Simona De Caro: “[...] dal momento in cui ha scelto di candidarsi a sindaco è diventato politico anche lui. Forse farà il primo cittadino, ma politico rimane"
Simona De Caro, candidata sindaco alle prossime elezioni a Monsummano Terme, commenta così la decisione di non sottoporsi al confronto da parte del candidato del centrodestra Paolo Venturini: “Sono molto dispiaciuta che il candidato Venturini abbia cambiato idea sul confronto dopo che nelle sue prime uscite ne aveva millantato la necessità. Per quanto mi riguarda l’ascolto è stato alla base del mio mandato. Mi sono confrontata in piazza, nei circoli, al bar, in Comune, ho condiviso con i miei cittadini le cose belle, ma anche i problemi e le criticità, mettendoci la faccia in prima persona. Non è stato sempre facile, ma non mi è mai capitato che da un confronto non si uscisse con un arricchimento per entrambe le parti”.
Continua De Caro: “Vorrei ricordare al candidato che dal momento in cui ha scelto di candidarsi a sindaco, e soprattutto di farsi appoggiate dai partiti, è diventato politico anche lui. Forse farà il primo cittadino o forse no, ma politico rimane. Nemmeno io sono un politico di professione, sono un avvocato che ha fatto esperienza di amministrazione studiando e impegnandosi ogni giorno. Avrei voluto confrontarmi sui contenuti, fin qui la sua campagna elettorale si è basata esclusivamente su di me e sul mio trascorso mandato, anche con toni non proprio cortesi e dato che a parte qualche manciata di populismo come, ad esempio, i classici più salute e lavoro per tutti, non mi è ancora chiaro cosa intenda fare per Monsummano Terme e come. Il confronto sarebbe stata una buona occasione da parte mia per poter fare, di persona, qualche domanda”.
Conclude Simona De Caro: “Di sicuro io ho capito tre cose: che non abbiamo la stessa idea di cosa voglia dire fare il sindaco, che non abbiamo la stessa idea di campagna elettorale e che non abbiamo la stessa visione di cosa serva a Monsummano Terme. Spero se la senta di smentirmi faccia a faccia e senza canovacci da leggere, perchè la trasparenza tanto auspicata inizia da lì, dal confronto”.