Sono iniziati ieri i lavori di ripulitura della discarica interrata a Sorana: Arpat ha chiesto l'intervento al Comune dopo la segnalazione del capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli. Secondo i rilievi effettuati dall'Agenzia per l'ambiente nell'area sono interrati rifiuti ingombranti, elettronici ed elettrici. Non si esclude la contaminazione di due sorgenti d'acqua.
Nella frazione di Sorana, a Pescia, c'è una discarica interrata nel campo sportivo: giace lì da 35 anni, nonostante sia stata ufficialmente chiusa nel 1985. A far emergere il caso è stato il capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, che lo scorso 15 settembre aveva denunciato ad Arpat la discarica abusiva. Donzelli aveva prima presentato un'interrogazione e poi effettuato un sopralluogo con Giuliana Sansoni, una delle residenti da cui era partita la segnalazione, e Roberto Franchini, responsabile provinciale Fratelli d'Italia. Donzelli aveva infine scritto ad Arpat, la quale ha chiesto un intervento al Comune.
«Siamo soddisfatti che il nostro intervento sia decisivo per attivare il commissario del Comune a risolvere una situazione che si trascina da così tanti anni - sottolinea Giovanni Donzelli - ma al tempo stesso non possiamo che rimanere esterrefatti di come negli anni, le amministrazioni locali che come dimostrano gli stessi documenti forniti da Arpat erano perfettamente a conoscenza della situazione, non siano mai realmente intervenute.»
«Secondo i rilievi effettuati dall'Agenzia per l'ambiente della Regione nell'area sono interrati rifiuti ingombranti, elettrici ed elettronici, che evidenziano valori significativi di alcuni metalli (alluminio, ferro, piombo e cromo)». Arpat specifica come si tratti di rifiuti non pericolosi, ma non esclude la contaminazione di due sorgenti d'acqua: la Tignoso e il Deposito Sorana Bassa. Anche alcuni abitanti del luogo da tempo denunciano la situazione e i pericoli per la salute rappresentati dai rifiuti abbandonati.
Redazione