed un gate trainer.
“La Fondazione Fresco Parkinson Institute è impegnata nella ricerca dei migliori modelli di cura per la malattia di Parkinson – sottolinea il direttore del Fresco Parkinson Institute, Daniele Volpe - Grazie alle collaborazioni con NYU Langone Health e Parkinson’s Foundation il modello che sembra rispondere nel modo più esaustivo ai molteplici bisogni di una malattia complessa è un modello di cura integrato e omnicomprensivo che garantisca la continuità di cura dove la riabilitazione di tipo multidisciplinare svolge un ruolo fondamentale nel rallentare la progressione della malattia. Casa Parkinson rappresenta un progetto innovativo che vede la presa in carico delle persone con malattia di Parkinson con i loro familiari dal territorio fino al domicilio”.
Gli interventi complementari: boxe, danza e laboratori di arte
La Fondazione CR Firenze, in particolare, sostiene parte dei costi del personale di Casa Parkinson, nello specifico delle figure professionali del neuropsicologo, del terapista occupazionale e del logopedista. Inoltre, grazie al suo progetto “Welfare Culturale” e grazie ai locali messi a disposizione dal Comune di Firenze, sono stati organizzati una serie di interventi complementari per il benessere dei pazienti con malattia di Parkinson lanciati e coordinati dal Fresco Parkinson Institute. Si tratta di interventi complementari a quelli farmacologici, interventi cioè, quali la boxe, la danza e i laboratori di arte che vanno a migliorare i sintomi motori e non motori della malattia.
“Il crescente invecchiamento della popolazione del nostro Paese – dichiara il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – sta provocando gravi ripercussioni sia a livello sociale che economico. Parallelamente sono in progressivo aumento anche coloro che soffrono di questa particolare malattia neurodegenerativa. Abbiamo così varato il progetto ‘Welfare culturale’ che ha l’obiettivo primario di cercare di migliorare la vita degli anziani con una molteplicità di proposte che vogliono stimolare la socializzazione e la loro componente psicologica ed emozionale. Casa Parkinson è il luogo ideale per verificare la validità di questa metodologia secondo un modello innovativo non solo dal punto di vista sanitario, ma anche di collaborazione pubblico-privata di cui tutti dovremmo essere fieri’’.
Nella Sala auditorium Sonoria messa a disposizione dal Comune, si svolgono classi di danza che coinvolgono anche familiari e caregivers, favorendo la continuità della presa in carico, fattore fondamentale in una malattia cronica; nella vicina BiblioteCaNova si tengono laboratori artistici che uniscono alla componente più strettamente artistica quella psicologica ed emozionale nonché l’attivazione di funzioni cognitive-esecutive come accade nella palestra del Quartiere 4, anch’essa resa disponibile dal Comune di Firenze, dove si svolgono lezioni di boxe che stimolano la muscolatura del corpo e l’equilibrio. Gli interventi complementari sono stati condivisi e messi in opera, oltre che con il Comune grazie alla Società della Salute di Firenze che ha costituito un anello di congiunzione fondamentale tra il Comune e la Asl.
“Casa Parkinson è la dimostrazione concreta di come la sinergia pubblico-privato può dare risposte importi ed efficaci ai bisogni di salute e benessere dei cittadini - hanno detto il sindaco Dario Nardella e l’assessore a Welfare e presidente della Società della Salute di Firenze, Sara Funaro - Questa struttura è luogo di cura ma anche di socializzazione dei pazienti ed è un posto in cui diverse figure professionali operano secondo una modalità integrativa di lavoro con gli infermieri di famiglia e di comunità e i medici di medicina generale per garantire una buona qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie”.
Grazie inoltre alla Fondazione Santa Maria Nuova sono state rese disponibili e potranno giungere a breve altre donazioni dedicate alle necessità degli operatori sanitari presenti nel presidio per il progetto. Una parte delle attrezzature della palestra saranno acquistate con il contributo di un gruppo di privati tramite la Fondazione Santa Maria Nuova che ha gestito la donazione.
La malattia di Parkinson sul territorio fiorentino
Ad oggi ben oltre 5000 sono i pazienti con malattia di Parkinson che possiamo stimare presenti nel territorio fiorentino secondo recenti studi internazionali (J Park 2018) sui dati epidemiologici che vedono in netto aumento il numero dei casi in tutto il mondo. Il numero risulta ben più grande dei 3200 che erano stati censiti nel 2000 grazie allo studio ILSA effettuato sul nostro territorio nazionale. E stante l'andamento esponenziale previsto, i casi potremo considerarli raddoppiati nel 2040.
Redazione
L'iniziativa è volta a favorire la prevenzione dermatologica tramite l'effettuazione di visita dermatologica, mappatura nei e mappatura nei tramite epiluminescenza presso le strutture sanitarie ricomprese nella Rete Sanitaria Nazionale Comipa. L’iniziativa è rivolta a tutti i soci Fior di Mutua.
Fior di Mutua garantirà un ristoro dei costi sostenuti dagli associati per l'effettuazione di tali visite con un rimborso pari al 50% del costo della visita fino ad un importo massimo di 50,00 €. Il rimborso non andrà ad intaccare il plafond previsto per l'associato per le visite specialistiche.
Il relativo regolamento è reperibile sull'area riservata del sito web fiordimutua.it. Per informazioni rivolgersi al 333 7767666 o all'indirizzo di mail
Cos'è Fior di Mutua?
Nata su iniziativa di Banca di Pescia e Cascina, Fior di Mutua opera a favore degli associati in ambito sanitario, sociale, educativo e ricreativo.
Chi aderirà alla mutua riceverà la tessera sanitaria annuale che permetterà di accedere ai servizi sanitari di base della rete mutualistica Comipa, comprendenti: visite mediche specialistiche e diagnostiche; analisi ed esami di laboratorio; ricoveri in istituti di cura; servizi di pronto intervento medico; sostegno in situazioni di emergenza in Italia e all’estero; servizio prenotazione per le prestazioni nell’ipotesi di utilizzo dei referenti medico sanitari convenzionati; consulenza telefonica medico sanitaria e specialistica gratuita; sostegno ai familiari in situazioni di emergenza sanitaria; soggiorni convenzionati di turismo termale e turismo salute.
Ecco, dunque, perchè diventare Socio di Fior di Mutua.
I costi? Meno di tre euro al mese.
Redazione
"Ho letto, ormai senza alcuno stupore, la notizia per cui la solita pessima amministrazione comunale avrebbe inaugurato la "bottega della salute" nella nota frazione di San Baronto, spacciandola per grande conquista in fatto di servizi per i cittadini. Purtroppo hanno omesso il fatto che dopo l'emergenza Covid il presidio dei medici di base, proprio nel locale dove oggi operano i volontari, tra gli altri, della CGIL, è stato soppresso definitivamente, privando di fatto il territorio delle frazioni del Montalbano di un servizio, questo sì, veramente utile ed assai utilizzato dai residenti (e non solo), l'assistenza medica in loco.
Mi domando per quale motivo Sindaco e Giunta non si siano fatti portavoce di un reintegro del servizio di cui sopra, nelle opportune sedi, visto anche il ruolo del primo cittadino di presidente della Società della Salute Valdinievole, invece di "vendere" come grande conquista una serie di prestazioni che, semmai, dovevano essere accessorie all'assistenza medica, quest'ultima, direi, ben più importante e concreta. Si torna sempre lì: il solito modo, tutto in salsa PD, di togliere un diritto/servizio e poi dartene un altro di valore e contenuto assai inferiore, aspettandosi anche di essere ringraziati. Viene da chiedersi come i cittadini, e soprattutto per quanto tempo ancora, possano sopportare questo modo di gestire prima e comunicare dopo scelte od omissioni in merito a servizi di utilità generale.
Sarà mia cura nei prossimi giorni protocollare una mozione di indirizzo al Consiglio ed alla Giunta affinchè il Comune si interfacci nelle opportune sedi e chieda il reintegro del servizio di presidio medico, utilissimo ed utilizzatissimo, soprattutto dagli anziani, dai malati, dai fragili, da chi è solo, da chi ha difficoltà a doversi spostare alla Croce Verde per poter parlare o farsi visitare dal proprio medico.
Non mi meraviglio più di nulla, da tempo: troppe (e ben più importanti) ne hanno viste i cittadini di Lamporecchio anche nella gestione dei servizi sul territorio da parte di questa pessima Giunta.
Andiamo con ordine per i servizi sul Montalbano: prima si voleva togliere la farmacia, con l'allora nuova zonizzazione, fallita miseramente alla modica cifra di quasi 15.000 euro di spese legali tra ricorsi al TAR, Consiglio di Stato, Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica...sarebbe stata trasferita, si noti bene, presso la Coop. Poco dopo un istituto di credito eliminò lo sportello Bancomat in loco.
Si è corso inoltre il rischio di veder sopprimere anche il piccolo quanto utilissimo ufficio di Poste Italiane e, ad oggi, nonostante tutto, l'assessore competente, Cetraro, non è stata in grado in tre anni e mezzo di secondo mandato (otto e mezzo compreso il precedente) di ottenere l'apertura dello sportello Postamat.
Molti, nelle frazioni (oltre che nel resto del comune) si sono visti obbligati a pagare i famosi passi carrabili provinciali che anche il nostro sindaco ha concorso, senza batter ciglio, a porre in essere (dice, in consiglio comunale, che rivendica questa sua posizione...cosa vorrà dire non si sa, forse rivendica il suo silenzio in consiglio provinciale). Ve lo ricordate il caos ingenerato? Vi ricordate l'audio del Consiglio Provinciale, vi ricordate il "favorevole" del nostro comune in quella sede? Vi ricordate il tour del PD nei circoli di Lamporecchio per tamponare la falla da cui usciva solo e soltanto una grandissima pessima figura politica?
Insomma, non c'è male, con questa Giunta ed il suo consiglio, silenzioso ed accondiscendente, le frazioni, nonchè tutta Lamporecchio, possono dormire sonni "tranquilli".
E' buffo perché il modus operandi di questa maggioranza segue il contenuto delle delibere di Giunta ed allegate relazioni, in cui, nel giro di pochissimi anni (2017/2020), (vero assessore Tronci?), la zona in oggetto prima viene descritta, con uno strano giro di parole, come disagiata e quasi di scarso interesse turistico e poi, delibera successiva (sulla zonizzazione), crocevia turistico e zona, come dire, viva e florida.
Se tanto mi dà tanto, siamo in linea con le famose "scelte politiche" che il Sindaco e i vari assessori (Bochicchio, Tronci, Cetraro, ecc) hanno posto in essere in molti ambiti: Piano Strutturale Intercomunale, Variante Sel Varignano con relativo ricorso al TAR in attesa di sentenza, la recente pessima figura sulla Multiutility dei servizi vista da centinaia e centinaia di persone, da associazioni e consiglieri regionali, la storica mandata di opere di rifacimento di Piazza IV Novembre, ecc...). Lista lunghissima, mi fermo qui.
Come ripeto sempre, non mi stancherò mai di dirlo, basterebbe un bel maxischermo davanti il palazzo comunale, con una non stop dei consigli, che sono consultabili su youtube, per capire che peggio di così, politicamente, Lamporecchio non può essere amministrata...o forse sì: se li rivoterete nel 2024, se confermerete questo modo di operare!
Un saluto affettuoso ai soliti "guardoni della politica", quelli a cui, per un motivo o per un altro, va bene così, accettano tutto, osservano, poi, soddisfatti dalla visione degli eventi, tornano al loro "piccolo o grande orticello" che, evidentemente, il sistema lamporecchio, ben oltre la politica, tutela, annaffia, mantiene e garantisce".
Redazione
Nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi, alla quale hanno partecipato il Sindaco Gabriele Romiti, l’Assessore Patrizio Mearelli oltre a Nicola Ciolini, presidente di Alia Servizi Ambientali intervenuto insieme ai tecnici della stessa società, sono state illustrate le novità che nel territorio comunale di Quarrata riguardano circa 2.300 utenze non domestiche, sia commerciali che produttive. Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 116/2020 sono state infatti apportate modifiche al Testo Unico Ambientale, che hanno prodotto una nuova classificazione dei rifiuti non domestici considerati simili per natura a quelli prodotti dalle utenze domestiche. Gli aggiornamenti normativi hanno offerto la possibilità di migliorare l’efficienza dei servizi di raccolta, specialmente per la frazione residua non differenziata, le cui frequenze di raccolta possono ridursi da tre ad un passaggio settimanale, cosa resa possibile con il parallelo incremento delle frazioni differenziate; in una prima fase sperimentale, la modifica nelle frequenze di raccolta è stata introdotta da fine 2021. Nel comune di Quarrata la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 62% del 2020 ad oltre il 67% nel 2021, con la possibilità di superare il 70% nel corso del 2022. I quantitativi di rifiuti differenziati raccolti per essere avviati a riciclo a Quarrata sono passati dalle 8.740 t del 2020 alle 9.400 t del 2021 (+ 7,5%) mentre la previsione sui primi nove mesi di quest’anno conferma un dato stabile di circa 9.500 t a fine anno.
Visti i buoni risultati, Alia Servizi Ambientali, in accordo con l’Amministrazione Comunale, ritiene a questo punto opportuno avviare presso tutte le utenze non domestiche una campagna informativa che consolidi ulteriormente il sistema di raccolta e che, attraverso sopralluoghi presso ogni attività, ridefinisca in base alle singole necessità i volumi dei contenitori attualmente a disposizione.
La campagna informativa ha lo scopo di migliorare la quantità e la qualità dei materiali raccolti separatamente, verificando la corretta gestione dei rifiuti urbani residui.
Tali attività prevedono:
- la verifica dei conferimenti di rifiuto residuo non riciclabile e la conseguente rimodulazione della dotazione degli strumenti di raccolta utilizzati da ogni utenza, sostituendo, laddove possibile, i bidoni carrellati di grandi dimensioni con bidoncini carrellati di piccola/media dimensione, al fine di ridurre le necessità di conferimento di tale frazione residua;
- la verifica dei conferimenti di carta e cartone, informando l’utenza sulla corretta separazione delle due frazioni, nonché la valutazione di un’eventuale consegna di specifici contenitori destinati a tale frazione cellulosica;
- la verifica delle esigenze delle utenze non domestiche che necessitano di una fornitura di contenitori specifici e sacchi per la raccolta della frazione organica e del multimateriale leggero (imballaggi in plastica-metallo-tetrapak -polistirolo) al fine di incrementare i flussi di tali materiali, così da essere avviati a compostaggio o riciclo;
- l’incentivazione dei ritiri in proprietà privata attraverso accordo scritto al fine di migliorare il decoro urbano e di ridurre gli abbandoni sulla pubblica via.
A tutte le utenze non domestiche verrà consegnato un calendario della raccolta e una guida alla raccolta stessa, con dizionario dei rifiuti, strumenti disponibili anche sul sito aliaserviziambientali.it.
La campagna informativa è relativa ai soli rifiuti urbani e non ai rifiuti speciali, che ogni gestore di attività, quale produttore in conformità alla normativa vigente, deve già avviare a smaltimento o recupero fuori dai servizi in concessione ad Alia.
La contattazione a domicilio delle circa 2.300 utenze non domestiche quarratine da parte dei tecnici di Alia prenderà il via lunedì 7 novembre 2022 e si concluderà, presumibilmente, prima delle prossime Festività.
Nel corso della conferenza stampa è stato fatto anche il punto sui lavori di adeguamento dell’Ecocentro ECO di via Bocca di Gora e Tinaia, per il quale è in corso da parte di Alia, a seguito degli investimenti previsti, la fase di progettazione di un nuovo edificio finalizzato a migliorare l’accoglienza degli utenti oltre a prevedere un allargamento del deposito di stoccaggio dei rifiuti pericolosi (batterie, olio minerale, etc.).
“Un ulteriore passo avanti fondamentale, ha detto il sindaco Gabriele Romiti, nella gestione dei rifiuti prodotti dalle aziende del territorio. Questo nuovo progetto con Alia vuole mandare alla città un messaggio chiaro sull’attenzione che questa amministrazione riserva all’ambiente e al decoro urbano. Sono molto soddisfatto anche per i risultati della raccolta differenziata a Quarrata, che è in procinto di arrivare al 70%. Sicuramente c’è ancora molto da lavorare sull’educazione al rispetto e alla tutela della città e del territorio”.
“Le aziende hanno necessità di sapere bene come funziona la deassimilazione, spiega l’assessore Mearelli, che la legge ci impone di fare. L’amministrazione, con Alia, si impegna a fare un’operazione di comunicazione e divulgazione importante, per favorire le imprese del territorio e la loro produttività”.
“I numeri della raccolta differenziata a Quarrata stanno crescendo grazie alla preziosa collaborazione dei cittadini- ha dichiarato Nicola Ciolini, presidente di Alia Servizi Ambientali – e la campagna di informazione estesa a tutte le utenze non domestiche che presto prenderà il via permetterà di valorizzare ancora di più i rifiuti prodotti giornalmente dalle aziende e dalla rete del commercio. Un servizio più mirato e puntuale ci aiuterà a combattere in modo più incisivo il fenomeno degli abbandoni, migliorando il decoro cittadino. Infine, stiamo accelerando sul progetto di adeguamento dell’Ecocentro di Quarrata, struttura indispensabile per rendere più facile e comodo il conferimento da parte dei cittadini di tutti quei rifiuti che non vanno al servizio stradale”.
Redazione
Promuovere e sostenere progetti in ambito sportivo, culturale e didattico, promossi da Soggetti che operano sul territorio comunale. Questo l’obiettivo del bando pubblicato dal Comune di Quarrata per l’assegnazione di contributi riguardanti attività culturali (cinema, musica, teatro, arte, beni culturali, poesia, letteratura, tradizioni popolari), attività sportive (attività sportiva giovanile, manifestazioni sportive), attività di promozione del territorio e attività didattiche senza scopo di lucro, che si sono svolte nel periodo tra il primo gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022.
La presentazione delle domande scade alle 12.00 di giovedì 17 novembre.
Le proposte dovranno pervenire, pena esclusione, in un plico chiuso e non trasparente, contenente:
- richiesta di partecipazione alla pubblica selezione
- relazione descrittiva dettagliata per ognuna delle iniziative che si intendono realizzare
- piano economico di ogni iniziativa.
Le richieste dovranno essere inoltrate a mezzo raccomandata, recapito autorizzato, corriere, o direttamente a mano al Comune di Quarrata (via Vittorio Veneto 2).
Il bando, con tutta la modulistica inerente, è visibile sul sito del Comune di Quarrata.
I progetti saranno valutati da una Commissione tecnica, nominata e presieduta dal Dirigente dell’Area Servizi alla Persona.
Verrà valutata la chiarezza con cui il progetto risponde al bando, la qualità dei contenuti delle iniziative (il pregio tecnico dei contenuti del progetto, il grado di partecipazione all’iniziativa, il carattere permanente e ricorrente dell’attività), la congruità delle previsioni di spesa e del contributo richiesto.
Per le associazioni sportive si terrà conto del numero degli atleti e dei praticanti giovani e giovanissimi, delle specialità sportive praticate, del numero di gare e allenamenti svolti.
Il contributo economico concesso non potrà superare il 50% delle spese preventivate occorrenti alla realizzazione del progetto.
A supporto di iniziative ritenute particolarmente significative la Commissione potrà stabilire tariffe agevolate per l’utilizzo di spazi, strutture, attrezzature e risorse logistiche.
Per ogni informazione o chiarimento è possibile rivolgersi a Servizio Cultura, Comunicazione e Sport, responsabile dott.ssa Claudia Cappellini 0573771411- 771408.
Redazione
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