Lo denuncia Pescia Cambia: per un mancato invio di una semplice lettera alla Regione Toscana, Pescia resta invasa dai fungaioli.
La segnalazione del consigliere regionale Capecchi
“Da non credere” – scrive Pescia Cambia in una nota indirizzata all’amministrazione comunale. Il movimento denuncia come il Comune di Pescia non abbia inviato alla Regione Toscana la richiesta necessaria per vietare la raccolta dei funghi nei giorni di martedì e venerdì, come invece ha fatto il Comune di Pistoia.
Il consigliere regionale Alessandro Capecchi aveva già segnalato la questione nel 2023: la delibera regionale sul calendario della raccolta dei funghi escludeva sia Pescia che Pistoia dai territori con divieto infrasettimanale. L’assessore Stefania Saccardi si era detta disponibile a rivedere la norma, ma solo su richiesta formale dei sindaci.
La risposta dei Comuni: Pistoia agisce, Pescia resta ferma
Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha inviato subito la richiesta alla Regione. Il sindaco di Pescia, Oreste Giurlani Franchi, invece, non l’ha fatto. Il risultato: Pistoia è ora inclusa nella deroga, mentre Pescia rimane l’unico comune toscano dove si potranno raccogliere funghi anche il martedì e il venerdì fino a ottobre 2026.
Pescia Cambia: “Bastava una lettera”
“Un’altra grave inadempienza – conclude Pescia Cambia – che conferma la difficoltà di questa giunta nel gestire anche le operazioni più semplici, come l’invio di una lettera.”
La montagna pesciatina, cuore verde della Valdinievole
Pescia è il comune con il territorio montano più esteso e importante di tutta la Valdinievole, un’area che comprende borghi, boschi e vallate tra le più ricche di biodiversità della provincia di Pistoia. In rapporto alla popolazione, Pescia gestisce una superficie montana addirittura superiore a quella del capoluogo, rendendo ancora più rilevante la questione legata alla raccolta dei funghi e alla tutela del territorio.