A seguito dell'accordo tra Comune di Pescia e Tribunale, chi è stato condannato per reati non gravi, a partire dalle prossime settimane, potrà scontare la propria pena svolgendo lavori utili nel territorio comunale di Pescia. La cittadinanza, quindi, vedrà svolgere lavori pubblici a costo zero.

La convenzione è stata firmata lunedì dal sindaco Oreste Giurlani, in rappresentanza del comune di Pescia, e il presidente Maurizio Barbarisi, in rappresentanza del Tribunale di Pistoia. Il provvedimento, che avrà una durata di 5 anni, è passato prima dalla giunta municipale, che ha dato mandato al sindaco di firmare l’atto. In sostanza con l'accordo il comune di Pescia si dichiara disponibile a ricevere, presso le proprie strutture, persone che siano state condannate a pena sostituita con quella di lavoro di pubblica utilità.
Come dichiara il sindaco Oreste Giurlani: «si tratta di un'importante opportunità per il comune, che potrà avvalersi di personale a costo zero, ma anche e soprattutto per le persone che sconteranno in questo modo la loro condanna, perché saranno utili alla società pagando la loro pena in questo modo. Attiveremo scrupolosamente tutte le procedure previste per una situazione molto seria come questa e saremo inflessibili per quello che riguarda comportamenti non conformi alla convenzione che abbiamo firmato. Ringrazio il presidente del Tribunale di Pistoia Barbarisi per la disponibilità dimostrata nei nostri confronti».
La convenzione si basa sul modello unico a base nazionale dove vengono specificate anche le mansioni che possono essere assegnate a queste persone: attività di supporto per l’abbellimento di spazi cittadini, sistemazione della cartellonistica sulle strade, collaborazione per preparazione di manifestazioni socio culturali oppure di materiali e locali presso istituzioni culturali. I settori di intervento sono quelli con finalità sociali, di protezione civile, tutela del patrimonio ambientale, culturale e archivistico, lavori pubblici, verde pubblico, interventi su immobili pubblici. Il comune dovrà indicare le persone che dovranno seguire i lavori e le persone che li eseguiranno, che non saranno comunque più di 2 contemporaneamente, garantendo a quest’ultime tutte le coperture assistenziali e sanitarie previste dal lavoro pubblico.

Redazione

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