Lettera aperta di Orazio Fusaro: «Manca un atto formale, la partecipazione cala e l’iniziativa rischia di fermarsi prima ancora di iniziare».
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Orazio Fusaro in riferimento all’articolo del 11 ottobre 2025 dal titolo “Pescia, nasce il Tavolo per l’integrazione e l’inclusione”.
Nota della Redazione
Abbiamo deciso di pubblicare integralmente questa lettera, invece di rielaborarla in forma giornalistica, perché ci è parsa già di per sé chiara, puntuale ed efficace nel rappresentare la posizione dell’autore e nel contribuire al dibattito civico sulla tematica dell’inclusione.
l'Editore Andrea Vitali
« Preciso di poter parlare con cognizione di causa per avere partecipato personalmente:
– alla riunione del giorno 10 ottobre u.s. (guardando la foto che è stata pubblicata con il vostro articolo, sono la persona con le braccia conserte, alla sinistra della bandiera della pace);
– alla riunione del 24 ottobre u.s. (alla quale, oltre a me, erano presenti quattro persone, e per la quale è stato redatto il verbale di assemblea allegato);
– all’incontro precedente la riunione dello scorso 7 novembre u.s., nel corso del quale, essendo arrivato poco prima dell’orario concordato, ed avendo saputo dal gestore del Circolo Arci “Agorà” di Pietrabuona, nonché promotore dell’iniziativa, che alla riunione si sarebbe aggiunta solo un’altra persona (nello specifico il signor Andrea Bianchi), ho evidenziato allo stesso la necessità di una pausa di riflessione, in quanto una crescente carenza di partecipazione all’iniziativa ed il permanere dell’assenza dello scambio di informazioni e comunicazioni tra gli aderenti all’iniziativa, alla fine porterà al fallimento dell’iniziativa, per le quali alcuni nutrono invece aspettative e speranze.Per poter parlare di “nascita” del “Tavolo per l’integrazione e l’inclusione”, servirebbe anche un “atto di nascita”, ovvero un atto scritto a data certa, dal quale risulti inequivocabilmente l’identità delle persone che intendono fare parte di tale “Tavolo”, quali siano gli obiettivi che gli stessi si propongono, nonché le modalità con le quali si intenda raggiungerli. Tale documento non mi risulta che sia mai stato ancora redatto.
Per sopperire a tale mancanza, ho preso l’iniziativa di predisporre l’atto costitutivo e lo statuto di una associazione attraverso la quale formalizzare la costituzione di un ente collettivo che incorpori in sé gli scopi e le finalità attribuite al “Tavolo per l’integrazione e l’inclusione”, ma fino ad oggi non ho avuto riscontri di adesione dai partecipanti alla prima riunione del 10 ottobre u.s., ai quali ho anticipato tali documenti via mail.
Ripercorrendo la vicenda dall’inizio, devo precisarvi che sono venuto a conoscenza del primo incontro del 10 ottobre u.s. tramite la chat di whatsapp della Sezione A.N.P.I. di Pescia, dove un utente, che poi ho saputo essere anche il gestore di fatto del Circolo Arci “Agorà” di Pietrabuona, invitava a partecipare all’incontro per parlare di integrazione ed inclusione, insieme ai rappresentanti della comunità islamica ed ortodossa.
All’incontro del 10 ottobre u.s., effettivamente erano presenti i rappresentanti della comunità islamica ed ortodossa, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescia, la Direttrice della Caritas Diocesana di Pescia, ed effettivamente è stata decisa, da parte del gruppo di privati cittadini presenti alla riunione, la “nascita” di un “Tavolo per l’integrazione e l’inclusione”, iniziativa destinata a fornire supporto all’attività svolta dai soggetti istituzionali. Al termine di tale riunione, ho lasciato la mia mail ed il mio nominativo, aspettandomi di ricevere un resoconto scritto della riunione o comunque ulteriori dettagli sul programma e sull’identità degli aderenti.
Dopo due giorni, il 12 ottobre u.s., ricevo una mail dall’account
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. a firma “Emanuele” (vds. copia in allegato n. 1), nella quale si legge “…Dopo la riunione di venerdì sera, direi che sarebbe il caso di iniziare a buttare giù una serie di idee e di progetti; ci diamo tempo due settimane per preparare qualcosa, e ci rivediamo al circolo venerdì 24, alla stessa ora, per discuterne? Intanto potremmo iniziare a contattare società sportive e scuole, per trovare forme di collaborazione…”.Leggendo tale mail, cominciai a nutrire più di una perplessità, in quanto:
non erano stati resi visibili gli altri destinatari della mail, con i quali invece doveva avviarsi un coordinamento per poter procedere in unità di intenti;
veniva richiesto di “buttare giù una serie di idee e di progetti”, non facendo nessuna menzione alle idee ed ai progetti di cui si era parlato in modo diffuso ed approfondito solo due giorni prima;
con tale mail non veniva trasmesso nessun rendiconto della riunione o l’elenco dei partecipanti che si erano dichiarati disponibili ad aderire al “Tavolo per l’integrazione ed inclusione”;
non veniva precisato a che titolo si sarebbero dovuto contattare le “Società Sportive” e le “Scuole” per “trovare forme di collaborazione”, ovvero se tale attività era da intendersi svolta da ciascuno a titolo individuale e personale, ovvero se veniva svolta in nome e per conto di un Ente Collettivo, ed in tale ultimo caso, non veniva comunicata l’identità di chi assumeva la legale rappresentanza di tale Ente e chi rispondeva degli obblighi di legge conseguenti.
Dopo qualche giorno, sono andato personalmente dal gestore del Circolo Arci “Agorà” di Pietrabuona / promotore dell’iniziativa, e dopo aver spiegato le mie perplessità, ho ottenuto dallo stesso gli indirizzi mail che alcuni dei partecipanti alla riunione del 10 ottobre u.s. avevano lasciato.
In data 20 ottobre u.s., invio a tutti i partecipanti all’iniziativa di cui avevo il recapito, la mail di cui vi allego copia (vds all. n. 2), unitamente ad una bozza di atto costitutivo e statuto dell’associazione di cui proponevo la costituzione (vds all. n. 3).
Dopo l’invio di tale mail non ricevo nessuna risposta o segnale di riscontro telefonico o tramite messaggistica whatsapp.
Arriva il giorno 24 ottobre ed alla seconda riunione trovo, oltre al gestore di fatto del Circolo Arci “Agorà” di Pietrabuona / promotore dell’iniziativa, il rappresentante della comunità islamica, il signor Giampaolo Guelfi ed il signor Andrea Bianchi; del gruppo di persone che era presente alla prima riunione del 10 ottobre u.s. erano rimaste solo cinque persone.
Constatando, nel corso della riunione, che nessuno dei presenti aveva manifestato la volontà di redigere un resoconto scritto, prendo appunti sulla base dei quali ho poi redatto un “verbale di assemblea” (vedasi copia in allegato n. 4), che successivamente ho inviato via mail agli interessati (vedasi allegato n. 5).
Anche dopo l’invio di tale mail, non ho ricevuto nessuna risposta o segnali di riscontro.
Il giorno 7 novembre u.s., data concordata per la terza riunione del “Tavolo per l’integrazione e l’inclusione”, vado al Circolo Arci “Agorà” di Pietrabuona e, poco prima dell’orario concordato, ho constato la presenza, all’interno del locale, solo del gestore del Circolo / promotore dell’iniziativa, che mi informava che alla riunione avrebbe partecipato solo il signor Andrea Bianchi.
Ho rappresentato quindi allo stesso la necessità di una pausa di riflessione, per valutare e capire se avesse senso continuare a tenere riunioni con una crescente carenza di interesse e di partecipazione all’iniziativa, oltre all’assenza del necessario scambio di informazioni tra i pochi partecipanti rimasti.
A distanza di un mese dalla prima riunione, devo quindi, con grande rammarico, osservare che, dopo il “momento di confronto” iniziale tanto pubblicizzato, non mi risultano intraprese le azioni in seguito alle quali possa dirsi effettivamente e concretamente iniziato il percorso idoneo al raggiungimento degli obiettivi attribuiti al “Tavolo per l’integrazione e l’inclusione”.
Avrei voluto raccontarvi qualcosa di diverso, ma purtroppo questa è la realtà che ho avuto modo di constatare personalmente».
Orazio Fusaro
Redazione – © Pistoia.Valdinievole.News, riproduzione riservata –11 novembre 2025