Unanimità sull’odg presentato da Alessandro Capecchi e Vittorio Fantozzi: aperto un tavolo per la tutela dei 60 dipendenti.
Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato da Alessandro Capecchi e Vittorio Fantozzi, consiglieri di Fratelli d’Italia, sulla situazione dei 60 lavoratori del call center di Pistoia gestito da Softlab Next Srl. Un importante passo avanti per una vertenza che coinvolge decine di famiglie e rappresenta una criticità sia a livello sociale che occupazionale.
L’ordine del giorno, discusso durante la seduta dedicata al bilancio regionale, impegna la Giunta ad aprire un tavolo istituzionale per monitorare la situazione e proporre soluzioni. La consigliera regionale Federica Fratoni ha sottoscritto il documento, segnalando un’apertura trasversale al dialogo.
Le dichiarazioni di Capecchi: "Situazione critica, ma segnali positivi"
“Abbiamo mantenuto l’impegno di portare questa vicenda ai massimi livelli istituzionali. Ringrazio la consigliera Fratoni per il suo sostegno e i sindacati, che hanno già ottenuto l’apertura di un tavolo di confronto ufficiale. Siamo incoraggiati da alcuni segnali positivi, come la questione degli stipendi in corso di risoluzione, ma ci preoccupano le incertezze sul pagamento delle tredicesime e sul futuro contratto collettivo applicabile ai lavoratori”, ha dichiarato Capecchi.
Il consigliere ha sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione del Consiglio Regionale, confidando in una conclusione positiva in tempi rapidi. Ha inoltre lodato il lavoro del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, e dei rappresentanti sindacali impegnati a difendere i diritti dei dipendenti.
Prossimi passi: relazioni periodiche sullo stato della vertenza
Grazie all’approvazione dell’odg, la Giunta Regionale sarà tenuta a relazionare periodicamente al Consiglio sullo stato di avanzamento delle trattative e sulle misure adottate per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e la continuità occupazionale.
La vicenda resta sotto osservazione, con l’auspicio di una soluzione definitiva per i 60 dipendenti, i cui diritti e stabilità economica rappresentano una priorità per le istituzioni locali e regionali.
Redazione