Il Comune di Pescia chiederà alla direzione di Essity un incontro per avere garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali e verificare le prospettive strategiche che saranno assegnati agli impianti del territorio.

La vicenda della multinazionale titolare di uno stabilimento a Collodi e a Altopascio e a Capannori è all’attenzione di Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali, che sta lavorando alla convocazione di un incontro con la proprietà insieme alle istituzioni locali. A rischio 700 posti di lavoro.
Due i punti centrali: perdita della produzione e del marchio tradizionale Tempo e lo spostamento su prodotti “private label”, prodotti senza marchio per la fornitura a clienti terzi, con la creazione di una divisione aziendale specifica, richiede impegni e risposte puntuali e impegnative.
Il sindaco facente funzioni Guja Guidi e l’assessore alle attività produttive Annalena Gliori hanno incontrato prima della pausa estiva la direzione locale della azienda, ricevendo assicurazioni che il processo di riorganizzazione strategica del gruppo nasce dall’esigenza, cosi sostiene l’azienda, di essere ancora più competitivi in un settore che presenta una forte dinamicità e necessità di una struttura aziendale capace di dare risposte produttive rapide e puntuali alle esigenze e richieste del mercato.
“Adesso è arrivato il momento di un confronto specifico e chiaro con Essity affinché le giuste preoccupazioni espresse dai sindacati, a cui si associano le nostre- dicono Guidi e Gliori-, ricevano risposte e soprattutto impegni precisi. Nei prossimi giorni comunque torneremo a chiedere un incontro di verifica alla direzione locale del gruppo, anche per verificare se il progetto di sperimentazione con l’avvio di carta assorbente di qualità da sottoprodotti di lavorazione agroalimentari, che prevedeva un investimento di oltre 1,5 milioni sugli stabilimenti toscani, rimane un obbiettivo aziendale e del gruppo”.

Redazione

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