Tubone Valdinievole: eseguito un "intervento record"
Posati 300 metri di condotte fognarie mediante “trivellazione orizzontale controllata” tra Baccane (Cerreto Guidi) e Castelmartini (Larciano), con numeri che rappresentano un’eccezionalità per i servizi pubblici a livello europeo.
Nell’ambito dei lavori di Acque per il cosiddetto Tubone (il collettore fognario che convoglierà i reflui di tutta la Valdinievole, di Cerreto Guidi e di parte di Fucecchio verso il depuratore industriale di Santa Croce sull’Arno) si è tenuto un intervento senza precedenti nella storia del servizio idrico in Italia e con ogni probabilità in quella dei servizi pubblici a livello europeo. Si tratta della posa in opera di un lungo tratto di condotta tramite “Toc”, acronimo che sta per “Trivellazione orizzontale controllata”. La novità non sta tanto nella tecnica in sé - che viene anzi usata frequentemente per installare cavi e tubazioni nel sottosuolo senza dover ricorrere a sistemi di scavo a cielo aperto - quanto nei numeri dell’operazione. A cavallo tra i comuni di Larciano e Cerreto Guidi, è stata infatti posata (o, per meglio dire, “tirata”) una porzione di condotta di 900 millimetri di diametro, per una lunghezza di circa 300 metri e un peso complessivo intorno alle 50 tonnellate, a una profondità di 8 metri sotto il livello della strada.
L’ambizioso progetto si è reso necessario alla luce del particolare contesto in cui la ditta incaricata da Acque per i lavori del Lotto 3 del Tubone era chiamata a intervenire, vista la contestuale presenza della strada regionale “Francesca Nord”, dei due fossi ad essa perpendicolari e dei loro argini. È qui che è diventato indispensabile applicare la trivellazione orizzontale controllata, al posto della più tradizionale tecnica dello “spingitubo”. A differenza di quest’ultima, la tecnica “Toc” prevede una perforazione del terreno con l’uso di aste, guidate da una “testa fresante” che prepara il percorso per la condotta. Una volta creato il “tunnel” alla profondità stabilita, la tubazione viene agganciata e tirata all’interno dello scavo tramite un macchinario che si trova all’estremità opposta. In questo modo è stato possibile attraversare la strada senza alcuna ripercussione sulla viabilità, raggiungendo la profondità ideale e utilizzando cantieri ridotti, limitando così anche l’impatto ambientale dell’operazione.
Curiosità: stabilito il nuovo “record” per dimensione della condotta posata e lunghezza del percorso realizzato, Acque lo ripeterà nei prossimi mesi, quando nell’ambito del Lotto 4 del Tubone (tratto che va dal depuratore di Pieve a Nievole a quello di Uggia, nel comune di Monsummano Terme) saranno realizzati altri due attraversamenti sempre con tecnica “Toc”.
Redazione