cacciatore

Un appello ribadito con forza dall'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi quello per il rispetto del divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali, che la Regione ha da qualche giorno deciso di estendere fino al prossimo 15 settembre. In via di approvazione anche l'eliminazione della preapertura della caccia agli uccelli acquatici.

«Un impegno e un'attenzione– ha sottolineato l'assessore Marco Remaschi – che in un momento delicato come questo, causato dal protrarsi della siccità, devono coinvolgere sia i cittadini ma anche istituzioni e forze dell'ordine».
«Purtroppo – ha aggiunto Remaschi – circa il 50% degli incendi che la struttura regionale di protezione civile si trova ad affrontare ormai quotidianamente è causata da disattenzioni che determinano vere e proprie devastazioni del territorio e del patrimonio forestale toscano che meritano invece di essere preservati e tutelati. Chiediamo perciò una maggiore attenzione, un rispetto del divieto e uno sforzo maggiori da parte dei soggetti preposti affinché i comportamenti scorretti vengano sanzionati e sia possibile contenere gli ingenti costi necessari per il personale ed i mezzi necessari al contenimento dei danni».
Remaschi ha inoltre annunciato alcune decisioni sulla caccia che la Regione è in procinto di approvare: in ragione dello stato di siccità, si ipotizza una limitazione oraria per le due giornate di preapertura previste, con chiusura per le 15. Se da un lato sono molte le associazioni animaliste che chiedono il fermo della caccia, dall'altro agricoltori e allevatori temono di veder proliferare il numero di animali selvatici.
La Regione annuncia però di aver trovato una sintesi fra i due fronti, con orari limitati per le giornate di preapertura e tutela degli animali che più hanno sofferto la siccità. Oggi la discussione della proposta e in arrivo, a breve, anche il piano faunistico unico regionale che definirà le aree vocate o meno alla caccia.
 
Redazione

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