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Ampiamente promossi sul fronte dell’accoglienza (93% di opinioni positive), o nella posizione (91), siamo invece nella media per la ristorazione interna (81), mentre caliamo decisamente per ciò che riguarda camere (62,5) e costi (62,4). E pur essendo difficilmente paragonabili soprattutto per numeri assoluti (18.000 contro 800), gli alberghi escono battuti dal settore extralberghiero: 87,5% a 83,2%.
L'amianto era stato trovato in seguito ad accertamenti svolti il 23 febbraio 2015 dall'ufficio igiene e sanità dell'Asl 3. Dato che la proprietà non ha mai provveduto alla rimozione del materiale tossico, il Comune di Montecatini ha emesso un'ordinanza con cui stabilisce che la rimozione dovrà avvenire entro 90 giorni dall'8 settembre.
Lo studi ha confermato – secondo quanto si legge in una nota dell’amministrazione comunale - la piena sicurezza dell’edificio, dunque l’attività scolastica può iniziare senza complicazioni. Il sindaco Andrea Taddei spiega che sono state effettuate prove di carico con piscine d’acqua e prove meccaniche: tutte hanno dato esiti negativi.
Il presidente parte dall'anno passato ricordando che il 2016/2017 è stato «caratterizzato da forti limiti e serie difficoltà, prima fra tutte quella dell'edilizia scolastica» e a proposito di questo settembre dichiara: «La situazione si presenta difficile e complicata anche per quest'anno, non nego le difficoltà già chiaramente evidenti con cui ci troveremo a fare i conti».
La cena, organizzata con l’obiettivo di passare una serata in compagnia e ricordare chi purtroppo non può più partecipare alla vita della comunità, è stata accompagnata dalle note musicali del “Signorlini” ed ha visto una grande partecipazione che ha permesso di raccogliere ben 1000€ da donare alla Fondazione dell’Ospedale pediatrico Meyer e 250€ per l’Associazione Pia Unione di Chiesanuova, che ha messo a disposizione le strutture utilizzate per la buona riuscita dell'evento.
«Ritorno alle regole». E’ la parola d’ordine che campeggia in bella evidenza nel comunicato con cui ieri i vertici dell’azienda speciale Mercato Fiori Piante Toscana (Mefit), l’amministratore unico Antonio Grassotti e il direttore Fabrizio Salvadorini, hanno ragguagliato la stampa sull’andamento del mercato dei fiori e dell’azienda speciale nei primi sette mesi dell’anno. «A questo punto – ha dichiarato Grassotti - si tratta di attraversare il più rapidamente possibile una fase di assimilazione dei nuovi comportamenti da parte di chi da troppo tempo lavorava in un sistema sostanzialmente anarchico».
La nuova linea di condotta del Mefit è partita lo scorso 4 settembre con l’istituzione di un orario fisso per l’arrivo dei produttori all’area del mercato e per l’inizio delle contrattazioni e delle vendite. «Un primo e concreto passo - viene definito - nel percorso di rinnovamento attraverso il quale Mefit intende farsi garante del rispetto delle regole e dunque anche della qualità e dell’uniformità dell’offerta, ridefinendo al contempo il ruolo del servizio pubblico».
Dallo scorso dicembre 2016 la proprietà dell’intera area ex Comicent è passata dalla Regione Toscana al Comune di Pescia e il passaggio, si legge nel comunicato, si è concretizzato in un apposito “Protocollo di intesa”, con il quale è stata istituita una “Cabina di regia” per attuare l’“Accordo di programma” definito con la Regione. La cabina di regia «riunisce dopo molti anni tutti gli attori principali del settore floricolo del territorio: la Regione Toscana, il Comune di Pescia e le Organizzazioni professionali. Al Mefit è stato affidato dal Comune il ruolo di “coordinatore” della Cabina di Regia».
Riguardo ai piani futuri, il Mefit annuncia di voler «proseguire nel risanamento dei propri conti avviato con il positivo risultato d’esercizio positivo del 2016» e dare «l’avvio ad un profondo riordino della propria organizzazione interna, oltre che a un rinnovamento dei servizi offerti agli operatori. Con un duplice obiettivo: rientrare, nel triennio 2017-2019, dalle perdite accumulate negli esercizi precedenti e rendere maggiormente attrattivo e coinvolgente il servizio nei prossimi cinque anni». In riferimento al primo obiettivo, il report del 31 luglio scorso sull’attività svolta tra gennaio e luglio 2017 conferma un miglioramento del risultato di gestione (+5,92%) dell’azienda speciale rispetto all’analogo periodo del 2016, «grazie soprattutto a un processo di contenimento dei costi e di razionalizzazione dei servizi». Il secondo obiettivo verrà raggiunto attraverso investimenti in nuove «iniziative di comunicazione ad ampio raggio – tra cui un maggiore utilizzo dei social media (Facebook e il nuovo Instagram), riorganizzazione e aggiornamento del sito Internet, attività di ufficio stampa – e il riordino dei prodotti che prelude all’introduzione di altre forme di commercializzazione, in particolare di e-commerce».
Ma vediamo l’andamento delle attività da fine 2016 ad oggi, tenendo conto che gli attuali vertici del Mefit possono contare sul supporto della cabina di regia soltanto da poche settimane. I dati riportati nel comunicato stampa riguardano il periodo dal 1° gennaio al 31 luglio 2017. «Il volume d’affari alla produzione – scrive il Mefit - è risultato pari a 19,5 milioni di euro, con un incremento di poco superiore a 300.000 euro rispetto all’anno precedente. Questo risultato di sostanziale pareggio in termini economici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la minore quantità di prodotto affluito sul mercato (circa 1,1 milioni di steli in meno) a causa delle temperature più rigide nel periodo invernale rispetto a quello precedente, è da attribuire ad un aumento generalizzato dei prezzi, che alla fine ha positivamente compensato, sia pure su livelli minimi, il valore aggregato finale». Il comunicato si chiude con i dati relativi alle aziende iscritte al Mefit: «542 aziende ufficialmente iscritte, suddivise tra produttori (234), commercianti (248), trasportatori (13) ed attività correlate (47). Per quanto riguarda i produttori, il 98% circa arriva dalla Toscana, circa il 70,5% dalla provincia di Pistoia e quasi il 25% da quella di Lucca. Le aziende che hanno la sede nel comune di Pescia costituiscono circa il 53% del totale». A fine 2016, a quanto riporta un articolo di Agrisole (Sole 24Ore) del 31 marzo – 6 aprile 2017, i numeri delle aziende iscritte erano i seguenti: 665 totali, fra cui in particolare 270 produttori e 316 commercianti. Pertanto al momento c’è un calo degli iscritti rispetto a fine 2016 pari a -18%, che potrebbe però essere colmato da ora a fine 2017.
Redazione