PIEVE A NIEVOLE -A seguito di una ampia valutazione fatta dall’amministrazione comunale e dalla parrocchia di Pieve a Nievole, è stata decisa dal sindaco Gilda Diolaiuti e dal parroco don Alberto Tampellini la procedura che verrà seguita quest’anno per la commemorazione dei defunti, momento molto sentito dalla comunità religiosa e non solo.
Domenica 1 novembre, in luogo della consueta Santa Messa che si sarebbe dovuta svolgere al cimitero municipale alle ore 15, alle stessa ora, il parroco e gli altri sacerdoti faranno un’ampia benedizione a tutte le tombe e ai loculi.
Per il resto non è stata prevista alcuna limitazione o restrizione per gli accessi, naturalmente a patto che siano scrupolosamente seguite le norme sanitarie anticontagio previste come l’obbligatorietà della mascherina e il distanziamento personale.
Gli ingressi saranno quindi scaglionati, grazie anche alla presenza dei volontari della Misericordia che saranno impegnati su questo versante, mentre in generale è raccomandata una sosta non troppo prolungata per permettere a tutti i cittadini di visitare la tomba dei propri cari in questo giorno particolare.
“Abbiamo dovuto rinunciare alla consueta Santa Messa- dice il sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti – e questo è uno degli aspetti dolorosi dell’emergenza sanitaria perché priva i fedeli di un appuntamento molto partecipato. D’accordo con don Alberto abbiamo optato per una benedizione per evidenti motivi legati alla pandemia e all’esigenza di non creare assembramenti. Purtroppo quest’anno dobbiamo agire in questo modo, sperando di non dover mai più vivere una situazione simile. Il contatto con i nostri cari scomparsi, nel giorno a loro dedicato, è una ricorrenza troppo importante per viverla come purtroppo dovremo fare, ma non ci sono alternative”.
Redazione