Fra i dati dei primi 7 mesi del 2017, 542 iscritti (-18% su fine 2016), volume d’affari alla produzione delle imprese salito di 300 mila euro, ma con calo di 1,1 milioni di steli, e risultato di gestione dell’azienda speciale Mefit migliorato del 5,9% sull’analogo periodo dell’anno scorso. Annunciati più investimenti in comunicazione, «riordino dei prodotti» e l’introduzione dell’ e-commerce.
«Ritorno alle regole». E’ la parola d’ordine che campeggia in bella evidenza nel comunicato con cui ieri i vertici dell’azienda speciale Mercato Fiori Piante Toscana (Mefit), l’amministratore unico Antonio Grassotti e il direttore Fabrizio Salvadorini, hanno ragguagliato la stampa sull’andamento del mercato dei fiori e dell’azienda speciale nei primi sette mesi dell’anno. «A questo punto – ha dichiarato Grassotti - si tratta di attraversare il più rapidamente possibile una fase di assimilazione dei nuovi comportamenti da parte di chi da troppo tempo lavorava in un sistema sostanzialmente anarchico».
La nuova linea di condotta del Mefit è partita lo scorso 4 settembre con l’istituzione di un orario fisso per l’arrivo dei produttori all’area del mercato e per l’inizio delle contrattazioni e delle vendite. «Un primo e concreto passo - viene definito - nel percorso di rinnovamento attraverso il quale Mefit intende farsi garante del rispetto delle regole e dunque anche della qualità e dell’uniformità dell’offerta, ridefinendo al contempo il ruolo del servizio pubblico».
Dallo scorso dicembre 2016 la proprietà dell’intera area ex Comicent è passata dalla Regione Toscana al Comune di Pescia e il passaggio, si legge nel comunicato, si è concretizzato in un apposito “Protocollo di intesa”, con il quale è stata istituita una “Cabina di regia” per attuare l’“Accordo di programma” definito con la Regione. La cabina di regia «riunisce dopo molti anni tutti gli attori principali del settore floricolo del territorio: la Regione Toscana, il Comune di Pescia e le Organizzazioni professionali. Al Mefit è stato affidato dal Comune il ruolo di “coordinatore” della Cabina di Regia».
Riguardo ai piani futuri, il Mefit annuncia di voler «proseguire nel risanamento dei propri conti avviato con il positivo risultato d’esercizio positivo del 2016» e dare «l’avvio ad un profondo riordino della propria organizzazione interna, oltre che a un rinnovamento dei servizi offerti agli operatori. Con un duplice obiettivo: rientrare, nel triennio 2017-2019, dalle perdite accumulate negli esercizi precedenti e rendere maggiormente attrattivo e coinvolgente il servizio nei prossimi cinque anni». In riferimento al primo obiettivo, il report del 31 luglio scorso sull’attività svolta tra gennaio e luglio 2017 conferma un miglioramento del risultato di gestione (+5,92%) dell’azienda speciale rispetto all’analogo periodo del 2016, «grazie soprattutto a un processo di contenimento dei costi e di razionalizzazione dei servizi». Il secondo obiettivo verrà raggiunto attraverso investimenti in nuove «iniziative di comunicazione ad ampio raggio – tra cui un maggiore utilizzo dei social media (Facebook e il nuovo Instagram), riorganizzazione e aggiornamento del sito Internet, attività di ufficio stampa – e il riordino dei prodotti che prelude all’introduzione di altre forme di commercializzazione, in particolare di e-commerce».
Ma vediamo l’andamento delle attività da fine 2016 ad oggi, tenendo conto che gli attuali vertici del Mefit possono contare sul supporto della cabina di regia soltanto da poche settimane. I dati riportati nel comunicato stampa riguardano il periodo dal 1° gennaio al 31 luglio 2017. «Il volume d’affari alla produzione – scrive il Mefit - è risultato pari a 19,5 milioni di euro, con un incremento di poco superiore a 300.000 euro rispetto all’anno precedente. Questo risultato di sostanziale pareggio in termini economici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la minore quantità di prodotto affluito sul mercato (circa 1,1 milioni di steli in meno) a causa delle temperature più rigide nel periodo invernale rispetto a quello precedente, è da attribuire ad un aumento generalizzato dei prezzi, che alla fine ha positivamente compensato, sia pure su livelli minimi, il valore aggregato finale». Il comunicato si chiude con i dati relativi alle aziende iscritte al Mefit: «542 aziende ufficialmente iscritte, suddivise tra produttori (234), commercianti (248), trasportatori (13) ed attività correlate (47). Per quanto riguarda i produttori, il 98% circa arriva dalla Toscana, circa il 70,5% dalla provincia di Pistoia e quasi il 25% da quella di Lucca. Le aziende che hanno la sede nel comune di Pescia costituiscono circa il 53% del totale». A fine 2016, a quanto riporta un articolo di Agrisole (Sole 24Ore) del 31 marzo – 6 aprile 2017, i numeri delle aziende iscritte erano i seguenti: 665 totali, fra cui in particolare 270 produttori e 316 commercianti. Pertanto al momento c’è un calo degli iscritti rispetto a fine 2016 pari a -18%, che potrebbe però essere colmato da ora a fine 2017.
Redazione